Da quando sono stati aperti i battenti della sezione di Villa Paloma del Nouveau Musée National del Principato di Monaco, sono state proposto variegate collettive di artisti internazionali. Ma ora, fino al 17 Giugno, è possibile gustarsi una interessante mostra su un locale gruppo di artisti. Qualcosa che finalmente esce dallo stereotipato mondo monotono delle celebrità per dedicarsi alla realtà meno modaiola ma più autentifica del territorio. Una valida occasione di conoscere la varietà artistica di un luogo che si offre nei suoi aspetti più coloriti e autentici .
Si tratta della storia del Groupe Signe. Un gruppo di artisti che operavano all’inizio degli anni settanta a Monaco, guidati da Claude Rosticher e Roland Marghieri, con i fotografi Michel Cresp e Pierre Lequien. Questi artisti hanno agito collettivamente tra il 1971 e il 1974 in reazione al conformismo sociale attraverso azioni iconoclaste che portavano alla creazione di nuovi modi poetici di percepire il quotidiano. Il Groupe Signe si è espresso nelle strade e in diversi spazi sociali con gesti aperti all’interazione e al dialogo col pubblico passante. Realizzando opere composto da materiali di scarto o di recupero, in modo che tutti potessero partecipare e adottare il lavoro al proprio agire. Furono affrontati temi legati sia alla vita quotidiana che alle complesse situazioni di quel periodo.
"Questa retrospettiva è interessante perché le questioni sollevate quarant’anni fa sono purtroppo ancora attuali, e perché le pratiche dell'arte rimangono una delle migliori soluzioni per ampliare la nostra consapevolezza." accenna in modo molto dinamico uno dei membri del gruppo.
La mostra, curata dal Groupe Signe stesso, che si è rincontrato per questa occasione, fornisce una ulteriore piattaforma dinamica che permette uno scambio di opinioni, speranze e utopie. Essa presenta la documentazione originale e alcuni archivi, rendendo un resoconto delle loro attività nel principato e nei dintorni. Molto interessante il rapporto con la didattica che si rivolge alle scuole con una serie di laboratori per costruire mongolfiere.
Il progetto espositivo è realizzata con il sostegno del Governo del Principato di Monaco, l'Associazione degli Amici del Museo e UBS AG. L’occasione è stata anche documentata in un interessante pubblicazione bilingue di 140 pagine a cura del NMNM e distribuito da Les Editions du Rocher.
Villa Paloma, che risale al ventesimo secolo, è una delle più belle residenze patrizie nel Principato di Monaco. Originariamente costruita per uso privato, è stato venduto al Principato di Monaco nel 1995, per essere trasformata nel 2008 in una delle sezioni del Nouveau Musée National de Monaco, inaugurato nel 2010 sotto la direzione di Marie-Claude Beaud. Da quella data, i progetti museali si sono susseguiti usando due sedi, una la Villa Sauber (dedicato alle arti sceniche e decorative) e l’altra Villa Paloma (che mostra i progetti legati al patrimonio culturale e analisi del paesaggio.).