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11/11/11
Cartoline in forma di pensiero - Gilbert & George alla Pinacoteca Agnelli di Torino.
Spesso la bravura di un artista è nel saper trasformare un oggetto quotidiano in qualcosa che supera la sua semplicità e diventa qualcosa di particolare e affascinante. Molte volte le semplici cartoline, che tutti noi usiamo nei periodi di vacanza, sono state usate dagli artisti per veicolare oltre alla tradizionale funzione di saluti altri valori e significati, ma sempre inserendo in esse testi o elaborazioni di segni. Il duo italo-inglese Gilbert & George ha superato questo tipo di azione per usare le semplici immagini, anche le più kitsch, presentandole in un’elegante e forte impaginazione, modificandone il senso funzionale.
Il trentino Gilbert Prousch recatosi nel 1967 alla St. Martin’s School di Londra conosce George Passmore e insieme avviano un rapporto artistico, e di coppia dichiarata nella vita privata, fino ai nostri giorni. Tutto il loro agire artistico si sviluppa su una delicata ma determinata voglia di suscitare provocazione, in un equilibrio fra ironia, critica e superamento dei normali valori culturali e religiosi.
La Pinacoteca Agnelli li ha invitati per realizzare una vasta mostra intitolata «The Urethra Postcard Pictures», proponendo un’articolata esposizione di materiale “postale” quali cartoline, volantini promozionali, biglietti per promuovere prestazioni sessuali e altro, che si possono trovare nei negozi e nelle vie del centro londinese.
Su questi grandi pannelli sono poste cartoline di uguale formato che creano differenti suggestioni visive, inizialmente paiono una semplice descrizione d’immagini, ma lentamente nel loro insieme e ripetersi, producono un interessante senso di riorganizzazione dell’immagine e del suo multiplo, creando una rivisitazione della cultura inglese. Si percepiscono così i diversi paesaggi urbani di Londra e dei suoi celebri monumenti che sono accompagnati dalle particolari immagini di luoghi meno noti ma più passionali come saune, centri massaggi che riportano alla fisicità più intima e personale. Le stesse diverse forme delle cartoline producono un elegante spostamento di valore che riesce a integrare anche quelle più ridondanti e ambigue.
Il titolo della mostra è un richiamo al teosofo Charles Webster Leadbeater che ha elaborato una particolare simbologia che qui è richiamata dalla posizione delle cartoline.
Al secondo piano la mostra propone anche alcuni dei progetti dei primi anni settanta che hanno caratterizzato l’avvio della carriera di questi due eleganti e ironici artisti.
Orario della mostra: dal Martedì alla Domenica dalle 10 alle 19, chiuso il lunedì, la mostra durerà fino al 4 Marzo 2012.