Sinonimo di lusso e classicità ma capace di slittamenti culturali, e delle più originali forme di libertà d’eleganza, il gruppo Louis Vuitton propone nei suoi spazi espositivi, all’ultimo piano del maestoso palazzo sugli Champs-Elysées, un’interessante mostra sull’alterità dall’esplicativo titolo “Altérité - Je est un autre”.
Non è forse nella vasta diversità che si può gioire delle scoperte e dell’innovazione, spostare le proprie consuetudini e arricchire le annoiate idee?
Alcuni di questi interrogativi trono stimolanti risposte, girando per gli spazi di una bella mostra; un’esplorazione sulle declinazioni del gusto e delle identità. Affascinanti rive da cui guardare con occhi nuovi le consuetudini del nostro vivere arricchendolo di nuovi stimoli.
Il percorso è un’indagine sulle molte declinazioni della rappresentazione umana “fuori dalla norma”, dalle ispirazioni più primitive alle suggestioni sub-culturali delle doll metropolitane giapponesi. L’identità e le sue rappresentazioni sono proposte nelle loro forme più particolari, espressioni di bisogni unici, che appartengono ad ogni individuo e che lo rendono diverso uno all’altro, in una necessità di personalità ma anche di appartenenza comunitaria.
Molte le opere artistiche presenti dagli scatti solitari di Francesca Woodman alla matericità del tessuto di Gil Yefman, oltre a lavori di Kader Attia, Leigh Bowery, Reza Hazare, Tal Mazliach, Pierre Molinier, Tomoko Sawada e Atelier Eric Poitevin des Beaux-Arts de Paris
Espace Culturel Louis Vuitton, rue de Bassano angolo avenue des Champs Elysées 101 a Parigi - Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 19