Courtesy Platea | Palazzo Galeano
Nella quieta lode grande novità con l'apertura di Platea | Palazzo Galeano un nuova associazione culturale nata l'anno scorso dall’iniziativa di un gruppo di amici appassionati di arte e architettura, con l’obiettivo comune di sostenere i giovani talenti e la produzione artistica dando vita a un dispositivo di presentazione d’arte sul territorio lodigiano con un orizzonte internazionale. Claudia Ferrari, Laura Ferrari, Carlo Orsini, Luca Bucci, Lorenzo Bucci e Gianluigi Corsi sono i soci fondatori.
Presieduta da Claudia Ferrari, Platea prende casa in uno spazio essenziale, con affaccio su strada, ricavato nei vani della portineria del secentesco Palazzo Galeano, con un intervento di restauro e ridisegno funzionale volto a costruire una vetrina display a fruizione gratuita e continua: inaccessibile dall’esterno, ma sempre aperta e disponibile alla visione. Una soluzione di arte pubblica che si prefigge di generare incontri inattesi, offrendosi allo sguardo di chiunque attraversi il centro cittadino: esperti, appassionati, curiosi o semplicemente passanti distratti.
Platea deve il suo nome - che contiene un preciso intento programmatico - a una generosa concessione dell’artista Marcello Maloberti, lodigiano di nascita, che, nel fare dono all’Associazione di quello che avrebbe dovuto essere il titolo di una sua nuova performance, ha detto: “Platea è l’omaggio alla città. Il nome dello spazio sottolinea l’importanza del pubblico, disposto in una grande ‘platea’, che poi è la città di Lodi, ma anche, citando Harald Szeemann, la ‘platea’ dell’umanità. E per me, il pubblico è il mio corpo.”
Da questo gesto si è sviluppato il progetto culturale votato al sostegno delle più giovani generazioni creative, attraverso la costruzione di collaborazioni con artisti affermati, chiamati in veste di “numi tutelari”, e con il coinvolgimento di gallerie d’arte contemporanea d’eccellenza.
Il progetto si basa sul concetto di “platea”, intesa anche come modalità molto attuale di esporre, di organizzare il display, in cui l’opera si offre allo sguardo del passante che inconsapevolmente la incrocia sul suo cammino. Per questo motivo, le opere che comporranno i cicli espositivi protagonisti di Platea saranno selezionate per la loro capacità di suscitare “un incidente di sguardo”, come annunciato nel Manifesto composto dall’associazione.
Platea disegna progetti espositivi in più episodi, autonomi ma coerenti. Il calendario prevede una sequenza di mostre personali che insieme compongono un percorso interconnesso grazie al rapporto dialogico tra un gruppo di giovani artisti e un maestro. Pur riconoscendo a ciascuno un momento dedicato, in cui presentare il proprio lavoro in autonomia, tutto il progetto si fonda sulla presenza sottesa di un dialogo virtuoso tra i giovani artisti invitati e un artista di chiara fama ed esperienza, riconosciuto dal gruppo come maestro.
A inaugurare Platea | Palazzo Galeano, mercoledì 9 giugno 2021, sarà proprio Marcello Maloberti (Codogno, 1966), con un progetto multiforme realizzato in collaborazione con la Galleria Raffaella Cortese. L’intervento comprende la grande installazione fotografica “Trionfo dell’Aurora” (2018) e una performance. Il tutto sarà anticipato da un manifesto - Martellata dedicato a Platea, che sarà collocato in tutte le vetrine del centro cittadino.
Artista di fama internazionale, Marcello Maloberti è il “nume tutelare” del palinsesto espositivo d’esordio coordinato da Francesca Grossi, che si svilupperà successivamente attraverso gli interventi di quattro giovani artisti: Vittoria Viale, Giulio Locatelli, Silvia Berry, Vittoria Mazzonis. Ciascuno di loro presenterà per un mese un’opera originale, pensata appositamente per Platea, con l’obiettivo di instaurare un dialogo inatteso con tutti coloro che attraverseranno il centro cittadino.
Con l’inizio di questa avventura, Platea | Palazzo Galeano si propone di dare impulso a un nuovo ecosistema relazionale in città, basato sulla condivisione di valori culturali ed estetici, invitando il pubblico e la cittadinanza alla partecipazione attraverso formule diverse di mecenatismo, al fine di rafforzare il senso di comunità e responsabilità civile.