E' molto suggestiva la mostra su Jean Cocteau proposta dal Nouveau Musée National de Monaco a Villa Sauber con gli scatti dell'artista Mauro Restiffe, ispirata alla casa abitata e decorata dal noto artista francese a Saint-Jean Cap-Ferrat tra il 1950 e il 1962.
L'evento, intitolato "Santo Sospir", è una mostra nata nel 2018, da Mauro Restiffe (nato nel 1970 a São José do Rio Pardo, Brasile) quando è stata offerta una residenza a Villa Santo Sospir prima che fosse chiusa per restauro. Solo nella casa che si è conservata intatta dalla morte di Cocteau, Restiffe ha prodotto una serie di fotografie che sono un'estensione della sua personale ricerca sull'architettura, la memoria e l'intimità. Procedendo esclusivamente con tecniche analogiche, le sue stampe sfumano ogni riferimento temporale e rivelano le tracce di una presenza spettrale, rivisitando così uno dei temi prediletti dal poeta, scomparso nel 1963.
A sessant'anni, carico di ricordi della Villefranche della sua giovinezza, Cocteau iniziò a “tatuare” le pareti bianche della villa. Ha progettato un decoro di immagini lineari, a metà tra il disegno e la scrittura, che si sono diffuse in tutte le stanze, prolungando la linea dell'orizzonte vista attraverso le finestre. Attingendo alla mitologia greca, ha sviluppato un'iconografia fortemente erotica caratterizzata da sogni e metamorfosi.
Questa conversazione silenziosa, orchestrata da Restiffe negli spazi di Villa Sauber, è come un montaggio cinematografico che alterna piani lunghi e primi piani, stampe monumentali e formati più piccoli, favorendo una visione incarnata della villa tatuata, dove un (senza volto) auto- appare il ritratto dell'autore.
La mostra Santo Sospir è curata da Célia Bernasconi, curatrice capo del NMNM. È accompagnato dal libro Mauro Restiffe, Santo Sospir edito nel 2021 da Lenz Press e ripubblicato nel 2023 da NMNM.