Intervento negli spazi esterni al NMNM con l'opera "Moon and Potato" di Shimabuku,
“Quando guardo la luna, penso a una patata
Quando guardo una patata, penso alla luna ”. - Shimabuku
La mostra a Monaco evidenzia l'inclinazione di Shimabuku a ricollegare il lontano e ripensare la nozione di alterità. L'analogia poetica che l'artista formula in "Moon and Potato" è un perfetto indicatore di questo processo. Un'immagine tratta dal suo film Fish and Chips, una patata che galleggia nel mare (ipoteticamente in attesa di un pesce), viene qui associata alla luna, formando un confronto tanto formale quanto divertente. La patata fluttua nel cielo o la luna nel mare? La cosiddetta estetica relazionale viene qui proposta come fiore all'occhiello.
Il progetto espositivo prosegue poi all'interno con la mostra "The 165-metre Mermaid and Other Stories" ispirata a una leggenda giapponese medievale che si svolge alla maniera di un poema epico. Racconta le avventure e gli incontri dell'artista mentre segue il flusso, vagando tra il suo nativo Giappone e Monaco attraverso il Brasile, l'Australia e molte altre terre.
Combinando liberamente performance, land art, musica e cucina, le azioni poetiche di Shimabuku girano per sempre nuove storie. I suoi testi, che formano il filo narrativo della mostra, intrecciano installazioni, film, sculture e fotografie realizzate negli ultimi trent'anni.