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04/11/11
Artissima, The Others, votazione finale
Ecco ora alla votazione finale
Artissima 7-
Anche quest'anno l'evento è molto piacevole, migliorata la distribuzione dello spazio, qualità delle gallerie discreta e varie sezioni valide anche se senza grandi stacchi.
Il progetto di Lara Favaretto con Francesco Manacorda “Approssimazioni razionali semplici” aveva delle istanze interessanti ma che sono sfociate in un certo vuoto che si vedeva nelle diverse piacevoli strutture. Si prova una sensazione di debolezza, di mancanza di sviluppo. Queste declinazioni di immanenza sembrano più di impotenza, visto che queste strategie oramai paiono troppo consumate/ripetute, se c'è questa incapacità di "produrre" arte, allora meglio mette qualcuno che ha più coraggio...
The Others 6+
Ero molto ottimista su questo nuovo progetto, mi aspettavo qualcosa di fresco, forse troppo, uno spostamento reale dal semplice e più che giusto "commercio". Pareva una volontà di fare di più e in modo nuovo, queste mie eccessive speranze sono state in generale disattese, tolti alcuni progetti in generale una normale fiera. Alcuni consigli, usare meglio le celle, visto che erano tante quelle vuote, sarebbe stato più sensato distribuire su più locali la marea di opere proposte, che spesso davano, in contrasto al corridoio, una sensazione di eccesso, un'opera in ogni cella sarebbe stato perfetto, secondo punto la luce, i fari spesso non illuminava ma abbagliavano, meglio i neon...
Paratissima si conferma in quel suo allegro vociare e promuovere, cosa non si sa bene, ma c'è di tutto e molto divertente e caciarone, per cui si conferma nel suo "bene e male".
Artissima Lido la proposta serale di Artissima, non mi ha convinto molto, se questi sono i giovani, il futuro non promette molto. Facendo un paragone mi pare una Paratissima curata bene ma senza particolari slanci, opere come sempre residuali, istanze di ricerche ... le solite cose di rara (nel senso di assenza) bellezza e di interessanti tematiche, ma che dopo una decennio paiono oramai inutili, noiose e prive di senso.
L'arte visiva deve azionarsi sull'occhio poi ci stanno tutte le filippiche che si vuole, ma basta le solite cose tristi e dolorose, e poi intanto tutti fighetti e ben mantenuti a sbarcare il lunario, con vestitini vintage e boccale di birra... non si vede coerenza, realtà e senso di questo fare... forse tornare a sporcarsi le mani col "colore"????
(testo per equilibriarte.net)