Eccoci al secondo anno a Torino Esposizione per Paratissima che sempre più cresce nella qualità senza perdere la sua fresca energia.
Gli spazi sono divisi per progetto e le ali laterali lasciate aperte alle proposte indipendenti, area che pian pianino sono sempre più piacevoli.
Il cuore espositivo è ora sempre più professionale, per cui al centro ci sono alcune interessanti gallerie circostante dal positivo e fresco ritorno delle aree di N.I.C.E. confermando che un esposizione pensata è un vantaggio per tutti. I sedici curatori hanno lavorato su diversi temi, dal viaggio/immigrazione all'urbanizzazione al ricordo.
Come sempre la ricca messe di proposte è esplosiva iniziamo questa volta dall'area delle fotografia con una variegata e ottima proposta di autori miscelati molto bene per soggetto e tema, particolarmente interessante la partecipazione del Festival di Cortona con due progetti, uno di Mattia Obsoleta che guarda al mediterraneo come nuova frontiera umana e l'altro più introspettivo con gli scatti di Phillip Toledano
Vicino c'è il China Pavilion con una serie di proposte molto classico, una selezione di pittura di stile molto europeo, di buona qualità.
Fra le tante sezioni molto successo sta ottenendo «USeless Army» per il tema così attuale declinato da diversi artisti con forti immagini.
Lasciamo un attimo il centro e diamo un'occhiata anche alle corsie laterali, quelle indipendenti e piene di energia, l'anima pura di Paratissima, che nel suo vasto vaso offre comunque interessanti proposte.
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