Oggi si inaugura la diciottesima edizione di Luci d'artista inaugura con un défilé di danza per le vie della città che vede impegnati 120 ballerini di varie scuole del Piemonte e 35 musicisti dell'Unione Condovese.
La parata, a cura di Torinodanza/Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale e dalla Biennale de la Danse de Lyon nel 2014 (col sostegno di Compagnia di San Paolo), è una versione artistica curata da Elena Rolla sulla base della coreografia originale di Denis Plassard, con le marionette ideate da Emilie Valantin.
Lo spettacolo prende il via il 31 ottobre alle 18 da Piazza Palazzo di Città e si sviluppa per il centro, dove una a una, al passaggio della sfilata di ballerini, si accendono le luci, fino ad arrivare in Piazza San Carlo dove alle 19.30 ci sono i saluti delle autorità istituzionali.
Le opere della collezione che si possono sono: Vele di Natale di Vasco Are in via Lagrange; Ancora una volta di Valerio Berruti in via Accademia delle Scienze; Palle di neve di Enrica Borghi in via Carlo Alberto; Volo su… di Francesco Casorati in via Pietro Micca e via Cernaia; Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria in piazza San Carlo; Giardino Barocco Verticale, Come se a Torino ci fosse il mare e La Maschera di Richi Ferrero in via Alfieri 6-Palazzo Valperga Galleani; L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini in Galleria Umberto I (Porta Palazzo); Planetario di Carmelo Giammello in via Roma; Illuminated Benches di Jeppe Hein in piazza Carignano; Piccoli Spiriti Blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini; Cultura=Capitale di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto 3 (facciata Biblioteca Nazionale); Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi in via Garibaldi; Il volo dei numeri di Mario Merz sulla cupola della Mole Antonelliana; Vento solare di Luigi Nervo Porta Palatina; L’amore non fa rumore di Domenico Luca Pannoli in piazza Bodoni; Palomar di Giulio Paolini in via Po; Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto sull’Antica Tettoia dell’Orologio a Porta Palazzo; My noon di Tobias Rehrberger in piazza Palazzo di Città (accesa tutto il 2015 in omaggio al gemellaggio “Torino incontra Berlino”) e Luce fontana ruota di Gilberto Zorio al Laghetto Italia ’61.
Ma quest'anno ci sono anche importanti novità come Migrazione (Climate change) dell’artista torinese Piero Gilardi, direttore artistico del PAV, Centro sperimentale d’arte contemporanea, realizzata grazie al contributo della Fondazione CRT. Il progetto si riferisce alle grandi migrazioni animali causate dal riscaldamento globale. Nell’installazione è rappresentato uno stormo di pellicani che migra in volo alla ricerca di climi più freschi. Sono disegnate 12 sagome di pellicani sospesi all’interno della Galleria Subalpina.
Nell’ambito del progetto Luci d’Artista sono ospitate due opere della Città di Salerno: Mosaico di Enrica Borghi (già stata ospitata con grande successo a Torino durante l’edizione 2009/2010) in via Montebello e via Verdi e Il Mito di Nello Ferrigno in via San Francesco D’Assisi.
Inoltre, quest'anno in piazza Castello è possibile vedere la ricostruzione luminosa di un antico Mattang polinesiano, una mappa in bambù dei sistemi di onde, correnti marine e venti. Metafora della navigazione esplorativa aperta che richiama il concetto della mappatura relativistica della nostra Galassia attraverso la luce stellare che la rivoluzionaria missione europea Gaia sta effettuando nello spazio.
L'opera, dal titolo Mattang Lucente. La rete celeste di Gaia è ideato da Ugo Locatelli per la curatela scientifica INAF–Istituto Nazionale di Astrofisica, MariateresaCrosta e Davide Groppi per il lighting design.
Infine, Mai visti e Altre storie di ARTECO e Atelier dell’Errore propongono, in piazza IV marzo, una serie di insegne luminose bifacciali che popolano la piazza di animali rari e meravigliosi; un bestiario di luce realizzato dall’Atelier dell’Errore, laboratorio di Arti Visive per la Neuropsichiatria Infantile, ideato e condotto da Luca Santiago Mora.
Dopo il successo dell'anno scorso viene ripresentato e ampliato con due nuove colonne sonore – in piazza Bodoni e piazza San Carlo - il progetto A Great Symphony for Torino che torna con nove brani di musica elettronica appositamente composti da giovani musicisti per dialogare con le installazioni di Luci d’Artista.
Ogni brano è ascoltabile in prossimità delle opere, fotografando con lo smartphone il QR-Code posto su un totem descrittivo.
Luci d'artista termina il 10 gennaio.