ed eccoci qui a Kassel, dentro il Fridericianum.
Son passati 5 anni dalla volta scorsa.
Osservo le opere per l’evento dOCUMENTA13 dove personaggi che vivono un benessere al di sopra della media della popolazione mondiale si sono dilettati con i soldi pubblici a fare un “evento” culturale, un’occasione per “riflettere”, forse per “pensare” questo mondo o forse anche solo per “descriverlo” con oggetti (cose che a caro prezzo saranno poi vendute in “pregiate” gallerie private) creati da quelli che sempre meno si possono definire “artisti” e forse più “tuttofare”.
Per prepararsi all’occasione, si sono spesi nel tempo lavorativo, dibattuti sul giusto, sulla storia, sulla narrativa, su tante altre cose, che già tanti hanno trattato, forse anche con maggior profondità, ma vedremo a breve cosa c’è.
L’arte oggi ha dismesso il ruolo estetico, forse derubata da tante altre professionalità, e ora cerca di trovare un suo “senso” e “giustificazione”.
Da diversi anni l’arte è in una profonda crisi, come in tutti i settori produttivi/creativi. Si è provato a ripensare il passato ma oramai siamo alquanto annoiati dal nostro benessere compulsivo borghese.
Il nuovo mondo, che sempre più vive attraverso internet, sta mettendo in crisi i vecchi approcci socio-economici.
Tutto il (virtuale) “mondo”= subito, per tutti, senza valore e senza filtro, ha massacrato ogni forma di vecchie idea e di possibilità.
Dovrebbero scaturire nuovi costumi e nuove usanze, nuovi valori e nuove possibilità, oltre al controllo e registrazione di ogni avvenimento del mondo virtuale. Pensieri forse troppo complessi …
Ma tornando qui, alla reale fisicità delle opere si rimane perplessi.
Oggetti reali, summa di pensieri in forma materica. Sudore umano trasformato in sostanza estetica.
Cosa sono queste cose?
opere d’arte …
(continua)