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05/02/12

Pennellate elettroniche - David Hockney alla Royal Academy di Londra.


Eccentricità e dinamismo sono due aspetti che rendono l’immagine di David Hockney, un’artista unico nel panorama internazionale. Negli anni fedele alla pittura, oggi l’ha trasformata e resa attualissima. Appassionato del suo presente lo sa usare e adattare alla sua tecnica in modo unico e coraggioso.

Così quando si entrano nelle solenni sale della Royal Academy di Londra si intuisce subito che questo dinamismo ha di nuovo trovato una nuova linfa. Alle pareti i quadri, realizzati in questi ultimi anni, esplodono dalle forme razionali attraverso colori accesi e contemporanei.

Sviluppando la grande tradizione paesaggistica inglese, David Hockney in questa mostra, porta l’innovazione dei colori, le grandi dimensioni e dei particolari assemblaggi che, rivisitati dalla sua passione per i collage fotografici, qui trovano un rigore e una personale intensità.

Sicuramente in certe opere gli azzardi formali e cromatici escono dai canoni più classici ma rientrano per la piacevolezza e l’intensità emotiva che sviluppano nello sguardo.

Dopo la lunga esperienza americana l’artista, oggi settantacinquenne, è tornato nella tradizione anglosassone rivisitando la dolce campagna dello Est Yorkshire vicino a Bridlington, dove era nato, in un modo che pare miscelare uno spazio ordinato inglese in modo americano per l’assenza quasi totale della figura umana.

Particolari pennellate, studiate anche con strumenti elettronici, producono un effetto di vortice che attrae verso l’interno delle opere, suscitano piacevoli impressioni, ricordando anche un certo stile naive sul tipo del Doganiere Rosseau. Opere gioiose, intense e, anche se dai colori vibranti, quiete.

Sono oltre 150 lavori composti da una serie di opere storiche e da nuovi quadri, fotografie e stampe. Alcuni di questi lavori sono di grandi dimensioni, realizzati assemblando diverse tele, che declinano la natura nelle diverse stagioni dell’anno, in particolare l’arrivo della primavera, quasi un diario di un naturalista inglese dell’ottocento.

La mostra durerà fino al 9 Aprile e dopo la tappa londinese proseguirà al Guggeheim di Bilbao e poi al Ludwig di Colonia.