Proveniente
dallo Spazio Contemporaneo di Brescia è in corso la mostra “Collect the
WWWorld. The Artist as Archivist in the Internet Age” curata da Domenico
Quaranta. Una mostra che la House of Electronic Arts di Basilea ospita e che tenta di
presentare un’azione archivistica/concettuale degli artisti che operano sul
web, fra appropriazione e post-produzione. In esterno si possono notare
giganteschi fughi, che non sono una anomalia ambientale ma l’opera “A Band of
Floating Mushrooms“ di Monica Studer e Christoph van den Berg.
Ripensare
questa stagione in chiave artistica è la proposta della Kunsthaus di Zurigo con
la mostra “Winter Tales, winter in art from the Renaissance to Impressionism”
che propone una serie di opere dal sedicesimo secolo che hanno come tema questa
intima stagione. Raccogliendo stupendi quadri, delicate sculture e manufatti
vari, si attraversa un’estetica che pur narrando della più fredda stagione
dell’anno trasmette calde emozioni. Contemporaneamente è in corso una mostra
dei paesaggi a pastello di Albert Welti. La collezione permanente è stata
recentemente riallestita e si offre con molte piacevoli sorprese.
Concludo
questo giro svizzero con il Museo Rietberg, un’altra delle tante piacevoli
scoperte di queste ricche cittadine elvetiche. Un modernissimo museo dedicato
alle culture non europee che in questo periodo propone una gradevole esposizione
di artisti del nord India e a breve prenderà avvio una mostra sulla scultura
africana.
La
Svizzera è cara, ma i servizi e le esposizione sono perfette.