La nuova edizione di Panorama, progetto ideato dal gruppo di importanti gallerie italiana riunite con nome di ITALICS, ci porterà in nella suggestiva cittadina reduce da un devastante terremoto che prosegue il suo percorso di rinascita.
La mostra diffusa nei vari spazi urbani è curata da Cristiana Perrella
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Dal 7 al 10 settembre 2023 torna Panorama, il progetto culturale che ITALICS dedica con cadenza annuale ad alcune tra le località più straordinarie del nostro Paese.
Dopo le edizioni di Procida (2021) e Monopoli (2022), entrambe curate da Vincenzo de Bellis, ITALICS ha scelto L’Aquila per la terza edizione di Panorama e invitato Cristiana Perrella – curatrice di chiara fama e critica d’arte – a pensare una mostra diffusa per il capoluogo abruzzese.
Fondata alle pendici del Gran Sasso nel 1254 e ricostruita nel 1266 da Carlo I d’Angiò, parte del Regno di Napoli prima, del regno asburgico e del Regno delle Due Sicilie poi, L’Aquila nella sua lunga storia ha conosciuto momenti di potere e fasto alternati a fasi di declino, distruzione, ricostruzione e rinascita collegate ai violenti terremoti che l’hanno colpita nel corso della sua storia, tra cui quello particolarmente drammatico del 2009. La sua posizione nel cuore dell’Italia, circondata da imponenti montagne, foreste, laghi e corsi d’acqua, ha nei secoli conferito ricchezza e centralità strategica alla città sia dal punto di vista politico e religioso, che dal punto di vista economico e culturale. Tutt’oggi sono forti le testimonianze di questa storia nell’architettura e nel patrimonio artistico ed è viva l’eredità attraverso riti religiosi come la Perdonanza Celestiniana e il prestigio di istituzioni come il Conservatorio, l’Università e l’Accademia di Belle Arti.
Centrale nella nuova edizione di Panorama curata da Cristiana Perrella sarà proprio l’ampio patrimonio storico dell’Aquila – con il suo strato medievale testimoniato dalla cinta muraria, quello rinascimentale riconoscibile in numerosi palazzi e chiese, quello barocco e poi neoclassico legato alle ricostruzioni settecentesche – in parte ancora ferito dall’ultimo sisma e in parte ricostruito e riportato allo splendore originario. Il Castello Cinquecentesco con la sala dove è conservato nella sua interezza un rarissimo scheletro di mammut trovato nel 1954 subito fuori dalla città, l’Oratorio barocco di Palazzo de’ Nardis, la Fondazione Giorgio de Marchis, il Casino delle Delizie Branconio, il MAXXI L’Aquila, ma anche palazzi, cortili, spazi pubblici e luoghi della vita quotidiana saranno abitati da opere di arte antica, moderna e contemporanea e messi in dialogo con lavori realizzati per l’occasione.
Le sedi di Panorama L’Aquila non saranno semplici “contenitori” di opere ma generatori di contenuti di per sé, capaci di rendere unica la mostra diffusa, beneficiando della fertile relazione con il tessuto culturale cittadino e la sua lunga tradizione.
Il progetto espositivo di Cristiana Perrella per Panorama L’Aquila nasce infatti dalla suggestione del termine evocativo wit(h)nessing, coniato dalla teorica femminista, artista e psicoanalista Bracha Ettinger con l’intento di estendere il concetto di testimonianza, inteso sia come affermazione della propria conoscenza che di trasmissione di una storia.
“L’esperienza del testimoniare è un’azione relazionale che prevede una coesistenza – sottolinea Cristiana Perrella –. Memoria e comunità sono per L’Aquila parole centrali, attraverso cui relazionarsi alla storia, la cultura, i luoghi e le persone. Vorrei che il tentativo di rendere partecipe il territorio prendesse forma in collaborazioni con realtà locali, produttive, culturali, sociali, invitate al dialogo con le artiste e gli artisti scelti per la mostra.”