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05/11/14

A volte ritornano - Back to the Future ad Artissima



 Paolo Masi 

Continuiamo lo sguardo su Artissima e vediamo ora una delle sezioni più interessanti "Back to the Future", introdotta a partire dal 2010, dedicata alla riscoperta di alcuni grandi innovatori del linguaggio dell’arte degli anni ’60, ’70 e ’80 che hanno avuto un limitato riconoscimento da parte del pubblico ma il cui lavoro è ancora oggi particolarmente significativo.
  Grazi Varisco

Da sempre attenta al passato, ma in sintonia con presente e futuro, la sezione è tradizionalmente bacino di scoperte e riscoperte per curatori, critici e collezionisti e offre ai visitatori nuove opportunità di conoscenza e approfondimento, grazie a stand monografici di forte impianto curatoriale. Come suggerisce il titolo della sezione, Back to the Future intende indagare e proporre al pubblico le pratiche di figure influenti per le successive generazioni di artisti, suggerendo un’idea di apertura, trasmissione e comunicazione trans-generazionale. Alcune delle istanze più forti e caratteristiche del loro lavoro in quegli anni, infatti, riemergono ora nell’arte più contemporanea.

Per l’edizione 2014 di Artissima,  si arricchisce di una novità importante: il Premio Sardi per l’Arte Back to the Future, nato dalla nuova partnership con la Fondazione Sardi per l’Arte. Il premio di 5.000 euro verrà attribuito da una giuria di curatori internazionali, che sonoDaniel Baumann, Direttore, Kunsthalle Zürich, Zurich, Dirk Snauwaert, Direttore, WIELS Contemporary Art Center, Brussels, e Francesco Stocchi, Curatore Arte Contemporanea, Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, alla galleria con il progetto più meritevole in termini di rilevanza storica dell’artista e di presentazione dello stand.

Quest’anno fanno parte della sezione 25 artisti presentati da 24 gallerie provenienti da 13 Paesi (Austria, Belgio, Brasile, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Italia, Polonia, Spagna, Slovenia, Stati Uniti, Ungheria).

Anche quest’anno il team curatoriale raccoglie una rosa di prestigiosi nomi del panorama internazionale dell’arte: João Fernandes, (Vice Direttore, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid) Douglas Fogle (curatore indipendente e scrittore, Los Angeles),Beatrix Ruf (Direttrice, Stedelijk Museum, Amsterdam) e Jochen Volz (Direttore Programmi, Serpentine Gallery, Londra); coordinamento di Eva Fabbris (curatrice indipendente, Milano).

 Ugo La Pietra 


“Questa edizione di Back to the Future – ci dice Eva Fabbris,  che da tre edizioni guida il comitato curatoriale della sezione – è votata non solo all’esplorazione e alla riscoperta di pratiche significative dei tre decenni racchiusi tra il 1960 e il 1989, ma anche all’individuazione di filoni tematici e operativi. Si tratta di una messa a fuoco che corrisponde ad un lavoro sempre più preciso e concertato tra le gallerie coinvolte e il comitato curatoriale.”

Il percorso di Back to the Future si apre concettualmente con l’installazione di Edward Krasinski che rappresenta il punto di partenza per interpretare i temi e le sensibilità riunite all’interno della sezione. Le varie proposte che animano quest’anno Back to the Future potranno essere lette secondo diverse prospettive: una delle correnti maggiormente rappresentata sarà l’Astrattismo Geometrico ma avranno ampio spazio anche quegli artisti che lavorano su immaginari fortemente soggettivi e che ripropongono le proprie riflessioni sulla realtà attraverso immagini e gesti coinvolgenti. Dal punto di vista geografico l’arte sud-americana sarà ampiamente rappresentata attraverso personalità artistiche profondamente differenti tra loro.


Artisti e gallerie Back to the Future 2014

LUTZ BACHER > BUCHHOLZ, Cologne;
IMRE BAK > ACB, Budapest / ERIKA DEAK, Budapest;
IRMA BLANK > P420, Bologna;
PAULO BRUSCKY > NARA ROESLER, São Paulo, Rio de Janeiro;
HANS-PETER FELDMANN > RICHARD SALTOUN, London;
ION GRIGORESCU > GREGOR PODNAR, Berlin, Ljubljana;
CHANNA HORWITZ > FRANÇOIS GHEBALY, Los Angeles;
EDWARD KRASINSKI > FOKSAL GALLERY FOUNDATION, Warsaw;
NORBERT KRICKE > AUREL SCHEIBLER, Berlin;
FRIEDL KUBELKA > RICHARD SALTOUN, London;
TETSUMI KUDO > CHRISTOPHE GAILLARD, Paris;
UGO LA PIETRA > CAMERA16, Milano;
SEUNG-TAEK LEE > MOTINTERNATIONAL, London, Brussels;
BERNHARD LEITNER > GEORG KARGL, Vienna;
AMADEO LUCIANO LORENZATO > BERGAMIN, São Paulo;
PAOLO MASI > FRITTELLI, Firenze;
MARTA MINUJIN > HENRIQUE FARIA, New York, Buenos Aires;
VERA MOLNAR > ONIRIS - FLORENT PAUMELLE, Rennes;
ANNA OPPERMANN > BARBARA THUMM, Berlin;
OSVALDO ROMBERG > HENRIQUE FARIA, New York, Buenos Aires;
NÉSTOR SANMIGUEL DIEST > MAISTERRAVALBUENA, Madrid;
ALFONS SCHILLING > CHARIM, Vienna;
KISHIO SUGA > TOMIO KOYAMA, Tokyo, Singapore;
GRAZIA VARISCO > CA’ DI FRA’, Milano;
GIL JOSEPH WOLMAN > NATALIE SEROUSSI, Paris