Anche lei, come me, festeggia quest’anno i suoi cinquant’anni, nata sul settimanale "Primera Plana" di Buenos Aires il 29 Settembre del 1964, dalla fresca mano dell’artista Quino, Joaquín Salvador Lavado Tejón, nato a Mendoza in Argentina.
Questa minuta bambina, dalla caratteristica capigliatura esplosiva, si impone subito per il suo forte carattere e per le sue, ancora attualissime, speranze di solidarietà umana.
Un’anima dalla dolce indole ribelle, sempre presa dalle incredibili incongruenze della vita umana, attenta alla continue trasformazioni che squilibrano il globo.
Nel volgere di pochi anni conquista il mondo intero e giunge in Italia nel 1968 nell’antologia “Il libro dei bambini terribili” edito dalla Feltrinelli.
Coetanea dei ragazzini di Charles Schluz, delle strisce dei “Peanuts”, è diametricalmente diversa per indole e attenzione, aperta al mondo e alle sue tematiche, in continua lotta per poter costruire, o almeno sperare, in un mondo migliore.
Ritiratasi poi a vita privata dal 1973, rimane una delle figure del fumetto più frequentate e amate anche nel nostre presente, basta vedere su fb come tantissimi la usano come avatar.
Ora tutto il mondo si appresta a festeggiarla, anche in Italia saranno tantissime le occasioni di mostre e analisi, dalla rassegna della Fiera del Libro di Bologna, a breve in Marzo, al Salone del Libro di Torino a Maggio fino al Festival di Mantova quest’ autunno.