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01/08/23

Mauro Restiffe incontra Jean Cocteau

 


E' molto suggestiva la mostra su Jean Cocteau proposta dal Nouveau Musée National de Monaco a Villa Sauber con gli scatti dell'artista Mauro Restiffe, ispirata alla casa abitata e decorata dal noto artista francese a Saint-Jean Cap-Ferrat tra il 1950 e il 1962.

L'evento, intitolato "Santo Sospir", è una mostra nata nel 2018, da Mauro Restiffe (nato nel 1970 a São José do Rio Pardo, Brasile) quando è stata offerta una residenza a Villa Santo Sospir prima che fosse chiusa per restauro. Solo nella casa che si è conservata intatta dalla morte di Cocteau, Restiffe ha prodotto una serie di fotografie che sono un'estensione della sua personale ricerca sull'architettura, la memoria e l'intimità. Procedendo esclusivamente con tecniche analogiche, le sue stampe sfumano ogni riferimento temporale e rivelano le tracce di una presenza spettrale, rivisitando così uno dei temi prediletti dal poeta, scomparso nel 1963.




Dopo essersi stabilito a Saint-Jean-Cap-Ferrat nel 1950, Cocteau divenne membro di un circolo artistico retrospettivamente descritto come un "grande laboratorio di arte moderna", e sviluppò stretti rapporti con Matisse e Picasso in particolare. Questo spostamento spaziale va di pari passo con quello temporale: Cocteau conosceva già la Costa Azzurra, e la Villa Santo Sospir, affacciata sulla baia di Villefranche-sur-Mer, lo riporta alle porte del “tempio di [la sua] giovinezza”. Poco distante dalla villa si trovava il Welcome Hotel, dove disegnò i famosi autoritratti di Mystère de Jean l'oiseleur . Lo specchio nella sua stanza era diventato il portale per un misterioso aldilà, una zona al di fuori dello spazio e del tempo.

A sessant'anni, carico di ricordi della Villefranche della sua giovinezza, Cocteau iniziò a “tatuare” le pareti bianche della villa. Ha progettato un decoro di immagini lineari, a metà tra il disegno e la scrittura, che si sono diffuse in tutte le stanze, prolungando la linea dell'orizzonte vista attraverso le finestre. Attingendo alla mitologia greca, ha sviluppato un'iconografia fortemente erotica caratterizzata da sogni e metamorfosi.




I
spirata al carattere eminentemente trasgressivo di un'opera poliedrica, la mostra presenta un dialogo tra le immagini di Restiffe e una selezione di disegni, dipinti, arazzi e film di Cocteau provenienti dalle collezioni del NMNM, del Musée Jean Cocteau di Mentone, del MNAM – Centre Georges Pompidou e il Musée de Grenoble.

Questa conversazione silenziosa, orchestrata da Restiffe negli spazi di Villa Sauber, è come un montaggio cinematografico che alterna piani lunghi e primi piani, stampe monumentali e formati più piccoli, favorendo una visione incarnata della villa tatuata, dove un (senza volto) auto- appare il ritratto dell'autore.

La mostra Santo Sospir è curata da Célia Bernasconi, curatrice capo del NMNM. È accompagnato dal libro Mauro Restiffe, Santo Sospir edito nel 2021 da Lenz Press e ripubblicato nel 2023 da NMNM.