Negli abissi del mare la fioca luce rende impalabile la visione del paesaggio. Ma mano che si scende nelle profondità degli oceani si rimane schiacciati dalla massa dell’acqua e dall’oscurità sempre più penetrante. Emozioni sempre più intense pulsano nel nostro animo. Paure, fantasie, spettri popolano pian piano la nostra immaginazione. Ma se non volete scendere così in questo continente potete lasciarvi affascinare dalle opere di Marc Quinn proposte nel Museo Oceanografico del Principato di Monaco.
Questo antico maniero posto come un vascello fra le onde del mare e la rocca del minuscolo principato, accoglie nelle sue viscere, stupendi acquari. Una fantastica natura è stata trasportato in questo luogo, stessa meraviglia che suscitano i particolari lavori di questo noto artista inglese, che da decenni lavora su diversi fronti culturali.
Da alcuni anni lo spazio scientifico si è incontrato con la passione artistica e dopo Damien Hirst e Mark Dion è la volta di Marc Quinn. Si tratta di uno dei maggiori personaggi della scena artistica internazionale, autore di opere celebri, fra cui “Self” di cui è presente una versione in questo evento.
Ma quest’esposizione dal titolo “The Littoral Zone” è stata studiata non solo come una semplice mostra ma come un modo dinamico di porre in confronto l’estro creativo con la realtà naturalistica. L’universo multi colorato degli oceani con la fantasia ideativa dell’artista inglese. Per cui già all’esterno l’impatto è forte con le opere “Planet” e “Wilder Shores of Desiere” una breve pausa con la grande conchiglia in “The Origino f the World” e poi la grande sala d’Onore offre una dal forte impatto visivo che si incrementa al primo piano dove nel salone della Balena c’è un ambiente cupo e inquietante costituito da una seri di opere dal sapore borderline fra vita e morte. All’opposto nella sala Alberto 1° un gruppo di opere più solari. All’ultimo piano sulla terrazza due grandi sculture, una della serie in delicato bianco, e una realizzata appositamente per l’esposizione dal suggestivo titolo “The Shadows of the Clouds”.
Oltre alla mostra si può visitare il fantastico il Museo Oceanografico, una delle attrazioni più antiche della Costa Azzurra, in un realizzato nell’elegante palazzo posto a strapiombo sul mare. Voluto dal principe Alberto I di Monaco, bisnonno dell'attuale Principe Albert II di Monaco, appassionato oceanografico. Esso mira a educare e amare il visitatore alla vita del mare. Questi stupendi acquari ci invitano a prendere coscienza della bellezza e della fragilità di questo universo. Il museo possiede una vasta collezione di esemplari marini in una serie di acquari eccezionali, riunendo in una unica sede più di 4.000 specie di pesci e invertebrati. Gioiello di questo museo è la “laguna Shark” un gigantesco serbatoio di 400.000 litri di acqua, che mostra la straordinaria diversità della barriera corallina.
Fino al 15 Ottobre 2012 al Museo Oceanografico di Monaco