La
Royal Academy ha in corso una bella mostra che unisce l’idea di arte all’architettura
in nuove progettazioni, coinvolgendo sette noti architetti che hanno agito nei grandi
spazi dell’Accademia inglese in modo molto significativo.
La prima opera che s’incontra è quella del portoghese
Alvaro Siza che presenta tracce di colonne gialle nel grande cortile d’ingresso,
simili ma funzionali sono invece le colonne del duo Pezo von Ellrichshausen, che
ci conducono fino al soffitto dove si gode della grande sale e del vicino
soffitto i piccoli dettagli.
Spaesante
è il sentiero labirintico di Li Xiaodong, sulle nostre percezioni punta l’opera
tecnologica di Kengo Kuma. Diébedo Francis Kéré agisce sul recupero e sulla libertà
d’azione dei visitatori con una strana struttura a forma di conchiglia. Il gruppo
Grafton Architects interviene sulla pesantezza della materia, parallelamente nell’uso
del cemento, Eduardo Souto de Moura interviene sulle strutture.
Un
percorso che gioca alle bambole russe aprendo e chiudendo gli spazi incassati
uno nell’altro, dove fuori è dentro e viceversa, labirinti architettonici dalle
intense sensazioni.
La
mostra durerà fino al 6 Aprile
www.royalacademy.org.uk
Press release:
Seven architectural practices from six countries and four continents. 23,000 square feet. 72 days. One monumental exhibition.
Some of the most creative architectural minds from around the world have come to the RA to give you a new perspective on architecture and transform our Main Galleries with a series of large scale installations.
As you respond to different structures, textures, lighting, scents and colours, we invite you to consider some of the big questions about the nature of architecture; how do spaces make us feel? What does architecture do for our lives?
You are as much a part of this exhibition as the work itself – invited to touch, climb, walk, talk, sit, contemplate - reimagine the world around you.