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08/11/14

Reportage da Artissima


Sono all’Oval da alcune orette.
In questo stupendo edificio, che accoglie da diversi anni l’innovativa fiera di arte contemporanea torinese, la disposizione degli spazi, oramai collaudata, si presenta ben allestita e con una buon successione di alternanze espositive.
La sensazione generale è di una ricercata qualità che da respiro a opere complete e raffinate.
Nella sezione Back to the Future scopro una serie di interessanti lavori come la matericità di Paolo Masi o il costruttivismo di Edward Krasinski.


Nella sezione Present Future da non perdere il lavoro di Orlow da Laveronica, Satore da Labor e Rose da Higt Art. 
Si conferma così un grande ritorno a forme più classiche, grande spazio alla pittura, che oramai è tornata pienamente centrale nel lavoro e nella distribuzione del sistema dell’arte, dopo diversi anni di abbandono, e forse anche dileggio.
Tiene la fotografia. Quasi del tutto scomparsi i video mentre ci sono molte installazioni e sculture.
Lo spazio per le performance è stato strutturato nell’area più luminosa, che in certi casi può distrarre.
La sezione delle istituzioni pubbliche è sempre molto vasta e con il folto pubblico presente funziona molto bene.
Simpatica l’area delle conferenze allestita in forma di pic-nic con tanto materiale vintage, opera  dall'artista Franco Ariaudo, parte dell'iniziativa Acteurs Transculturels. .
Ed ora eccovi tutti gli scatti