A breve
prenderanno avvio due importanti eventi artistici: la Triennale di Parigi, che
è stata ideata su un tema fra l’etnografico e il percettivo, e la Biennale di
Berlino che è impegnata in un evento meno “filosofico” e sicuramente più
complesso; la contemporaneità in trasformazione. Il curatore Artur Zmijewski,
Affiancato da Gruppo Voina dalla Russia e da Joanna Warsza, ha posto l’accento
sui grandi movimenti di critica che nelle realtà di tutto il mondo si stanno
formando e agendo, determinando nuovi cambiamenti e manifestando un bisogno di
rinnovamento.
Fra le tante
scritture e conferenze ci sono già state alcune azioni estetiche a cura di
artisti come Martin Zeta con una distribuzione di testi, Marina Naprushkina
Belarus che ha ideato un fumetto sul futuro della Biellorussa o il timbro palestinese
per il passaporto di Khaled Jarrar.
Anche la
struttura dell’evento pare un luogo di aggregazione ideologica, lo stesso
portale web è un concentrato di informazione e di riflessione più politica che
artistica.
Il sito è aperto
a tutti quelli che desiderano manifestare attraverso il progetto Art Covers
Politca immagini di azioni, segnalazioni di eventi dell’attuale mondo
politico/sociale.
Sicuramente un
modo dinamico di coinvolgere i fruitori anche se alla fine a me sfugge un poco
il senso artistico di ciò, come sempre capisco lo slittamento di significati e
di ruoli, ma ritengo che ad un artista sia richiesto di produrre arte, anche
impegnata, politica, critica ma pur sempre arte visiva. E qui per ora non ne
vedo proprio, ma attendo con curiosità l’inaugurazione.
Un considerazione
finale, notare che mentre il mondo si sta nuovamente bruciando di passione
socio/politica il nostro paese pare assopito o forse impietrito. Pochi i
segnali di responsabilità civile o di azione critica. I giovani sembrano
assolutamente più statici dei vecchi …