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11/10/08

Carlo Carrà a Palazzo Salmatoris

Lo storico palazzo cheraschese dopo aver ospitato mostre su Picasso, De Chirico, Felice Casorati e tanti altri importanti artisti, quest’anno ci presenta una selezioni di opere, più di settanta provenienti da diverse collezioni private di importanti musei, di questo artista italiano del secolo scorso. La mostra è raccolta sotto il titolo di “La natura come sogno”, e durerà fino al 14 Dicembre. Il titolo scelto deriva da una frase dell’artista stesso, secondo cui ci sono due modi di dipingere un paesaggio: uno è dipingere un motivo naturale e l’altro, più difficile, è trasformare il paesaggio in “un poema pieno di spazio e di sogno”. La mostra ripercorre la ricerca di Carrà come interprete della natura, prima di tutto del paesaggio, ma anche della figura e della natura morta.

Il nucleo principale è costituito dalla produzione “post–Metafisica”; realizzata dopo la prima guerra mondiale, quando Carrà si stacca definitivamente dalle esperienze di gruppo per iniziare una ricerca autonoma e solitaria. Si dedica soprattutto al paesaggio con una intensa poetico capace di restituire il profondo senso lirico di uno dei più intensi periodi storici della storia italiana del novecento.

Fra le opere della rassegna cheraschese spiccano tra l’altro il particolarissimo Autunno (Ritratto di Emilio Colombo, 1909), il suggestivo Ricordi d’infanzia (1916, capolavoro del Primitivismo degli Anni Dieci, già segnato da una atmosfera metafisica); il commosso Paesaggio lombardo (1921), l’inedita Chiesa Romanica (1927), appartenuto lungamente all’artista stesso e presentato in questa mostra per la prima volta; l’intenso e sofferto Alba tragica del 1940. Una sezione di Palazzo Salmatoris è poi dedicata alla grafica, con tutte le principali acqueforti dell’artista realizzate negli Anni Venti.


Orario di visita dal Mercoledi' al Sabato dalle ore 09.30 alle ore 12.00 e dalle ore 14.30 alle 18.00, biglietto 6 euro, vi sarà la possibilità di visita con guida (inclusa nel biglietto).