Fondazione Prada presenta “The Prada Double Club Miami” , un’installazione artistica concepita da Carsten Höller come un vero e proprio night club. Aperto a un gruppo di ospiti selezionati per tre notti, il progetto si terrà dal 5 al 7 dicembre 2017 (dalle 22.30 in poi), in occasione di Art Basel Miami Beach
“The Prada Double Club Miami” offre un approccio innovativo alle nozioni di divertimento e ospitalità, creando allo stesso tempo un dialogo tra arte contemporanea, musica, lifestyle e design. L’iconico progetto di Carsten Höller, tenutosi a Londra nel 2008 per una durata di otto mesi, è proposto a Miami in una seconda e inedita versione.
Il primo “Double Club” londinese, uno spazio temporaneo e underground, era stato concepito come un’opera d’arte relazionale, allo stesso tempo provocatoria e piacevole. Costituito da tre spazi – un bar, un ristorante e un dance club – ognuno diviso equamente in una parte occidentale e in una congolese, il club contribuiva a costruire un’esperienza inedita, generata da questa opposizione. Entrambi i mondi erano rappresentati in modo iconico da elementi musicali, culinari ed estetici: l’energia dirompente del Congo da un lato e l’identità culturale dell’Occidente dall’altro.
L’artista approfondisce la nozione di duplicità in questo nuovo progetto in cui il pubblico può confrontarsi con due spazi diversi in grado di offrire esperienze diametralmente opposte a livello visivo e sonoro, senza alcun tipo di contaminazione. L’obiettivo principale di “The Prada Double Club Miami” è di permettere all’arte di spingersi al di là dei propri confini tradizionali e di trasformarsi in un’esperienza di vita reale. Ideato come un esperimento sociale che introduce il concetto di dualità in un ambiente ricreativo, il club crea un’atmosfera immersiva in cui vivere un provocatorio incontro tra dimensioni dissonanti. Il progetto rappresenta ciò a cui un’installazione d’arte può tendere. Al pubblico è infatti concessa la libertà di interagire con l’ambiente circostante in modi diversi, tutti ugualmente veri e coinvolgenti, diventando parte essenziale di una forte esperienza partecipativa.
Ospitata in uno studio cinematografico degli anni Venti, in precedenza fabbrica del ghiaccio, l’installazione si compone all’interno di un dance club e all’esterno di un giardino tropicale: il primo è interamente monocromatico, mentre il secondo è fortemente policromatico. Come afferma Carsten Höller, “Vorrei che, nella zona monocromatica caratterizzata da toni di grigio, nero e bianco, gli ospiti si sentissero come l’unica componente colorata, quasi fossero un elemento di disturbo all’interno di un film in bianco e nero, ed estremamente pallidi nell’area policromatica, dove domina l’atmosfera tropicale”.
Performance live di artisti e DJ internazionali sono ospitate all’interno del club, mentre il giardino offre una selezione di musicisti espressione delle diaspore caraibiche e sudamericane presenti a Miami. Ogni performer incarna l’idea di contrasto su cui si sviluppa il progetto: ospiti e clubbers possono attraversare il confine permeabile tra queste due dimensioni e intraprendere un percorso autonomo e “schizofrenico”.
“ The Double Club” è un progetto artistico di Carsten Höller commissionato dalla Fondazione Prada. Realizzato a Londra all’ interno di un ex magazzino d’epoca vittoriana adiacente alla stazione della metropolitana di Angel, “The Double Club” apre al pubblico il 21 novembre 20 08 e si conclude il 12 luglio 2009 , creando un singolare dialogo tr a la cultura congolese e quella occid entale. Partendo dall’idea di interazione tra queste due culture , il progetto non si propone soltanto come un nuovo e stimolante spazio pubbl ico a Londra, ma anche come un’innovativa occasione di contaminazione. Il club era costituito da tre spazi -bar, ristorante e dance club - o gnuno suddiviso equamente in una parte occidentale e in una
congolese, sia a livello decorativo che funzionale . Le diverse sezioni erano state concepite e progettate per rappresentare gli elementi più vitali (suoni, sapori e gust i estetici) di entrambe le culture , con l’obiettivo di offrire una nuova prospettiva sulla doppia identità e allo stesso tempo un possibile spazio per la coesistenza.