Perchè siamo convinti che sia importante provare a immaginare un nuovo modo di fare città
Perchè ci piace pensare che il patrimonio storico della città, e le sue trasformazioni, debbano essere terreno di confronto tra istituzioni e cittadini
Perchè siamo sicuri che la pluralità della Cultura sia un valore aggiunto per tutti
Perchè crediamo che gli spazi indipendenti possano aprire nuovi percorsi di riflessione in un momento difficile come quello che stiamo vivendo
Perchè, come molti, siamo convinti che un'architettura bella possa continuare ad essere anche una cosa pubblica
Perchè siamo certi che gli spazi che uniscono generi e generazioni siano luoghi generativi
Perchè è indubbio che una trasformazione reale della città non può che avvenire anche attraverso la cultura e l'arte
Nel 2012, nell'ambito della XV edizione della rassegna Arte al centro di una trasformazione sociale responsabile Cittadellarte realizza la mostra ARTINRETI: pratiche artistiche e trasformazione urbana in Piemonte. Il concept espositivo aveva l'obbiettivo di mappare pratiche e ricerche artistiche ideate e prodotte da realtà istituzionali e indipendenti operanti nel Piemonte, regione nella quale da più di un decennio sono attivi numerosi progetti che indagano la relazione complessa tra arte e sfera pubblica. In quell’occasione vennero esposti, per la prima volta, gli esiti di una ricerca che illustrava una geografia estesa delle attività di associazioni e collettivi di artisti che operavano, e operano, in una grande città come Torino ma anche in piccoli centri come Moncalieri, Frassineto Po o Ameno. Le metodologie attivate dagli attori che compongono ARTINRETI rendono necessaria la localizzazione e documentano quanto, in tempi di pre-crisi, il territorio abbia dato forma a un milieu culturale diffuso di esperienze significative in merito all’immaginario di eterogenee comunità urbane. Al termine ormai abusato di partecipazione, il gruppo di lavoro ha sostituito un’idea di trasformazione nella quale è attiva una dinamica dialogica che, senza mai rimuovere il conflitto - elemento costitutivo di un reale processo di emancipazione civica - interroga il concetto di sfera pubblica intesa come terreno capiente e permeabile che accoglie riflessioni mosse da urgenze e desideri di tante e differenti comunità temporanee. A due anni di distanza ARTINRETI è una piattaforma discorsiva aperta, un percorso di auto-formazione e di condivisione che si sviluppa attraverso incontri itineranti volti alla messa a fuoco di concetti e di progettualità che si misurano con i mutamenti dell’esistente. Fanno parte del gruppo artinreti: six seconds to, acting out, asilo bianco, a.titolo, banca della memoria, maurizio cilli, cittadellarte-fondazione pistoletto, eco e narciso, kaninchenhaus, par coi bsogna semnà, PAV parco arte vivente, progetto diogene, urbe.
|