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06/08/23

Mark Rothko alla Fondazione Louis Vuitton

 
Mark Rothko, Slow Swirl at the Edge of the Sea, 1944 Oil on canvas 191.1 x 215.9 cm Museum of Modern Art, New York Bequest of Mrs. Mark Rothko through The Mark Rothko Foundation, Inc. © 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko - Adagp, Paris, 2023


L'autunno 2023 della Fondazione Louis Vuitton sarà all'insegna di una fantastica mostra su Mark Rothko (1903-1970), la prima importante retrospettiva in Francia su questo amato artista di questi ultimi decenni.

Saranno proposte, in un percorso cronologico, 115 opere provenienti dalle più grandi collezioni internazionali, istituzionali e private, tra cui la National Gallery of Art di Washington D.C., la famiglia dell'artista e dalla Tate di Londra.

La mostra si aprirà con scene intime e paesaggi urbani - come le visioni della metropolitana di New York - che dominano la produzione di Rothko negli anni '30, prima del suo passaggio a un repertorio ispirato ai miti antichi e al surrealismo con cui Rothko esprime la dimensione tragica dell'umano condizione durante la guerra.



Mark Rothko,No. 9 (White and Black on Wine),1958 Oil on canvas 266.7 cm x 428.63 cm Glenstone Museum, Potomac, Maryland © 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko - Adagp, Paris, 2023
 
Dal 1946, Rothko compie un importante spostamento verso l'espressionismo astrattista. La prima fase di questo passaggio è quella di Multiforms, dove le masse cromatiche sono sospese in una sorta di equilibrio sulla tela. A poco a poco questi diminuiscono di numero e l'organizzazione spaziale della sua pittura evolve rapidamente verso le opere “classiche” di Rothko degli anni Cinquanta, dove le forme rettangolari si sovrappongono secondo un ritmo binario o ternario, caratterizzato da sfumature di giallo, rosso, ocra, arancio, ma anche blu, bianco...
 
Nel 1958, Rothko viene incaricato di produrre una serie di pitture murali per il ristorante Four Seasons progettato da Philip Johnson per il Seagram Building di New York, la cui costruzione è supervisionata da Ludwig Mies van der Rohe. Rothko in seguito decide di non consegnare i dipinti e conserva l'intera serie. Undici anni dopo, nel 1969, l'artista dona nove di questi dipinti - che si differenziano dai precedenti per le intense sfumature rosse - alla Tate, che dedica una sala delle sue collezioni esclusivamente a Rothko. Questa serie è presentata eccezionalmente nella mostra della Fondation Louis Vuitton.
 
Nel 1960 la Phillips Collection dedica all'artista una galleria permanente, la prima “Rothko Room”. La stanza è stata progettata in stretta collaborazione con lui ed è anche presente nella mostra. Nel 1961 il Museum of Modern Art di New York organizza la prima grande retrospettiva, mostra che successivamente si sposta in diverse città europee (Londra, Basilea, Amsterdam, Bruxelles, Roma e Parigi). Negli anni '60, Rothko accetta altre nuove commissioni, in particolare la cappella fondata da John e Dominique de Menil a Houston, che viene inaugurata nel 1971 e denominata Rothko Chapel.





Mark Rothko, Blue and Gray, 1962 Oil on canvas 201.3 x 175.3 cm  Fondation Beyeler, Riehen/Basel, Beyeler Collection © 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko -  Adagp, Paris, 2023
 
Se Rothko predilige toni più scuri e contrasti tenui sin dalla fine degli anni Cinquanta, l'artista non abbandona mai del tutto la sua tavolozza di colori accesi, come testimoniano diversi dipinti del 1967 e l'ultimo dipinto rosso rimasto incompiuto nel suo studio. Anche nel caso della serie Black and Grey del 1969-1970, è meglio evitare un'interpretazione semplicistica dell'opera, che associ il grigio e il nero alla depressione e al suicidio.
 
L'inaugurazione nei magnifici spazi dell'edificio di Frank Gehry, sarà il prossimo 18 ottobre 2023, parallelamente ad una presentazione con le figure scultoree di Alberto Giacometti, nei saloni superiori, creando così un ambiente che è vicino a quello che Rothko aveva in mente per una commissione UNESCO mai realizzata. 

Curano il progetto Suzanne Pagè e Christopher Rothko, con Francois Michaud e Ludovic Delalande, Claudia Buizza, Magdalena Gemra, Cordélia de Brosses.