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05/11/11
Artissima 2011
Nella foto le opere di Yalter da Winter
Ecco le miei impressioni sull’evento oramai giunto alla maggiore età, diciotto anni che hanno visto il nascere di una piccola fiera che negli anni è diventato uno degli eventi più interessanti della realtà artistica contemporanea italiana ed internazionale.
La diciottesima edizione di Artissima si conferma nei suoi ampi spazi dell’Oval una valida proposta fieristica.
Come già l’anno scorso anche quest’anno gli spazi sono ariosi e ben distribuiti e la luminosità della vasta vetrata dona al luogo una fresca atmosfera. E’ migliorata la situazione logistica degli spazi che l’anno scorso penalizzava l’area delle fondazioni/enti pubblici che quest’anno trova una sua continuità col resto della fiera.
La centrale iniziativa coordinata da Lara Favaretto e Francesco Manacorda “Approssimazioni razionali semplici” è alquanto varia con diverse strutture che raccolgono le tante iniziative, che però risultano troppo immanenti, forse sarebbe stato più interessante superare questa compulsività, per giungere a nuovi approdi.
Sul profilo delle proposte dalle gallerie, un buon assortimento e una generale qualità. Si nota la conferma del ritorno pittorico e di una ricomparsa di tanta fotografia e di qualche video.
Facciamo una breve panoramica della tante iniziative mettendo in risalto quelle che mi hanno colpito di più.
Nella Main Section mi è piaciuta molto la galleria Superwindow con una serie di opere minimali, Kaplan con i lavori di Perrone, i lavori in legno di Ibid e lo stand di Corrias e di Steinek.
Nelle New Entries mi è piaciuta molto la Weingrüll; ma in generale sono tutte molto stimolanti, ecco l'elenco delle altre: Samy Abraham; AMT_project; Christian Andersen; Balice Hertling & Lewis; BolteLang; Collicaligreggi; Lisa Cooley; Crèvecoeur Hilary Crisp Elastic Gallery; Selma Feriani; Honor Fraser; Laurel Gitlen; Grey Noise; Laveronica; Josh Lilley; Limoncello; Ignacio Liprandi; MOTINTERNATIONAL; On Stellar Rays; ribordy contemporary; Saks; Gregor Staiger; Untitled; Karlsruhe;
Le sedici presenze di Present Future sono alquanto amalgamate e valide, mi hanno colpito i lavori di Misha Stroj negli spazi di Kerstin Engholm, Vienna; Nicoline Van Harskamp da NON, Istanbul; Rob Johannesma esibito da Roma Publications, e Igor Grubic presente da Škuc, Lubiana;.
L'elenco completo: Lupo Borgonovo proposto da Fluxia, Milano; Katinka Bock presentato da Jocelyn Wolff, Parigi; Michal Bdny offerto da Johnen, Berlino / Nächst St.Stephan-Rosemarie Schwarzwälder, Vienna; Dina Danish nella Galleria Jeanine Hofland, Amsterdam; Vlatka Horvat di Branicka, Berlino, Cracovia; Amsterdam; Alek O. nella Gallery Vela, Londra; Julien Prévieux esposto da Jousse Entreprise, Parigi; Yann Sérandour da gb agency, Parigi; Milica Tomic nello stand di Charim, Vienna, Berlino; Zapruder portato da Caterina Tognon, Venezia; Raphael Zarka selezionato da Michel Rein, Parigi; Waldemar Zimbelmann invitato da Meyer Riegger, Karlsruhe.
L'iniziativa Back to the Future si conferma come una punto da non perdere, per questa edizione i miei preferiti: gli interventi delicati di Nil Yalter in esposizione da Hubert Winter, le opere molto femminili di Natalia LL offerto da upp, Venezia; le azioni sociali/politche di Franco Mazzucchelli presente da Repetto, Alexis Akrithakis giunto da Kalfayan, Atene; i lavori molto belli di William Anastasi esposto da Anita Beckers, Francoforte; Tomaso Binga da Wunderkammern, Roma; Renato Boero proposto da Cardelli & Fontana, Sarzana; Giuseppe Chiari esibito da Il Ponte, Firenze; Giorgio Ciam esibito da Mummery + Schnelle, Londra; forte impatto performativo nelle opere di Giuseppe Desiato nello stand di Delloro, Roma; John Divola nella Galleria Laura Bartlett, Londra; Giosetta Gioroni nello stand di Vava, Milano; Giorgio Griffa da Giampiero Biasutti, Torino; Peter Hutchinson offerto da P420, Bologna; Gary Kuehn esibito da Häusler, Zurigo; Ketty La Rocca da LA ROCCA, Martano, Torino; Lynn Hershman Leeson nello spazio di Waldburger, Bruxelles; Acqui Terme; Bruce Mclean portato da Tanya Leighton, Berlino; Dmitry Alexandrovich Prigov offerto da Sandmann, Berlino; Vienna; Jakob Mattner da 401 Contemporary, Berlino.