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14/11/11

Torino fra anarchia e ospitalità


A Torino in questi giorni il tema dell’anarchia pare particolarmente di moda, ben due gallerie trattano questa tematica, anche se in modi molto diversi. Da Franco Soffiantino Sam Durant ha ideato un progetto dedicato al movimento anarchico attivo in Italia alla fine del XIX secolo, attraverso una serie di sculture di anarchici livornesi posti davanti a drappi neri e corredati di alcuni elementi esplosivi, il tutto nel nobile strumento del locale marmo delle vicine cave di Carrara. Tema simile ma in un aspetto documentativo presso lo spazio di e/static, in via Reggio 27, con il lavoro di Paul Hendrikse che presenta, dopo una variegata ricerca storiografica e in parte personale, elementi fisici e figurativi di uno storico insediamento di una colonia anarchica, fondata da Frederik van Eeden, presso Walden nella regione di Bussum. Ora quest’area è divisa in parte fra tante proprietà private e in parte zona militare dell’esercito olandese.

Criticità sociale anche presso la galleria di Franco Noero con i lavori molto, molto, minimali di Henrik Olesen. Presso la vicina ex galleria Sonia Rosso si è avviata una nuova sperimentazione artistica con un’azione di ospitalità ideata da Sonia Rosso e Jonathan Monk che rielaborano un progetto di albergazione, che già nel 2007 aveva iniziato a pulsare, per diventare ora un’azione di ospitalità creativa che vede come primo intervento un’azione di Scott Myles. Egli elabora uno spazio relazionale/albergativo molto elegante e suggestivo, con rimandi all’architettura degli anni settanta. Nella prima sala ha poi presentato un pannello realizzato a mano in cui la parola Work è stratificata da un processo cromatico.

Sono passato anche presso la galleria Guido Costa che purtroppo era chiusa.