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26/07/21

Il corpo dell'arte


 Un grande progetto culturale viene proposto dal Castello Sforzesco con la mostra "Il Corpo e l’anima, da Donatello a Michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento”, curata da Marc Bormand (Parigi, Museo del Louvre, conservatore del dipartimento di sculture), Beatrice Paolozzi Strozzi (Firenze, direttrice del Museo del Bargello dal 2001 al 2014) e Francesca Tasso (Milano, Conservatore responsabile delle Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco)

 Una iniziativa ideata in collaborazione col Museo del Louvre, dedicata alla scultura italiana del Rinascimento, da Donatello a Michelangelo (1460-1520 circa). L’esposizione si propone di evidenziare, attraverso la scultura, in dialogo con le altre arti (pittura, disegni, oggetti d’arte), i principali temi che percorrono l’arte italiana nella seconda metà del Quattrocento, fino ad arrivare al momento di apogeo del Rinascimento, con uno dei maggiori creatori della storia dell’arte, Michelangelo.  



Tra le grandi novità che il Rinascimento porta con sé, c’è l’interesse nuovo per la rappresentazione della figura umana che da questo momento cessa di essere slegata dalle emozioni, dall’anima. Nell’interpretazione innovativa data dagli scultori di questo tempo, è tramite l’attitudine dei corpi che i movimenti dell’anima sono resi visibili.

 La mostra si articola in quattro grandi sezioni, con oltre 120 opere provenienti dai più prestigiosi musei del mondo, sviluppando il medesimo percorso ospitato al Louvre ad eccezione dell’ultima sala che vedeva esposti gli Schiavi (o Prigioni) a Parigi e a Milano la Pietà Rondanini: entrambe opere di Michelangelo, entrambe inamovibili.