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In concomitanza con il
sessantennale dell’Istituto di Storia dell’Arte, diretto da Luca Massimo
Barbero, la Fondazione Giorgio Cini riapre al pubblico, dal 24 maggio al 2
novembre, la Galleria di Palazzo Cini, la casa museo sorta nel 1984, in seguito
al dono da parte della figlia di Vittorio Cini, Yana Cini Alliata di
Montereale, di un mirabile nucleo di opere d’arte provenienti dalla ricca
raccolta paterna e di alcune stanze del palazzo Cini, per garantire il rapporto
inscindibile tra la collezione e la casa. La donazione è costituta da dipinti
toscani dal XIII al XVI secolo, sculture di pregio e oggetti d’arte decorativa,
tra i quali spiccano il nucleo di rami smaltati rinascimentali di manifattura
veneziana, il gruppo di avori gotici e il servizio da tavola di porcellane
Cozzi, allestito nel salotto ovale neorococò progettato da Tomaso Buzzi negli
anni Cinquanta del secolo scorso. Al nucleo originario si aggiunse dal 1989,
per gentile concessione degli eredi Cini Guglielmi di Vulci, la straordinaria
raccolta di dipinti ferraresi del Rinascimento, testimonianza significativa
delle predilezioni collezionistiche di Cini per l’arte della città natale.
Con la riapertura,
segno di una rinnovata politica culturale che coincide con i trent’anni dalla
nascita del museo e che vede come partner Assicurazioni Generali, main sponsor
del Galleria, si è inteso restituire al pubblico, in modo continuativo e in una
veste rinnovata, la possibilità di visitare la splendida raccolta in quella che
fu la residenza veneziana di Vittorio Cini e di ammirare opere di grande
rilievo e qualità di Giotto, Guariento, Beato Angelico, Filippo Lippi,
Botticelli, Piero di Cosimo, Jacopo Pontormo, Cosmè Tura, Ercole de’ Roberti,
Ludovico Mazzolino, Dosso Dossi.
English
In concomitance with the
sixtieth anniversary of the Institute of Art History, directed by Luca Massimo
Barbero, the Giorgio Cini Foundation is reopening the Palazzo Cini Gallery to
the public from 24 May to 2 November. The museum house was created in 1984
following the donation by Vittorio Cini’s daughter, Yana Cini Alliata di
Montereale, of a marvellous group of art works once in her father's rich
collection and some rooms in the Palazzo Cini to ensure that the vital bond
between the collection and its setting was preserved. The donation consists of
Tuscan paintings from the 13th to 16th century, some very fine sculptures, a
striking series of Renaissance enamelled copper objects made in Venice, a group
of Gothic ivories and a Cozzi porcelain table service, which is laid out in the
neo-Rococo oval room designed by Tomaso Buzzi in the 1950s. In 1989 an
extraordinary collection of Ferrarese Renaissance paintings – evidence of
Cini’s predilection for the art of his birthplace – was added to the initial
collection, courtesy of the Guglielmi di Vulci heirs.
The reopening is
emblematic of a renewed cultural policy which coincides with thirty years since
the creation of the museum and enjoys the support of Assicurazioni Generali,
the main sponsor of the Gallery. The aim is to keep the refurbished gallery
open on a regular basis so that the public will have the opportunity to visit
the splendid collection in what was once Vittorio Cini’s Venetian residence and
so be able to admire masterpieces by artists such as Giotto, Guariento, Beato
Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Piero di Cosimo, Jacopo Pontormo, Cosmè
Tura, Ercole de’ Roberti, Ludovico Mazzolino and Dosso Dossi.