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29/09/24

Mafalda 60 !



 Oggi veniva pubblicata la prima strisci di Quino (Joaquín Salvador Lavado Tejón (Mendoza, 1932-2020)) con il personaggio di Mafalda che nel volgere di pochi anni diventò uno dei fumetti più noti al mondo 


Da Wikipedia

Mafalda è un personaggio immaginario protagonista dell'omonima striscia a fumetti realizzata dall'argentino Joaquín Lavado, in arte Quino, pubblicata dal 1964 al 1973.

La serie è stata pubblicata su quotidiani, riviste e libri diventando famosa in tutto il mondo oltre a divenire oggetto di un vasto merchandising e protagonista di due serie di cortometraggi d'animazione e, nel 1982, di un lungometraggio d'animazione.

 Al personaggio sono state dedicate tre statue, la più nota delle quali è tra le vie Defensa e Chile nel quartiere San Telmo di Buenos Aires; c'è inoltre una targa commemorativa sull'edificio nel quale viveva l'autore quando ideò il personaggio.


Il personaggio, il cui nome riprende quello di un personaggio del romanzo di David Viñas, Dar la cara, pubblicato nel 1962 in Argentina, nacque nel 1963 su commissione di un'azienda di elettrodomestici per una campagna promozionale che poi non fu realizzata. Il direttore del settimanale Primera Plana, Juliàn Delgado, vide le strisce di prova e suggerì a Quino di mantenere il personaggio; venne così ripreso l'anno successivo per realizzare una striscia satirica per il settimanale diretto da Delgado. La prima striscia apparve su Primera Plana il 29 settembre 1964. Il successivo 9 marzo, la pubblicazione è sospesa per una controversia legale.


Dal 15 marzo 1965 la serie viene pubblicata giornalmente sul quotidiano El Mundo di Buenos Aires, permettendo all'autore di seguire da vicino l'attualità. Alcune settimane dopo nascono i personaggi di Manolito, Susanita e Felipe, mentre la mamma di Mafalda è incinta quando il giornale chiude, il 22 dicembre 1967 e la serie si interrompe a causa del fallimento del giornale.


Nel 1966 viene pubblicata una raccolta di strisce già uscite sui giornali; il piccolo libro ha un successo inaspettato e le cinquemila copie vengono esaurite in due giorni. Inizia inoltre la diffusione della striscia in altri paesi sudamericani. Le pubblicazioni riprendono il 2 giugno 1968, nel settimanale Siete Días Illustrados ma dato che il fumetto deve essere preparato almeno due settimane prima della pubblicazione, Quino non riesce più a seguire l'attualità come aveva fatto in precedenza.[senza fonte] Smette definitivamente di pubblicare la striscia il 25 giugno 1973 dopo averne realizzato oltre 3.000 strisce per non rischiare ripetitività e per potersi dedicare ad altri progetti.

Nel 1970 Mafalda è pubblicata in Spagna, in Portogallo e in Brasile dove compare su una rivista di pediatria e pedagogia. Venne pubblicata anche in Cina. La striscia è pubblicata per la prima volta in Italia nel 1968, in un'antologia edita da Feltrinelli. Nel 1969 esce la prima raccolta intitolata Mafalda la contestataria, pubblicata da Bompiani. La prefazione è scritta da Umberto Eco che paragona Mafalda a Charlie Brown di Charles M. Schulz. I due personaggi hanno la stessa età, ma il loro atteggiamento nei confronti del mondo è molto diverso: la marcata separazione del mondo infantile di Mafalda e dei suoi compagni da quello degli adulti dimostra la sua volontà di non integrarsi in esso, al contrario dei Peanuts, che sono quasi "adulti in miniatura". Nel 1970 il quotidiano romano Paese Sera inizia la pubblicazione giornaliera della striscia di Mafalda, seguito poi da altri giornali italiani.