Piacevoli attimi di freschezza culturale, in queste giornate estive, provengono da alcuni spazi torinesi.
Passeggiamo iniziando da un luogo di continua meditazione, il Blank nel pacato quartiere di Borgo Dora, che ospita nelle sue stanze alcune recenti ricercate opere di Patrice Carré, in equilibrio fra rarefazione e serena leggerezza comunicativa.
Momenti dialoganti si trovano diversamente fra la struttura formale e le strategia tecniche, con la variegata opere ispirata dagli scatti di Ansel Adams con gli artisti di Norma Mangione; Francesco Barocco, Michael Bauer, Raphael Danke, Stefanie Popp e Ruth Proctor.
Fotografici anche alcuni eleganti lavori di Dubravka Vidovic da Alberto Peola, che narra dei mutamenti ambientali cinesi.
Da Guido Costa uno sguardo sui ventisei anni dell’ operato del duo Monica Cuoghi e Claudio Corsello, proposti in un delicato allestimento.
Molteplicità estetiche del disegno, che spesso procede il lavoro pittorico, da InArco con il triangolare espressivo di Daniela Galliano, Raymond Pettibon e Marcel Dzama.
Conclude il giro l’Archivio di Stato con la documentativa mostra La città come spazio di sperimentazione delle teorie espressive dell'architettura radicale italiana attiva dal 1963 al 1973, che attraverso molto materiale documentativo e video narra di questi sperimentali tempi.
Dubravka Vidivic Shikumen's Walls series #6 2010-2011 da Alberto Peola