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17/04/12

Il nulla del tutto - A che punto siamo con dOCUMENTA 13?




Oramai manca solo più un mesetto all’apertura della tredicesima edizione di Documento, che ogni cinque anni riunisce il mondo dell’arte nel cuore della Germania. Ma fino ad oggi poco si sa. Anche se si è pellegrinato per eventi di ogni tipo in ogni dove e si sono letti i tanti piacevoli libretti pubblicati nell’attesa, che spaziano dall’agricoltura all’arte, non c’è un’idea definita sull’evento. 

La curatrice Carolyn Christov-Bakargiev, forse impegnata nel girare il mondo in lungo e largo, non ha ancora prodotto un chiaro testo su quello che succederà. Solo sabato scorso sono giunte alcune indicazione strutturali sull’evento, ma forse proprio questo suo muoversi attraverso culture e paesi è già un chiaro segnale sul cambiamento del “fare arte”. 

Sicuramente la suspense è importante per enfatizzare la rassegna ma se ci fossero dei segnali di definizione, si potrà goderla pienamente e non arrivare impreparati alla rassegna. Ma l’effetto mediatico della sorpresa sembra giunto oramai anche nel mondo dell’arte contemporanea, nel miglior stile spettacolo verità. 

Pensando agli stimoli che sono stati proposti in questi ultimi tempi, possiamo dare spazio a tante diverse idee di mostra. Ma se è giusto tenersi dinamici in questi tempi di continui mutamenti, sappiamo già tutti che i giochi sono stati fatti e che gli artisti le opere le hanno già progettate, per cui prolungare troppo l’attesa alla fine rischia di svuotarle di senso. 

Personalmente in questo magma informativo prodotto a oggi intorno a dOCUMENTA 13 ho percepito un’azione sulla “comunicazione” stessa, sul suo inutile flusso gigantesco che sempre più non lascia traccia, anzi annulla e svuota ogni evento. Sia tragico sia gioioso. Per cui risulta importante tornare ad una intimità, ad un rapporto “umano” delle cose. 

Ma vediamo le notizie giunte Sabato scorso, quasi tutte di tipo logistico, da cui apprendiamo che gli artisti saranno oltre 150, si parla nel breve testo che l’evento seguirà una visione olistica, che spazierà dalla creatività artistica a diverse discipline scientifiche, come la biologia, la fisica o l’antropologia. 

La rassegna si svolgerà in diverse location, dai tradizionali spazi quali il Fridericianum, la documenta-Halle, e la Neue Galerie; spostandosi anche in spazi dedicati alle scienze naturali e tecniche, come il Ottoneum e l'Orangerie. Una parte si estenderà in piccoli luoghi come il magnifico parco barocco del Karlsaue o luoghi più "borghesi" quali il Ständehaus e il Grand City Hotel Hessenland. Sono previste anche delle location extra-europee che saranno rivelate solo il 6 Giugno. 

Si confermeranno gli eventi che si svilupperanno per i 100 giorni della rassegna e che potranno essere: congressi, seminari, conferenze, progetti attivati, residenza di scrittori e un programmazione di film. Dal 11 al 15 Giugno si svolgerà un congresso degli artisti con alcune delle più importanti istituzioni collegati all’ Art Academies Network. Per poter fruire al meglio l’evento saranno organizzate dei dTOURS per approfondire la vasta mole di opere presenti. 

Via l’attesa si fa più intensa!