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30/11/14

La rapidità, fra presente e passato - 5 mostre alla GAM di Torino




La rapidità è uno dei nuovi meccanismi che la società contemporanea ha nella sua multimedialità, tutto avviene con un’incredibile successione d’eventi, un accadimento segue l’altro in un gioco all’infinito, simili ai fumetti di Roy Lichtenstein, in cui le rapide scene proposte sono minimali e complete, o al gesto deciso di Cecily Brown che nei suoi grandi pannelli presenta un vortice di vita.


Opere che affascinano nell’immediato ma che presentano ampi spazi di profondità, fra rimandi, innovazione e ricordi.

I disegni di Lichtenstein sono fragili pensieri, di una memoria storica, che trova nella pittura della Brown un completamento, nel segno multiplo delle linee, che negli schizzi fornisce un movimento pari all’indefinito dei quadri.

Quadri che vorticosamente vibrano allo sguardo, che rincorre accenni di abbozzi simili alle linee che Roy delinea nei suoi disegni.

Nel suo complesso la serie di mostre in corso alla GAM di Torino paiono pensate per il nostro presente in una chiave anticipatoria, in cui, come spesso l’accadere artistico è già memoria. Gli artisti si rivelano così sensibili medium dei mutamenti.


Conferma se ne ha nei disegni di Casorati, che operava negli anni 30, immersioni di dimensioni solitarie che la modernità ha reso così intense e quotidiane.

Esistenzialismo riproposto nei lavori di Felipe Aguila, per la sezione Vitrine, in cui si prospettano alterità integrata nella globalizzazione fra funzioni e vita, senza tempo e dimensione.


Ancora più forte questo sentire con la rassegna Surprise in cui i gesti performativi di Gianni Colosimo, sono avvistamenti di tutta una serie di processualità così tanto di moda oggi.



Ma il dialogo continua nella collezione permanente che, con le diverse tematiche, stimola altri pensieri ed emozioni.