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02/09/24

L'Italics Panorama nel Monferrato

 


Mercoledì 4 Settembre prende avvio una nuova tappa di Panorama, che dopo Procida, Monopoli e l’Aquila porta nel territorio del Monferrato la quarta edizione della sua mostra diffusa itinerante che dal 2021 mette in relazione arte, architettura, antichità e contemporaneo con il territorio e le sue comunità, con cinque giorni di un' agenda ricca di eventi.

CS

Sarà il Monferrato il quarto territorio ad accogliere Panorama, la mostra diffusa e itinerante dedicata con cadenza annuale ad alcune delle località più straordinarie del nostro Paese.

A cura di Carlo Falciani, dal 4 all’8 settembre 2024, Panorama Monferrato vedrà il suo percorso espositivo articolarsi tra vigneti, castelli e pievi, abitando per 5 giorni i paesi di Camagna Monferrato, Vignale Monferrato, Montemagno Monferrato e Castagnole Monferrato e costruendo un racconto inedito capace di riunire antico, moderno e contemporaneo in un itinerario che condurrà, ancora una volta, alla scoperta di un angolo straordinario d’Italia. 

L’area è quella che si estende tra le province di Alessandria e Asti fino ai piedi dell’Appennino ligure, tra le Langhe e il Roero e la storica regione lombarda della Lomellina, un paesaggio di colline, dove la terra e la tradizione contadina compongono un patrimonio unico di cultura, storia e tradizioni riconosciuto anche dall’UNESCO. Un contesto da scoprire con lentezza con itinerari artistici che vanno dal Romanico ai percorsi contemporanei con installazioni site-specific e d’arte pubblica, che lo rendono un museo diffuso a cielo aperto.

Con la partecipazione di 62 gallerie di ITALICS e con opere contemporanee – molte site specific o prodotte ad hoc – ma anche novecentesche, e grandi capolavori rinascimentali, Panorama Monferrato si ispira ai principi de La civil conversazione, un testo scritto da Stefano Guazzo e pubblicato nel 1574, diventato all’epoca best seller europeo nell’Inghilterra dei Tudor come nella Francia di Montaigne e che mostra come alcune idee nate in Monferrato siano state fondamentali per l’Europa tra Cinque e Seicento. 

“Il progetto di mostra è ispirato a principi espressi ne La civil conversazione dalla quale sono stati estrapolati temi anche oggi al centro del dibattito. Essendo la mostra dislocata in differenti paesi, – spiega il curatore Carlo Falciani – i temi in sequenza vogliono essere anche metafora dei viaggi iniziatici rinascimentali: un esempio su tutti l’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna del 1499. Un testo dove il protagonista compie un percorso di crescita e di trasformazione interiore attraverso alcune tappe dove l’incontro con persone, opere d’arte, architetture o pensieri, ma anche prove e riflessioni esistenziali lo cambierà in modo sostanziale.”

Carlo Falciani insegna Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Firenze ed è curatore indipendente. Ha studiato all’Università di Firenze, dove si è laureato con una tesi su Rosso Fiorentino, ed è stato fellow a Villa I Tatti, Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, e al Center for Advanced Study in the Visual Arts della National Gallery of Art di Washington. Ha pubblicato monografie su Rosso Fiorentino e Pontormo e saggi sull’arte rinascimentale e contemporanea. Ha curato al Museo Jacquemart-André di Parigi la mostra Florence, portraits à la cour de Médicis; a Palazzo Strozzi a Firenze la trilogia Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici (2010-2011), Pontormo e Rosso, divergenti vie della “maniera” (2014), Il Cinquecento a Firenze (2017-2018). Per il Metropolitan Museum di New York ha co-curato con Keith Christiansen la mostra The Medici. Portraits and Politics (2021).