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16/06/14

Biennale di Architettura partecipazioni nazionali e premi ...


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Eccoci alla seconda tappa del nostro reportage sulla 14a Biennale di Architettura “Fundamentals”.

Iniziamo dalla recente premiazione che ha eletto la Corea a vincitrice del Leone d’oro per la migliore Partecipazione Nazionale col progetto “Crow’s Eye View: The Korean Peninsula”. Il Leone d’argento è andato al Cile per l’iniziativa “Monolith Controversies”, entrambe i padiglioni sono nei Giardini.


La giuria premia la Corea con il Leone d’Oro per la straordinaria capacità di presentare un nuovo corpus di conoscenza sull’architettura e l’urbanistica, in una situazione politica particolarmente delicata. Grazie all’utilizzo di diverse forme di rappresentazione, che facilitano l’interazione,  è stata avviata una ricerca che supera i confini dell’architettura e guarda alla realtà geopolitica.

Leone d’argento per una Partecipazione Nazionale della Mostra Internazionale Fundamentals

La giuria premia il Cile con il Leone d’Argento per la sua capacità di affrontare un capitolo critico della storia della globalizzazione mondiale. Focalizzata su un elemento essenziale dell’architettura moderna – il muro prefabbricato di cemento – la ricerca cilena sottolinea il ruolo degli elementi architettonici in diversi contesti sia ideologici che politici.

Leone per il miglior progetto di ricerca della sezione Monditalia della Mostra Internazionale Fundamentals a "Sales Oddity. Milano 2 and the Politics of Direct-to-home TV Urbanism"
Il progetto di ricerca presenta in maniera critica un aspetto fondamentale delle società moderna: come il potere dei media possa occupare altri spazi sociali, sia fisicamente che politicamente. Il progetto si basa su una ricerca innovativa, che utilizza sondaggi e interviste con progettisti e residenti e si riappropria del linguaggio dei mass media. Anche se basata su un caso italiano, questa questione  è presente in molti altri contesti ed assume sempre maggiore importanza in una situazione internazionale dominata dalla  cultura tecnologica e neo-liberale.

La Giuria ha deciso inoltre di assegnare tre menzioni speciali alle Partecipazioni Nazionali:
Canada Arctic Adaptations: Nunavut at 15 (Padiglione ai Giardini) per lo studio approfondito su come la modernità riesca ad adattarsi in condizioni climatiche uniche e alle esigenze di una minoranza culturale.

Francia
Modernity: promise or menace? (Padiglione ai Giardini) per aver saputo discutere le conseguenze dei successi e dei traumi legati a una visione utopica della modernità.

Russia
Fair Enough: Russia’s past our Present (Padiglione ai Giardini) per aver messo in evidenza il linguaggio contemporaneo con cui si esprime la commercializzazione dell’architettura.

La Giuria ha deciso infine di assegnare tre menzioni speciali ai progetti di ricerca della sezione Monditalia ubicati a Corderie dell'Arsenale: Radical Pedagogies: ACTION-REACTION-INTERACTION

Il progetto di ricerca mostra come il pensiero architettonico italiano si sia diffuso e abbia avuto un impatto in differenti parti del mondo. Il progetto illustra la progressiva affermazione di nuovi poli di pensiero architettonico nel mondo attuale e li rende accessibili in un archivio vivente. La ricerca fa parte di un progetto globale che mostra come la conoscenza sia prodotta e sviluppata tramite reti di scambio che superano i confini e le identità nazionali.

Intermundia
Dando voce alla continua tragedia di Lampedusa, il progetto, fondato su una documentazione di questi processi e su una installazione che offre al visitatore una esperienza sensoriale, evoca la realtà degli emigranti che attraversano i confini del mediterraneo da Sud a Nord, definita come situazione emblematica delle società europee di oggi.

Italian Limes
Il progetto di ricerca si occupa della questione dei confini all’interno del contesto europeo. Per fare ciò utilizza i cambiamenti climatici e l’impatto delle nuove tecnologie sul territorio del Nord Italia a dimostrazione di come i confini infra-europei cambino, rivelando le tensioni esistenti tra le spinte di  auto-preservazione e di libera circolazione.
La cerimonia di premiazione della 14a Mostra si è  tenuta  sabato 7 giugno 2014 ai Giardini durante cui è stato anche consegnato il Leone d’Oro alla carriera attribuito dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore Rem Koolhaas a: Phyllis Lambert

Queste le motivazioni della giuria internazionale

La giuria desidera riconoscere lo straordinario risultato conseguito dalla Biennale Architettura 2014, una autentica macchina di produzione e distribuzione della conoscenza. In particolare, sulla base del tema  “Fundamentals”, la Biennale si propone di mostrare come la modernità sia stata un veicolo di trasformazione sociale, culturale e geopolitica. La modernità infatti non è stata solamente assorbita, ma anche adattata, talvolta rifiutata o trasformata criticamente.

La giuria riconosce inoltre il grande potenziale del contributo a questa discussione dei paesi delle regioni emergenti del mondo, ancora poco rappresentate alla Biennale di Venezia, in particolar modo i paesi africani e l’India, tra gli altri.
Tutte le foto dei Padiglioni sono di  Andrea Avezzù  per la Biennale di Venezia di Architettura

La Giuria internazionale della 14. Mostra Internazionale di Architettura era composta da Francesco Bandarin (Presidente, Italia), Kunlé Adeyemi (Nigeria), Bregtje van der Haak (Olanda), Hou Hanru (Cina), Mitra Khoubrou (Emirati Arabi Uniti),

 
Padiglione Corea 


English 

The Jury of the 14th International Architecture Exhibition of la Biennale di Venezia composed ofFrancesco Bandarin (President, Italy), Kunlé Adeyemi (Nigeria), Bregtje van der Haak (The Netherlands), Hou Hanru (China), and Mitra Khoubrou (United Arab Emirates) has decided to confer the awards as follows:

Golden Lion for Best National Participation to Korea
Crow’s Eye View: The Korean Peninsula
Sekwon Ahn, Alessandro Belgiojoso, Nick Bonner (featuring Mansudae Art Studio and anonymous artists and architects of North Korea), Marc Brossa, Onejoon Che, Charlie Crane, Maxime Delvaux, Min Cho Jun, Ik-Joong Kang, Karolis Kazlauskas & PLT Planning and Architecture Ltd., Dongsei Kim, Hanyong Kim, Kichan Kim, Seok Chul Kim & Franco Mancuso, Kim Swoo Geun, Young June Lee, Chris Marker, Philipp Meuser, Hoon Moon, MOTOElastico, Osamu Murai, Peter Noever (featuring the North Korean architects exhibited in Flowers for Kim Il Sung, MAK, 2010), Kyong Park (featuring Nam June Paik and the artists of the Project DMZ, Storefront for Art and Architecture, 1988), James Powderly, Kyungsub Shin, Hyun-Suk Seo (featuring Kim Jong Hui et al.), Yehre Suh, Yi Sang, Dongwoo Yim
Commissioner/Curator: Minsuk Cho.Curators: Hyungmin Pai, Changmo Ahn. Deputy Curator: Jihoi Lee.
Pavilion at Giardini

Silver Lion for a National Participation to Chile
Monolith Controversies
Commissioner: Cristóbal Molina (National Council of Culture and the Arts of Chile). Curators: Pedro Alonso, Hugo Palmarola.
Pavilion at Arsenale

Silver Lion for the best research project of the section Monditalia part of the International Exhibitoin Fundamentals
Sales Oddity. Milano 2 and the Politics of Direct-to-home TV Urbanism
Andrés Jaque/Office for Political Innovation
exhibited at Corderie, Arsenale

The Jury has decided to assign three Special Mentions to National Participations:

Canada
Arctic Adaptations: Nunavut at 15

Josh Armstrong, Neil Aspinall, Michèle Aubé, Alain Barriault, Laakkuluk Williamson Bathory, Caitlin Biggar, Tim Brown, Geoff Cox, Alain Fournier, Maude Francoeur, Jakob Gearheard, Miles Gertler, Quinn Greer, Suzy Harris-Brandts, Gwen Healy, Caroline Inglis, Tyler Jones, Jack Kobayashi, Anamarija Korolj, Leon Lai, Christine Lamothe, Arnaud Paquin, Anders Peacock, Gino Pin, Jovana Randjelovic, Fatima Rehman, Julia Smachylo, Simon Taylor, Tristan van Leur, Antonio Zedda.
Commissioner: Barry Johns (Royal Architectural Institute of Canada).
Deputy Commissioner: Sascha Hastings (Royal Architectural Institute of Canada).
Curators: Lola Sheppard, Matthew Spremulli, Mason White (Lateral Office)
Pavilion at Giardini


France
Modernity: promise or menace?
Eugène Beaudouin, Vladimir Bodiansky, Maurice Cammas, Robert Camelot, Raymond Camus, Maurice Crevel, Jacques Lagrange, Marcel Lods, Jean de Mailly, Eugène Mopin, Jean Prouvé, Charles Ricome, Jacques Tati, Louis-Bernard Zehrfuss
Commissioner: Institut Français, Ministère de la Culture et de la Communication - Direction Générale des Patrimoines, in collaboration with the Cité de l’architecture et du patrimoine. Curator: Jean Louis Cohen.
Pavilion at Giardini

Russia
Fair Enough: Russia’s past our Present 
Anton Kalgaev, Brendan McGetrick, Daria Paramonova
Commissioner: Semyon Mikhailovsky. Curators: Strelka Institute for Media, Architecture and Design (Anton Kalgaev, Brendan McGetrick, Daria Paramonova).
 Pavilion at Giardini

The Jury has also decided to assign three Special Mentions to research projects of the section Monditalia part of the International ExhibitionFundamentals:

Radical Pedagogies: ACTION-REACTION-INTERACTION
Beatriz Colomina, Britt Eversole, Ignacio G. Galán, Evangelos Kotsioris, Anna-Maria Meister, Federica Vannucchi, Amunátegui Valdés Architects, Smog.tv
exhibited at Corderie, Arsenale

Intermundia
Ana Dana Beroš
exhibited at Corderie, Arsenale

Italian Limes
Folder
exhibited at Corderie, Arsenale

The Awards Ceremony of the 14th International Architecture Exhibition will take place today, Saturday June 7th 2014 in the Giardini at 11.00 a.m. The Board of la Biennale di Venezia, chaired by Paolo Baratta, is also awarding the Golden Lion for Lifetime Achievement under director Rem Koolhaas’s proposal to Phyllis Lambert.


The motivations of the International Jury.
The jury wishes to recognize the extraordinary achievement of this Biennale as an effective machine for the production and dissemination of knowledge. In particular, the theme: “Fundamentals”, exposes modernity as a vehicle for social, cultural and geopolitical transformations. It shows that modernity has not only been absorbed, but also adapted, rejected and critically transformed.
As such the Jury also recognizes the potential of global contributions to this discussion from rapidly emerging regions, not yet adequately represented in the Biennale, and notably many African countries and India, among others.

Golden Lion for the Best National Participation of the International Exhibition Fundamentals
The jury wishes to recognize Korea with a Golden Lion for the extraordinary achievement of presenting a new and rich body of knowledge of architecture and urbanism in a highly charged political situation. Using diverse modes of representation that encourage interaction, it is research-in-action, which expands the spatial and architectural narrative into a geopolitical reality.

Silver Lion for a National Participation of the International Exhibition Fundamentals
The jury recognizes Chile with the Silver Lion for revealing a critical chapter of the history of global circulation of modernity. Focusing on one essential element of modern architecture - a prefabricated concrete wall - it critically highlights the role of elements of architecture in different ideological and political contexts.

Silver Lion for the best research project of the section Monditalia part of the International Exhibitoin Fundamentals
The project presents critically a fundamental aspect of modern societies: how the power of media occupies other social spaces, both physically and politically. It is based on innovative research combining surveys and interviews with planners and residents and re-appropriation of the mass media language. While based on an Italian case, this issue is present in many international contexts dominated by contemporary technological and neo-liberal cultures.

Special Mentions:
For National Participations
A Special mention goes to Canada for Arctic Adaptations: Nunavut at 15 for its in-depth study of how modernity adapts to a unique climatic condition and a local minority culture.

A Special mention goes to France for Modernity: promise or menace? for addressing the successes and the traumas embedded in its utopian visions of modernity.

A Special mention goes to Russia for Fair Enough: Russia’s past our Present for showcasing the contemporary language of commercialization of architecture.

For the Monditalia section 
A Special mention goes to Radical Pedagogies: ACTION-REACTION-INTERACTION
The project illustrates how Italian Architectural thinking was disseminated and impacted in different parts of the world. It highlights the emergence of new poles of architectural thinking in the current world and makes these accessible as a living archive. The research project is part of an ongoing global project that shows that knowledge is produced and develops in a networked way beyond national borders and national identities.

A Special mention goes to Intermundia
Echoing the ongoing tragedy of Lampedusa, the project evokes, with new documentation and through an immersive experience, the reality of migration and border-crossing from the South to the North as a defining element of today's European societies.

A Special mention goes to Italian Limes
The project deals with the question of borders in the European context. By showing how climate change and new technologies impact on territorial delimitation in the North of Italy, it demonstrates how intra-European borders move, revealing tensions between self-protection and free-circulation.

 Padiglione Canada

 Padiglione Repubblica Domenicana

 Padiglione Finlandese

 Padiglione Francia

 Padiglione Iran

 Padiglione Israele

 Padiglione Giappone

 Padiglione Marocco

 Padiglione Paesi Scandinavi 

 Padiglione Romania

 Padiglione Russia

 Padiglione Turchia

 Padiglione UEA

Padiglione  Usa 



Padiglione Brasile

 Padiglione Cina

 Padiglione U.K.

 Padiglione Kossovo

 Padiglione Latvia


Padiglione Polonia

10/06/14

Biennale di Architettura 2014 - Padiglione Italia


Attraverso una serie di reportage vi illustriamo alcuni dei Padiglioni della Biennale di Architettura di Venezia, di quest'anno.
Iniziamo ovviamente dal nostro curato da Cino Zucchi col titolo "innesti/grafting" che ha suscitato diverse critiche, in parte perplesse per l'eccessiva varietà di proposte, in parte positive proprio per lo stesso motivo, come sempre i punti di vista divergono molto, ma sicuramente è un valido modo per risvegliare idee e propositività.


 






03/06/14

Architettura a Venezia




Fra pochi giorni si avvia una nuova grande edizione della Biennale di Architettura, i battenti saranno aperti dal 7 giugno al 23 Novembre. Sotto il titolo di Fundamentals, parteciperanno sessantacinque rappresentanze nazionali, tra cui ben undici alla prima presenza.

Il curatore della rassegna è il mitico Rem Koolhaas che ha saputo proporre interessanti stimoli per le tante proposte venute da tutto il mondo. Molto ricco il programma di eventi collaterali che sparse per tutta la città rendono Venezia un unico grande spazio espositivo.

Molti stimoli verranno poi dalla rasegna intitolata Mondoitlaia che raccoglie tutte le declinazioni del fare creativo. Affiancano  altre due sezioni dal titolo “Absorbing Modernity 1914-2014” e “Elements of Architecture”  che tentano di mettere in luce il passato, il presente e il futuro dell’architettura.


A latere la Biennale sviluppo poi le iniziative didattico-culturaliquali Biennale Sessions in collaborazione con diversi centri cultuali e Università.

08/05/14

Open House Roma, architettura per tutti


Anche quest'anno, torna a grande richiesta nella Capitale Open House Roma, la manifestazione internazionale che ogni anno coinvolge 25 città nel mondo e che, il 10 e 11 maggio 2014,  aprirà le porte, in modo totalmente gratuito, dell’architettura più rappresentativa della città. Oltre 35.000 visitatori nel 2013 e 50.000 previsti per questa nuova edizione.
Promosso e organizzato da Open City Roma, con il patrocinio del Senato della Repubblica, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi Roma Tre, Musei in Comune, Regione Lazio e con la partecipazione del MiBACT-Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee,  con il supporto dell’Assessorato alla Cultura, dell’Assessorato a Roma Produttiva e  dell’Assessorato alle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale e dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, l’evento è giunto quest’anno alla sua terza edizione.
150 gli edifici aperti nel 2013 e oltre 200 i siti e gli eventi in programma quest’anno, tra edifici storici, moderni e contemporanei tra cui cantieri, case private, studi di architettura e tantissimi eventi collaterali. Spazi di grande valore architettonico e storico-artistico, solitamente inaccessibili, che si animano, rivivono e si aprono ai cittadini esclusivamente in questo weekend.
Ancora una volta Open House è gratuito e aperto a tutti, nessun biglietto da pagare, né per le visite guidate svolte in ogni sito né per le numerose iniziative in programma. Andando sul sito www.openhouseroma.org, sarà possibile, a partire dal 30 aprile, vedere tutto il programma e prenotare le visite guidate. Più della metà dei siti saranno ad accesso libero in base agli orari indicati nel programma e su ordine di arrivo.
Un programma ricchissimo quello del 2014 che, ancora una volta, è reso possibile grazie al lavoro dell’Associazione Open City Roma, dei suoi partner e dei più di 400 volontari tra studenti, professori, semplici appassionati, che ogni anno fanno sì che i tesori della Capitale possano di nuovo rivelarsi a tutti.
Novità di quest’anno l'app - creata per l'occasione dalla startup palermitana PUSH - che permetterà agli utenti di prenotare le visite direttamente dal proprio smartphone, ricevere informazioni in tempo reale su tutti gli eventi OHR e condividere la propria esperienza sui social, scaricabile a partire dal 1° maggio. Molte le media partnership attivate per questa edizione tra cui Archiportale/Archilovers, Artribune e Tafter.
In ultimo, grazie ad un accordo con Italo Treno – NTV, i viaggiatori diretti ad OHR2014 potranno raggiungere la Capitale a tariffe scontate da tutte le stazioni presenti sul territorio.

18/04/14

Integrare il paesaggio - Partecipazione italiana alla prossima Biennale di Venezia


Mancano ancora due mesi all’avvio della una nuova edizione della Biennale di Architettura di Venezia, ma per il Padiglione italiano il direttore Cino Zucchi ha già scelto il tema: “Innesti / Grafting” con cui vuole ripensare alle dinamiche frastagliate dell’architettura, in equilibrio fra presente, passato, fra esigenze sociali e necessità d’integrazione urbana. Una visione che vuole assorbire le diverse anomali che il rapido sviluppo architettonico, di questi ultimi decenni, ha prodotto. Ponendo l’attenzione a quegli innesti che l’architettura di qualità ha operato su complesse situazioni di frattura o degrado, riqualificando areee e luoghi del vivere quotidiano.

Come esempio campione la rassegna si focalizzerà su Milano, sede della prossima edizione dell’Esposizione Mondiale.

L’iniziativa analizzerà su diversi piano la complessa e difficile situazione urbanistica, mettendo in risalto quelle riqualificazioni che recentemente sono intervenute ricucendo anomalie architettoniche, rigenerando il flusso urbanistico e sociale. Supportando così gli atteggiamenti realisti che, in contrasto con le tante utopie, agiscono concretamente sulle necesittà del tessuto quotidiano delle migliaia di persone che vivono questi spazi architettonici.

Ad aprire e chiudere la mostra due segni, due “innesti” fisici nel contesto dell’Arsenale firmati dallo stesso Cino Zucchi: il grande portale arcuato dell’ingresso adiacente le Gaggiandre e una grande panca-scultura che si snoderà tra gli alberi nel Giardino delle Vergini.

Eccovi una breve descrizione di come sarà articolato il Padiglione Italia.

Il Portale: un innesto contemporaneo

Sulla facciata delle Tese delle Vergini che ospitano il Padiglione Italia nello spazio dell’Arsenale, un nuovo portale di ingresso in metallo dalla forma arcuata e dallo snello profilo annuncia il tema del Padiglione con un vero e proprio “innesto” sull’edificio esistente, dialogando con gli archi del contiguo portico delle Gaggiandre attribuito a Jacopo Sansovino.

Prima Sala

Innesti: il palinsesto Italia

All’ingresso della mostra, una sezione introduttiva descriverà mediante brevi testi e immagini i caratteri peculiari dell’architettura moderna italiana dell’ultimo secolo e le sue radici in quella più antica. Come Michelangelo ingloba i palazzi preesistenti nella nuova sistemazione del Campidoglio, così secoli dopo i concorrenti del concorso per il Palazzo del Littorio devono confrontarsi con le imprescindibile presenze del Colosseo e della Basilica di Massenzio.

EXPO 2015: un laboratorio ambientale

A sinistra dell’ingresso, un allestimento “leggero” mostrerà il grande “laboratorio Expo” che sta avviandosi verso il proprio ambizioso traguardo: un nuovo luogo collettivo che con i contributi di grandi architetti, fotografi e artisti internazionali mostrerà al mondo intero le diverse forme di una nuova coscienza nei confronti dell’ambiente. Il concetto urbanistico dell’intera area, i progetti per i cluster tematici, il Padiglione Italia, mostreranno diverse articolazioni dell’idea di sviluppo sostenibile che animerà la manifestazione. Nella consultazione “2040 EXPOST. Tracciare futuri possibili”, una serie di giovani studi di architettura sono stati chiamati a immaginare differenti scenari urbani dell’area dopo la manifestazione, prefigurandone le metamorfosi dopo la manifestazione.

Milano Moderna: un laboratorio urbano

A destra della sezione introduttiva, una serie scelta di trasformazioni edilizie antiche e nuove mostreranno la complessa dialettica tra innovazione e rispetto della forma urbana esistente che ha caratterizzato il passaggio da città a metropoli della capitale lombarda.

Episodi che attraversano i secoli come la vicenda dei progetti incompiuti per la facciata del Duomo o quelli della crescita della grande fabbrica dell’Ospedale Maggiore, altri più legati a vicende traumatiche - come quella della ricostruzione del centro dopo i bombardamenti del 1943, o della Triennale “occupata” nel 1968 - mostreranno una città cresciuta “per occasioni” piuttosto che per pianificazione di lungo periodo. Più che agli architetti moderni che hanno creato il volto della città contemporanea – tra loro Piero Portaluppi, Giuseppe Terragni, Gio Ponti, Piero Bottoni, Ignazio Gardella, i BBPR, Asnago e Vender, Gigi Caccia Dominioni e molti altri – l’esposizione guarderà al tema dell’inserimento di nuovi edifici alla ricerca di condizioni moderne di vita all’interno della forma urbana esistente, riletto attraverso documenti d’epoca e l’interpretazione di fotografi contemporanei. La sezione dedicata a Milano si concluderà con il tema de “la città che sale”, nel rapporto dialettico tra edifici alti e forma urbana, mostrerà con evidenza la trasformazione scalare della città dal novecento ad oggi.

Seconda sala

Un paesaggio contemporaneo

Se nella prima sala l’allestimento riprodurrà la struttura compatta e l’ordine geometrico della città storica, la seconda rappresenterà anche nelle sue modalità allestitive un’interpretazione attuale del paesaggio italiano che, come diceva Gio Ponti, è fatto “metà da Dio e metà dagli architetti”. Nella grande penombra del salone esistente, grandi prismi di diversa forma e profilo sosterranno immagini retroilluminate di progetti contemporanei integrati in contesti diversi, che insieme daranno vita ad uno scenario cangiante ed inatteso. Piuttosto che descrivere i progetti in mostra, l’allestimento comporrà nelle modalità di un grande collage la diversità delle condizioni urbane e di paesaggio del nostro paese, e le diverse risposte individuali al tema comune del rapporto tra l’occasionalità programmatica dei singoli interventi e la costruzione collettiva del territorio.

Ambienti Cut and Paste

Su di una delle pareti della seconda sala troverà posto una grande “quadreria” di collage fisici e digitali realizzati sul tema dell’innesto da architetti italiani delle generazioni più giovani; riflessioni astratte, talvolta provocatorie, che documentano la feconda e continua ridiscussione sui mezzi disciplinari e sul rapporto tra storicità e contemporaneità.

Paesaggi Abitati: la vita si adatta agli spazi che si adattano alla vita Se la cultura architettonica interviene ogni giorno nel tessuto delle città, i risultati di questo lavoro diventano ogni giorno lo sfondo della vita quotidiana di tutti noi. Sopra queste trame urbane troviamo un ordito di trasformazioni più fini che gli utenti portano avanti per adattare alle loro esigenze le strutture in cui abitano e lavorano. In occasione della conferenza stampa, viene presentato l’open call per un contributo collettivo al Padiglione: la produzione di brevi riprese video a camera fissa di spazi pubblici. Le riprese pervenute di nuclei antichi vissuti o abbandonati, moderni centri commerciali, luoghi che si animano per eventi o vicende particolari, verranno scelte e montate insieme da Studio Azzurro in un grande “mosaico animato” che documenti l’estrema diversità del paesaggio italiano e delle vite che ospita.

Cartoline dal mondo

In prossimità dell’uscita verso il giardino, un grande tavolo-distributore contiene venti cartoline che rappresentano altrettanto sintetiche “letture” della modernità italiana da parte di importanti architetti del mondo (da Steven Holl a Juan Navarro Baldeweg, da Dominique Perrault a Peter Wilson e molti altri) che hanno in qualche modo intersecato la cultura italiana nel loro lavoro o nella loro riflessione teorica.

Esterno

Un giardino ospitale

Nel giardino dell’ex convento delle Vergini sul lato posteriore del padiglione, la grande scritta in metallo esistente recuperata dal vecchio Padiglione Italia ai Giardini diventa il punto di partenza fisico e ideale di un gesto sintetico: un grande panca di metallo che si snoda attraverso gli alberi per delimitare uno spazio di festa, sosta, riflessione o dibattito ai diversi visitatori che attraversano la mostra.



Segnaliamo anche l’open call per una videoinstallazione corale

Partecipare con la propria opera filmata a una videoinstallazione a cura di Studio Azzurro che sarà esposta nel Padiglione Italia alla 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia - promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in collaborazione con la Biennale di Venezia – che dal 7 giugno al 23 novembre 2014 presenta INNESTI/GRAFTING, di Cino Zucchi.

Questo l’invito dell’open call Paesaggi Abitati che il curatore del Padiglione Cino Zucchi e Studio Azzurro rivolgono a tutte le persone, di qualsiasi nazionalità ed età.

Per partecipare basta seguire ile istruzioni fornite sul sito www.innesti-grafting.it e inviare entro il 20 aprile 2014 un filmato girato in Italia, della durata compresa tra i due e i cinque minuti, a colori e con audio.

“Paesaggi Abitati: la vita si adatta agli spazi che si adattano alla vita” è il titolo dell’opera finale che sarà composta in proiezione simultanea dai video, o meglio, dalle “cartoline animate” oggetto dell’open call.

Saranno selezionati i video che per originalità e qualità espressiva meglio interpretano il tema dell’opera, dedicata a documentare il rapporto di scambio e di osmosi che si crea tra gli spazi e la vita delle persone che essi ospitano ogni giorno.

Strade, piazze, centri storici o periferie, luoghi urbani o rurali, stadi, centri commerciali, spiagge, parchi tematici, luoghi di intrattenimento… sono tutti potenziali soggetti che, densi di vita o abbandonati, a diverse ore del giorno aiuteranno, nella dimensione corale dell’opera finale, a leggere la capacità degli ambienti umani di accoglierci e modificarsi quotidianamente attraverso piccole trasformazioni spontanee.

La comunicazione dell’ open call Paesaggi Abitati è sostenuta da Designboom, popolare magazine on line di architettura e design.

Open call Paesaggi Abitati

Raccolta di contributi video per una videoinstallazione corale

INNESTI/GRAFTING

Padiglione Italia

14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia

Istruzioni per la partecipazione:

www.innesti-grafting.it


25/01/13

Fundamentals alla Biennale di Architettura


Per la prossima edizione della mostra internazionale di Architettura a Venezia 2014 il curatore Rem Koolhaas ha scelto il titolo 'Fundamentals' per dare avvio ad un'evento che parlerà di architettura e non di architetti, come ha detto il curatore 

26/08/12

Prossimamente arte - eventi per la stagione autunnale 2012



Biennale di Architettura Venezia
Con la stagione autunnale riprendono le grandi rassegne espositive. All’insegna di una grande varietà che spazia dall’architettura con la Biennale di Venezia, che proporrà una panoramica mondiale con l’evento ideato da David Chipperfield titolato “Common Ground”, all’eleganza pittorica di Vermeer, proposto alle Scuderie del Quirinale a Roma dal 27 Settembre. 

L’offerta, su tutta la penisola, è particolarmente interessante e stimolante, si potrà ripercorrere la vita artistica di Carlo Carrà alla Fondazione Ferrero di Alba o immergersi nel grande espressività di Pablo Picasso a Milano con la mostra “Picasso. Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi” a Palazzo Reale, dal 20 Settembre. 

Picasso
Legata a Picasso sarà anche la mostra “Raffaello Verso Picasso. La grande storia del ritratto e della figura” che si svolgerà in Ottobre nella rinnovata e restaurata Basilica Palladiana di Vicenza, con opere legate dal tema sulla figura umana che vanno da Antonello da Messina a Lucian Freud. 

Ancora ritratti, ma non solo, con l’ampia mostra sugli artisti ferraresi che si svolgerà in Ottobre a Palazzo dei Diamanti a Ferrara, che riapre dopo il terremoto. 

Ma sono tante altre le mostre che potrete mettere in programma nei vostri futuri spostamenti, eccovi una selezione: 

A Genova presso il Palazzo Ducale ospita dal 5 ottobre 2012 al 3 marzo 2013 una rassegna esaustiva, oltre 80 opere, dell’opera di Joan Miró (1893-1983), il grande artista catalano che lasciò un segno inconfondibile nell’ambito delle avanguardie europee. 

Per la prima volta in Italia, una grande mostra dedicata a uno dei più importanti reggenti del mondo, l’imperatore dell’India Akbar (1542-1605, regno 1556-1605) e alla fiorente arte che si sviluppò sotto il suo regno. L’evento, che si svolgerà da ottobre 2012 a febbraio 2013, si terrà presso la sede di Palazzo Sciarra della Fondazione Roma Museo. 

Divisionismo. Da Segantini a Pellizza
La mostra "Divisionismo. Da Segantini a Pellizza" (19 ottobre-23 dicembre 2012) sarà dedicata al Divisionismo italiano, con 35 dipinti dei principali interpreti del movimento quali Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni e altri presso la GAM Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea a Milano, Via Manzoni 45) 

Dall'8 novembre al 6 gennaio presso le sale della Rocchetta al Castello Sforzesco, sarà aperta la mostra "Homo Faber. Il ritorno del fare nel contemporaneo". L'esposizione mette in relazione i tesori del Castello esposti negli spazi dei musei di Arte Applicata con i lavori di artisti contemporanei di livello internazionale, che si contraddistinguono per l'estremo uso della manualità nelle tecniche e nei materiali utilizzati.In esposizione sono presenti lavori di: Herman Bas, Bertozzi e Casoni, Alighiero Boetti, Michael Borremans, Mario Ceroli, Matt Collishaw, Vanni Cuoghi, Wim Delwoye, Fulvio Di Piazza, Natalie Djurberg, DTao, Federico Guida, Giovanni Iudice, Liu Jianhua , Titus Kaphar, Javier Marin, Marco Mazzoni, Beatriz Millar, Alfredo Rapetti Mogol, Elena Monzo, Wangechi Mutu, Moataz Nasr, Davide Nido, Luigi Ontani, Grayson Perry, Marc Quinn, Marcus Shinwald, Sissi, Carlo Steiner, Lee Sung Kuen, Tarshito, Pascale Marthine Tayou e Kehinde Wiley. 

Dal 15 settembre, al Castello di Rivoli ci sarà una grande mostra "La storia che non ho vissuto(testimone indiretto)" interamente dedicata alla giovane arte italiana. La rassegna, ordinata nelle ampie sale del terzo piano della Residenza Sabauda, è ideata e curata da Marcella Beccaria. 

A Torino alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in concomitanza delle elezioni americane si svolgerà la mostra " For President" A cura di Mario Calabresi e Francesco Bonami che presenterà delle opere che si sono ispirati alle elezioni per la loro ricerca si mescoleranno con le immagini storiche dell’agenzia Magnum, la più prestigiosa e antica cooperativa di fotografi al mondo. La mostra sarà anche l’occasione per un viaggio nel mondo coloratissimo e affascinante della propaganda: dagli spot pensati per promuovere la propria immagine o per distruggere quella degli avversari, ai manifesti, alla grande produzione di gadget di ogni tipo. 

Concludiamo con la grande mostra dedicata a Graham Sutherland. Considerato, alla pari dell’amico-rivale Francis Bacon, uno dei capiscuola della pittura britannica contemporanea, molto amato dai più importanti critici della seconda metà del Novecento Sutherland viene riportato all’attenzione del pubblico e della critica per iniziativa della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma) dall’8 settembre al 9 dicembre 2012, attraverso un’attenta selezione di opere, provenienti da collezioni riservate e in parte mai esposte, che documentano il suo percorso d’artista.

02/08/12

Common Ground - 13. Mostra Internazionale di Architettura - 29 agosto > 25 novembre 2012



Con la stagione autunnale riprenderanno i grandi eventi culturali. Fra i più attesi sicuramente è la Biennale di Architettura a Venezia che si alterna con quella delle Arti Visive. Quest’anno il curatore è David Chipperfield che ha scelto il titolo molto particolare di “Common Ground” mettendo l’accento su un’idea di condivisione aperta, istanza colta da molti dei paesi partecipanti, son bel oltre la sessantina i progetti ideati appositamente per l’evento, che hanno attivato percorsi di azioni cooperativistiche. 

La Mostra sarà dislocata, come di consueto, negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Ci saranno ben 55 partecipazioni nazionali. I paesi presenti per la prima volta sono 4: Angola, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Perù. 

Il Padiglione Italia, che sarà all’Arsenale, è organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura, l’arte contemporanee, e curato da Luca Zevi. 

La rassegna sarà aperta al pubblico da mercoledì 29 agosto a domenica 25 novembre 2012, presso i Giardini della Biennale e all’Arsenale. La vernice avrà luogo nei giorni 27 e 28 agosto, la cerimonia di premiazione e di inaugurazione si svolgerà Mercoledì 29 Agosto 2012. 

La Mostra sarà affiancata, come di consueto, negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia, da 55 Partecipazioni nazionali. Il Padiglione Italia all’Arsenale è organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee. 

“La Biennale ha incontrato quest’anno David Chipperfield – dichiara il Presidente Paolo Baratta - consapevole del fatto che si tratta di una personalità che coltiva una visione molto intensa dell’architettura come prassi. Ci è parso importante uno sguardo all’architettura proiettato all’interno della stessa disciplina, che sappia evidenziare l’intenso dialogo tra gli architetti della generazione presente e passata, e i loro punti di riferimento. Un passaggio utile per riflettere e rappresentare l’architettura focalizzando su di essa la nostra attenzione, rispetto ad altre visioni che la considerano quasi un capitolo di altre discipline.” 

“Il tema centrale di questa Biennale 2012 – spiega il Direttore David Chipperfield – è ciò che abbiamo in comune. L’ambizione di Common Ground è soprattutto quella di riaffermare l’esistenza di una cultura architettonica costituita non solo da singoli talenti, ma anche da un ricco patrimonio di idee differenti riunite in una storia comune, in ambizioni comuni, in contesti e ideali collettivi. Siamo partiti dal desiderio di enfatizzare idee condivise al di là della creazione individuale, e ci siamo resi conto che questo ci imponeva di attivare dialoghi piuttosto che selezionare singoli partecipanti. Abbiamo iniziato chiedendo a un gruppo limitato di architetti di sviluppare idee che portassero a ulteriori richieste di partecipazione: a ciascuno abbiamo richiesto di proporre un progetto insieme a un dialogo che rispondesse al tema e mostrasse l'architettura nel suo contesto di influssi e di affinità, di storia e di lingua, di città e cultura. La lista finale dei partecipanti rappresenta una ricca cultura della differenza, piuttosto che una selezione di posizioni definite e dichiarate. Vogliamo dare risalto al terreno comune condiviso dalla professione, nonostante l'apparente diversificazione nell’attuale produzione architettonica. La condivisione delle differenze è essenziale all'idea di una cultura architettonica.” 

“Il ruolo dell’architetto – chiarisce Chipperfield - è, nel migliore dei casi, adempienza critica. Gli architetti possono operare solo attraverso la procedura che conferisce loro l’incarico e che ne regola l’attività. Le nostre idee sono vincolate e convalidate dalla reazione della società. Questa relazione non è soltanto concreta ma riguarda il profondo significato del nostro lavoro. Nel crescente e complesso confronto tra le motivazioni commerciali dello sviluppo e il nostro continuo desiderio di un ambiente a misura d’uomo, sembra ci sia poco dialogo. Se l’architettura deve rappresentare qualcosa di più rispetto ai momenti privilegiati ed eccezionali del nostro mondo costruito,dobbiamo attivare una collaborazione di talenti e di risorse più impegnata. Common Ground invita a riflettere su come poter meglio indirizzare queste intuizioni condivise, queste preoccupazioni e aspettative.” 

“L’architettura è per noi l’arte dell’organizzazione dello spazio che condividiamo – afferma il PresidenteBaratta - e l’espressione Common Ground a questo concetto direttamente ci riconduce. L’architettura è lo strumento per realizzare quella res publica che è luogo dei singoli che appartiene a tutti, essa è l’Artemide che metamorfizza la proprietà privata in bene pubblico. Nelle conversazioni con Chipperfield mi è parso di cogliere una preoccupazione: un desiderio di tornare a ricomporre l’identità dell’architetto di fronte all’uso spesso scomposto e deformato che si è fatto della sua arte, pur con la sua complicità, e per contro all’altrettanto diffuso uso mediocre e utilitaristico della non architettura.” 

“Parlare dell’architettura e della sua complessità, delle domande cui cerca di rispondere – conclude il Presidente Baratta - può essere utile per tutti, anche e soprattutto per la indispensabile sensibilità e, perché no,per quella più qualificata cultura della committenza senza la quale si rischia di perdere il senso delle cose, della storia e delle vere necessità.” 


Iniziative: 

• Biennale Sessions, il progetto per le Università. Per il terzo anno consecutivo, e dopo il successo delle edizioni precedenti, la Biennale ripropone anche per la 13. Mostra il progetto dedicato alle Università denominato Biennale Sessions. Rivolto a Università, Accademie di Belle Arti, istituzioni di ricerca e formazione nel settore dell’architettura, delle arti visive e nei campi affini, Biennale Sessions ha l’obiettivo di favorire la visita della mostra per gruppi di almeno 50 studenti e docenti che saranno assistiti nell’organizzazione del viaggio e nel soggiorno. Essi potranno organizzare seminari in uno spazio messo a disposizione gratuitamente dalla Biennale. Ad oggi hanno già firmato il protocollo d’intesa 53 istituzioni internazionali. 

• Conversazioni sull’architettura. Inoltre, la Biennale organizzerà un programma di Conversazioni sull’architettura, incontri dedicati a temi, scenari e architetti particolari, previsti nei mesi di ottobre e novembre. 

Come spiega il Presidente Baratta, “lo scopo di queste due iniziative, Biennale Sessions e le Conversazioni sull’Architettura, è di confermare il ruolo della Biennale di Venezia quale istituzione aperta alla conoscenza e allo spirito di ricerca”. 

Anche per il 2012 è prevista l’attività Educational che si rivolge a singoli e gruppi di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, delle università e scuole di architettura, professionisti, aziende, esperti, appassionati e famiglie. Le iniziative, condotte da operatori selezionati e formati dalla Biennale di Venezia, mirano ad un coinvolgimento attivo dei partecipanti e si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio. 

In occasione della 13. Mostra, saranno banditi due concorsi online attraverso il sito relazionalewww.labiennalechannel.org, ovvero: 

COMMON GROUND | Fotografia: la miglior foto della Mostra (concorso aperto esclusivamente ai fotografi accreditati) 
COMMON GROUND | Saggio: il miglior testo critico sulla Mostra. 


Testo a cura di David Chipperfield 

Il tema centrale di questa Biennale 2012 è ciò che abbiamo in comune. L’ambizione di Common Ground è soprattutto quella di riaffermare l’esistenza di una cultura architettonica costituita non solo da singoli talenti, ma anche da un ricco patrimonio di idee differenti riunite in una storia comune, in ambizioni comuni, in contesti e ideali collettivi. 

In architettura tutto inizia dal terreno. È il punto di partenza fisico in cui tracciamo il primo segno scavando le fondamenta che sosterranno il nostro riparo. Nel terreno tracciamo la linea che definisce il confine tra ciò che è privato e ciò è che comune. Oggi la nostra relazione con il terreno non è più così diretta, ma rimane fondamentale per capire come e dove siamo. 

Il processo fisico di delimitazione non solo protegge ma definisce anche l’interno dall’esterno, il privato dal pubblico, l’individuo dalla comunità. Mentre il mondo sembra assecondare sempre più gli obiettivi del singolo, appare sempre più difficile definire l’idea di comunità, di città, di pubblico e di comune. 

In una città desideriamo ancora trovare i simboli che suggeriscono l’identità collettiva: le grandi istituzioni, il centro urbano, le piazze e i luoghi di pubblico incontro. Le nostre città possono essere interpretate come la forma fisica di una tensione dinamica tra l’individuale e il collettivo. Le visioni radicali proposte e realizzate dal movimento moderno non hanno mai sostituito le immagini convenzionali che utilizziamo per rappresentare la nostra idea di pubblico e privato: le strade, le piazze, i portici, i viali. 

La nostra ambigua sfera pubblica contemporanea di consumi, viaggi e tempo libero, è modellata da criteri che tendono a contraddire l’impossibile, ma irresistibile idea di un ordine sociale significativo formalmente espresso. 

Il territorio dell’architettura è stato in molti casi ridotto all’applicazione delle normative, alla massimizzazione di dimensioni e densità in un dato sito, al raggiungimento di un vago senso di compatibilità con il contesto circostante. 

Contro questo contesto cerchiamo di mantenere salde le idee sulla sfera pubblica, ma esse si manifestano perlopiù in scenografate occasioni commerciali per impiegati o clienti nel loro tempo libero. In tale inevitabile e inesauribile sforzo di dare identità a spazi che si conformano a sempre più sottili sfumature di grigio tra privato e pubblico, gli strumenti e i termini a nostra disposizione possono sembrare goffi e rudimentali. 

Il terreno comune (in contrapposizione allo spazio pubblico) implica un territorio condiviso all’interno di un contesto di differenze. Il tema identifica la ricerca degli elementi condivisi all'interno di ciò che è apparentemente diverso, e ci aiuta ad elaborare strategie per affrontare la nostra condizione comune e il nostro stranamente costante bisogno di sentirci parte di un mondo più grande di quello necessario al benessere individuale. 

Naturalmente Common Ground si riferisce anche alle idee che condividiamo sull’architettura, entro e oltre i nostri stessi confini professionali. Il titolo ci invita a riflettere su come poter meglio indirizzare queste intuizioni condivise, queste preoccupazioni e queste aspettative. 

L’architettura richiede collaborazione. È difficile pensare a un’attività pacifica che attinga da così tante e diverse partecipazioni e aspettative. Coinvolge forze commerciali e visione sociale, deve fare i conti con le richieste delle istituzioni e delle grandi aziende, e con i bisogni e i desideri dei singoli. Che lo si puntualizzi o no, ogni grande costruzione è una straordinaria prova dell’abilità dell’uomo a unire forze per realizzare qualcosa per conto di altri. Il fatto che tale sforzo sia così spesso considerato negativo piuttosto che straordinario è da parte nostra un errore di comunicazione. 

Il ruolo dell’architetto è, nel migliore dei casi, adempienza critica. Gli architetti possono operare solo attraverso la procedura che conferisce loro l’incarico e che ne regola l’attività. Le nostre idee sono vincolate e convalidate dalla reazione della società. Questa relazione non è soltanto concreta ma riguarda il profondo significato del nostro lavoro. Nel crescente e complesso confronto tra le motivazioni commerciali dello sviluppo e il nostro continuo desiderio di un ambiente a misura d’uomo, sembra ci sia poco dialogo. Se l’architettura deve rappresentare qualcosa di più rispetto ai momenti privilegiati ed eccezionali del nostro mondo costruito, dobbiamo attivare una collaborazione di talenti e di risorse più impegnata. 

La buona architettura ci è d’esempio e ispirazione. Non è una manifestazione naturale: richiede il concorso di circostanze e di persone. Nel momento in cui gli architetti presentano delle idee, il rilievo e l’importanza di queste idee dipendono da un impegno verso la società. La tendenza a definire il ruolo dell’architetto allo stesso tempo come un antagonista o come un fornitore di servizi va solo a rafforzare il problema e a compromettere il potenziale stesso dell’architettura. 

L’architettura è sempre stata un atto di resistenza, resistenza agli elementi e alle forze del caos. L’architettura dà rifugio e può creare un mondo all’interno di un altro mondo, dando ordine e senso attraverso il valore dei propri sforzi. Siamo sicuri che l’unione di questi sforzi ci ricompenserà tutti? 

Nel contesto della Biennale Architettura, Common Ground evoca l’immagine non solo di uno spazio condiviso e di idee condivise ma anche un terreno ricco di storia, esperienze, immagini e linguaggi. Strati di materiale esplicito e subliminale formano i nostri ricordi e plasmano i nostri giudizi. Mentre ci sforziamo di orientarci in un mondo in continuo cambiamento, ciò che ci risulta familiare è parte inevitabile della nostra capacità di comprendere il nostro posto nel mondo. È fondamentale che le nostre aspettative e la nostra storia non diventino una giustificazione alsentimentalismo o alla resistenza al progresso.Dobbiamo quindi articolare meglio le nostre valutazioni e i nostri pregiudizi senza considerare il passato come qualcosa da cui rifuggire, valorizzando una cultura architettonica che si stratifica e si evolve e che non sia un flusso casuale di immagini e forme senza senso. 

Il tema di Common Ground permette di avvicinarci a tali questioni e ci esorta a meditare sull’espressione fisica delle nostre aspirazioni collettive e sulla nostra idea di società. Ci ricorda la nostra storia condivisa e ci incoraggia a pensare alla natura collaborativa dell’architettura e al potenziale straordinario del suo processo collettivo. 

Sono grato ai partecipanti che si sono impegnati con tanto entusiasmo in questa azione di condivisione e hanno impiegato il loro tempo per costruire un dialogo e presentare le loro idee. 

La selezione dei partecipanti alla Biennale di quest'anno si è sviluppata in relazione al tema Common Ground. Siamo partiti dal desiderio di enfatizzare idee condivise al di là della creazione individuale, e ci siamo resi conto che questo ci imponeva di attivare dialoghi piuttosto che selezionare singoli partecipanti. Abbiamo iniziato chiedendo a un gruppo limitato di architetti di sviluppare idee che portassero a ulteriori richieste di partecipazione: a ciascuno abbiamo chiesto di proporre un progetto insieme a un dialogo che rispondesse al tema e mostrasse l'architettura nel suo contesto di influssi e di affinità, di storia e di lingua, di città e cultura. La lista finale dei partecipanti rappresenta una ricca cultura della differenza, piuttosto che una selezione di posizioni definite e dichiarate. Vogliamo dare risalto al terreno comune condiviso dalla professione, nonostante l'apparente diversificazione nell’attuale produzione architettonica. La condivisione delle differenze è essenziale all'idea di una cultura architettonica. 


Padiglione Italia 

Il pensiero di Adriano Olivetti, il suo modo di fare impresa e di coniugare la cultura con il business è il modello scelto da Luca Zevi, architetto e urbanista, per il Padiglione Italia alla 13. Mostra Internazionale di Architettura organizzata dalla Biennale di Venezia. 

Nel presentare l’iniziativa il curatore ha dichiarato: “Se negli ultimi trent'anni vi è stato un dominio della finanza, nei prossimi anni dovrà tornare a essere centrale il lavoro - ha esordito -. E credo che nel messaggio di Adriano Olivetti vi sia un seme che dice che si può essere imprenditori producendo beni eccellenti, realizzando servizi qualificati e, al tempo stesso, facendosi carico dello sviluppo urbanistico. L'esperienza di Adriano Olivetti - ha continuato Zevi - è diventata un modello di sviluppo in cui politica industriale, politiche sociali e promozione culturale si integrano nella proposta di una strada innovativa nella progettazione delle trasformazioni del territorio. Nella mia proposta - ha concluso - non c'è nulla di nostalgico: per me Olivetti era un moderno per la sua capacità di progettare in funzione delle esigenze dell'uomo.” 

Il segretario generale del Mibac, Antonia Pasqua Recchia, ha spiegato il motivo per il quale è stato scelto il progetto di Zevi tra le undici proposte che erano arrivate al dicastero: “Mette in relazione l'architettura con l'economia, la cultura con le imprese e abbiamo pensato che in un momento così delicato per il paese si dovesse fare qualcosa di più di una semplice esposizione. Il Made in Italy del Padiglione Italia - ha osservato Recchia - tornerà quindi alle sue radici, agli anni del boom economico, di un momento storico particolarmente positivo per l'Italia”.

Il Padiglione Italia sarà inoltre, per la prima volta, ecosostenibile: “La sostenibilità - ha detto Zevi - è anche una grande opportunità per migliorare la qualità nel settore dell'edilizia”. 


Elenco Padiglioni Stranieri 

1. Raggruppamento: 13178 Moran Street Ellie Abrons/Adam Fure, Ann Arbor, USA- Meredith Miller - Ann Arbor, USA - Thom Moran, - Ann Arbor, USA - Catie Newell USA Rosalyne Shieh and Troy Schaum SCHAUM/SHIEH Ann Arbor e Houston, USA 

2. Francisco Aires Mateus Manuel Aires Mateus AIRES MATEUS Lisbona, Portogallo 

3. Jean Nouvel ATELIERS JEAN NOUVEL Parigi, Francia 

4. Shiraz Allibhai AGA KHAN DEVELOPMENT NETWORK Ginevra, Svizzera 

5. Constantin Petcou Doina Petrescu ATELIER D'ARCHITECTURE AUTOGÉRÉE Parigi, Francia 

6. Robert Burghardt Berlino, Germania 

7. Adam Caruso Peter St. John CARUSO ST. JOHN ARCHITECTS Londra, Gran Bretagna ospita: BIQ Rotterdam, Olanda MÄRKLI ARCHITEKT Zurigo, Svizzera KNAPKIEWICZ FICKERT Zurigo, Svizzera HILD UND K. Monaco, Germania Hermann Czech Vienna, Austria BOVENBOUW Antwerp, Belgio 

8. Alison Crawshaw Londra, Gran Bretagna con lavori di Self Made Urbanity Research 

9. Wouter Vanstiphout Michelle Provoost CRIMSON ARCHITECTURAL HISTORIANS Rotterdam, Olanda 

10. Thomas Demand Berlino, Germania Los Angeles, USA con lavori di Martin Boyce 

11. Roger Diener DIENER & DIENER ARCHITEKTEN Basilea, Svizzera con Gabriele Basilico 

12. Alejandro Aravena ELEMENTAL Santiago, Cile 

13. Peter Eisenman EISENMAN ARCHITECTS New York, USA ospita: Yale University School of Architecture New Haven, USA Jeff Kipnis / Jose Oubrerie and Ohio State University Columbus, USA DOGMA Rotterdam, Olanda 

14. Sean Griffiths Charles Holland Sam Jacob FAT Londra, Gran Bretagna ospitano: Ines Weizman Londra, Gran Bretagna San Rocco Milano, Italia Factum Arte Madrid, Spagna Architectural Association Research Cluster Londra, Gran Bretagna 

17. Luis Fernandez-Galiano Madrid, Spagna ospita: Francisco Mangado Pamplona, Spagna Emilio Tuñón MANSILLA + TUÑÓNMadrid, Spagna Nieto Sobejano NIETO SOBEJANO ARQUITECTOS Madrid, Spagna Angela Garcia de Paredes Ignacio Pedrosa PAREDES PEDROSA ARQUITECTOS Madrid, Spagna Rafael Aranda, Carmen Pigem, Ramon Vilalta RCR ARQUITECTES Olot, Spagna 

18. Peter Fischli David Weiss FISCHLI WEISS 
Zurigo, Svizzera 

19. Norman Foster FOSTER + PARTNERS Londra, Gran Bretagnacon lavori di Marisa Gonzalez and Andreas Gursky 

20. Kenneth Frampton New York, USA ospita: Steven Holl STEVEN HOLL ARCHITECTS New York, USA Rick Joy RICK JOY ARCHITECTS Tucson, USA John Patkau Patricia Patkau PATKAU ARCHITECTS Vancouver, Canada Stanley Saitowitz San Francisco, USA Brigitte Shim Howard Sutcliffe SHIM-SUTCLIFFE ARCHITECTS Toronto, Canada 

21. Raggruppamento: Chicago: City Works David Brown Chicago, USA Sarah Dunn Martin Felsen URBANLAB Chicago, USA Alexander Eisenschmidt Chicago, USA Jeanne Gang STUDIO GANGChicago, USA Stanley Tigerman TIGERMAN MCCURRY ARCHITECTS Chicago, USA

22. Annette Gigon Mike Guyer GIGON/GUYER ARCHITEKTEN Zurigo, Svizzera 

23. Raggruppamento: Fiona Scott Jay Gort GORT SCOTTLondra, Gran Bretagna 
Robert McKillop Londra, Gran Bretagna con lavori di Renzo Piano Building Workshop 

24. Raggruppamento:Shelley McNamara Yvonne Farrell GRAFTON ARCHITECTS Dublino, Irlanda Paulo Mendes da Rocha San Paolo, Brasile 

25. Zaha Hadid ZAHA HADID ARCHITECTSLondra, Gran Bretagna 

26. Juan Herreros JUANHERREROSARQUITECTOSSLMadrid, Spagna 

27. Jacques Herzog Pierre de Meuron HERZOG & DE MEURON Basilea, Svizzera 

28. Fulvio Irace Milano, Italia 

29. Seung H-Sang IROJE architects & planners Seul, Corea del Sud 

30. Hans Kollhoff PROF. HANS KOLLHOFF ARCHITEKTEN Berlino, Germania 

31. Elke Krasny Vienna, Austria 

32. Johannes Kuehn Wilfried Kuehn Simona Malvezzi KUEHN MALVEZZI Berlino, Germania 

33. Anupama Kundoo Brisbane, Australia Auroville, India 

34. Vittorio Magnago Lampugnani STUDIO DI ARCHITETTURA Milano, Italia 

35. Peter Märkli MÄRKLI ARCHITEKT Zurigo, Svizzera 

36. Raggruppamento: Justin McGuirk Londra, Gran Bretagna Alfredo Brillembourg Hubert Klumpner URBAN THINK TANK Caracas, Venezuela 

37. José Rafael Moneo Madrid, Spagna 

38. David Knight Cristina Monteiro DK-CM Londra, Gran Bretagna 

39. Toshiko Mori TOSHIKO MORI ARCHITECT New York, USA 

40. Jasper Morrison JASPER MORRISON LTD Londra, Gran Bretagna 

41. Farshid Moussavi FARSHID MOUSSAVI ARCHITECTURE Londra, Gran Bretagna 

42. Katherine Clarke Liza Fior MUF ARCHITECTURE/ART Londra, Gran Bretagna 

43. Winy Maas Jacob van Rijs Nathalie de Vries MVRDV Rotterdam, Olanda 

44. Jo Noero NOERO WOLFF ARCHITECTS Città del Capo, Sudafrica 

45. Sheila O’Donnell John Tuomey O'DONNELL + TUOMEY ARCHITECTS Dublino, Irlanda 

46. Valerio Olgiati Flins, Svizzera 

47. Reinier de Graaf OMA Rotterdam, Olanda 

48. Laurids Ortner Manfred Ortner ORTNER & ORTNER Berlino, Germania; Vienna, Austria Colonia, Germania; Rostov, Russia 

49. Mark Randel Berlino, Germania ospita: Philipp Oswalt Berlino, Germania 

50. Piet Oudolf Hummelo, Olanda 

51. Steve Parnell Sheffield, Gran Bretagna 

52. Raggruppamento: Eric Parry ERIC PARRY ARCHITECTS Londra, Gran Bretagna Graham Haworth Steve Tompkins HAWORTH TOMPKINS Londra, Gran Bretagna Patrick Lynch Claudia Lynch LYNCH ARCHITECTS Londra, Gran Bretagna 

53. Raggruppamento: Paul Robbrecht Hilde Daem ROBBRECHT EN DAEM ARCHITECTEN Ghent, Belgio Marie José van ee MARIE-JOSÉ VAN HEE ARCHITECTEN Ghent, Belgio con lavori di Cristina Iglesias and Maarten Vanden Abeele 

54. Raggruppamento: Ruta del Peregrino Ai Weiwei Ai Weiwei / Fake Design Pechino, Cina Emanuel Christ Christoph Gantenbein Christ & Gantenbein Basilea, Svizzera Derek Dellekamp Dellekamp Arquitectos Città del Messico, Messico Alejandro Aravena Elemental Santiago del Cile, Cile Emiliano Godoy Godoylab Roma Sur, Messico Simon Hartmann Tilo Herlach Simon Frommenwiler HHF Architects Basilea, Svizzera Luis Aldrete Luis Aldrete Arquitectos Guadalajara, Messico Rozana Montiel Periferica Città del Messico, Messico Tatiana Bilbao Tatiana Bilbao s.c. Città del Messico, Messico Con lavori di Cristian Manzutto 

55. San Rocco Milano, Italia 

56. Kazuyo Sejima Ryue Nishizawa KAZUYO SEJIMA + RYUE NISHIZAWA / SANAA Tokyo, Giappone 

57. Jonathan Sergison Stephen Bates SERGISON BATES ARCHITECTS Londra, Gran Bretagna - Zurigo, Svizzera 

58. Raggruppamento: Álvaro Siza Vieira Porto, Portugal Eduardo Souto de Moura SOUTO MOURA ARQUITECTOS Porto, Portogallo 

59. Luigi Snozzi Locarno, Svizzera 

60. Thomas Struth Berlino, Germania 

61. Günther Vogt VOGT LANDSCHAFTSARCHITEKTEN AG Zurigo, Svizzera 

62. Tod Williams Billie Tsien TOD WILLIAMS BILLIE TSIEN AND ASSOCIATES New York, USA 

63. Wolfgang Wolters Berlino, Germania con lavori di Mario Piana 

64. Cino Zucchi CINO ZUCCHI ARCHITETTI Milano, Italia 

65. Peter Zumthor ATELIER ZUMTHOR Haldenstein, Svizzera 


Eventi collaterali 

Saranno 18 gli Eventi Collaterali della 13. Mostra Internazionale di Architettura intitolata Common Ground, diretta da David Chipperfield e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta, aperta al pubblico dal 29 agosto al 25 novembre 2012 (vernice 27 e 28 agosto 2012). 

Gli Eventi, selezionati da David Chipperfield e approvati dal CdA della Biennale, sono proposti da enti e istituzioni internazionali e allestiranno le loro mostre e le loro iniziative in vari luoghi della città di Venezia. 

50x50 VeniceGreenDream VGD 2012 - Porto Marghera, Area Vega 2 dal 28 agosto al 25 novembre 
50x50 Un sogno verde per Venezia 2012 è l’installazione di un campo inerbito. Un campo comune che rappresenti contemporaneamente un sistema di ordine architettonico e un processo di coltivazione della natura. Affrontare le trasformazioni urbane e territoriali sotto il profilo socio-economico, occupazionale e ambientale presuppone un radicale cambio di paradigma. Venezia e il suo waterfront costituiscono l’ideale campo di applicazione. Organizzazione: Green City Italia www.greencity-italia.com 

A Better World Serra dei Giardini, Castello (Viale Garibaldi) dal 27 agosto al 25 novembre 
Non poteva essere in nessun altro luogo se non in una serra. Alla base ci sono abilità e la vocazione. Anche la lotta e il divertimento, è lo scambio e l’uso di materiali regolari e le idee a produrre energia intelligente. Poi lectures, workshop, piccoli allestimenti di design trasformano lo spazio in un centro per tenerci con i piedi per terra. Organizzazione: studio427 www.studio427.it 

Archipelago Cinema by Ole Scheeren Arsenale, Darsena Grande 27 e 28 agosto 
Archipelago Cinema, auditorium flottante progettato dall’architetto Ole Scheeren, ospita una tavola rotonda e la première mondiale del film Against All Rules del regista Horst Brandenburg, che offre un’approfondita ricognizione dell’opera e della filosofia di Ole Scheeren. 
Organizzazione: KT Wong Foundation 

Architect / Geographer – Le Foyer de Taiwan Palazzo delle Prigioni, Castello, 4209 (San Marco) dal 26 agosto al 25 novembre 
Taiwan presenta, oltre ai suoi fattori climatici ed ecologici, una condizione post-coloniale e le pressioni modernizzatrici tipiche del mondo globalizzato. Le reazioni degli architetti al contesto tropicale sono tanto diverse quanto la regione è variegata. Non si tratta di uno stile, quanto piuttosto di un approccio all’architettura che prevede una concezione del design come risposta alle esigenze e alle opportunità di una regione specifica, della diversità biologica e culturale, del controllo e della tecnologia microclimatica, nonché del design multidisciplinare. 
Organizzazione: National Taiwan Museum of Fine Arts (NTMoFA) www.ntmofa.gov.tw 

Bertil Vallien - Nine Rooms Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Cavalli Franchetti, San Marco, 2847 (Campo Santo Stefano) dal 28 agosto al 25 novembre 
La mostra retrospettiva sull’opera di Bertil Vallien mette in luce la forte relazione tra gli aspetti progettuali della sua ricerca e la concretizzazione delle idee, che divengono opere in vetro in stretta relazione e dialogo con l’ambiente che le ospita, sottolineando il particolare interesse dell’artista per il rapporto dell’uomo con l’ambiente, con la storia, con il sacro e con il tempo, insomma con i segni della società contemporanea. 
Organizzazione: Svensk Form www.svenskform.se 

BSI Swiss Architectural Award 2007-2012 Fondazione Querini Stampalia, Castello, 5252 (Campo Santa Maria Formosa) dal 22 settembre al 7 ottobre 
L’evento BSI Swiss Architectural Award 2007-2012 si propone di documentare l’omonimo premio internazionale d’architettura, ed è articolato in una mostra e in una tavola rotonda, alla quale parteciperanno i vincitori delle prime tre edizioni, affiancati dal presidente della giuria, Mario Botta. 
Organizzazione:BSI Architectural Foundation e Fondazione Querini Stampalia www.bsi-swissarchitecturalaward.ch 

Finding Country Exhibition Spiazzi 1, Arsenale, Castello, 3865 (Calle del Pestrin) dal 29 agosto al 29 settembre 
La mostra Finding Country è ispirata all'identità aborigena, sia nel metodo che nei contenuti. Essa instaura una relazione complessa tra le tradizioni dello spazio aborigeno (country) e lo spazio Europeo (proprietà). Il fulcro della mostra è un disegno 8x3m della città di Brisbane composto da circa 50 interventi di artisti diversi, che svuotano in maniera soggettiva la griglia geometrica della città, per rivelare qualcosa che si è perduto. La sfida è di contrastare il declino del senso dello spazio aborigeno, e di radicarsi ancora nel territorio (finding country). Organizzazione: Venti di Cultura www.ventidicultura.it - www.findingcountry.com.au 

Il Palais Lumière di Pierre Cardin a Venezia: una scultura abitabile Concept Créatif International Pierre Cardin, via delle Industrie, Marghera dal 29 agosto al 25 novembre 
Il ‘Palais Lumière’ è un originale edificio immaginato da Pierre Cardin, prendendo ispirazione da tre fiori tenuti assieme da un nastro: esso rappresenta un concreto esempio di "scultura utilitaria", in seno alla quale un individuo può tranquillamente vivere anche 24 ore al giorno. La struttura, di notevoli dimensioni ed ecosostenibile, è stata progettata per essere ipoteticamente collocata in un’area ben precisa di Venezia (Porto Marghera) che attualmente è alquanto degradata: la mostra inedita è per l’appunto volta a illustrare nel dettaglio questo straordinario progetto architettonico. Organizzazione: Concept Créatif International Pierre Cardin www.ccipierrecardin.comwww.palaislumiere.eu/biennalevenezia2012 

Inter Cities / Intra Cities: Ghostwriting the Future Arsenale, Castello, 2126 (Campo della Tana) dal 27 agosto al 25 novembre 
“Common Ground” è un concetto forte a Hong Kong: “un Paese, due sistemi”. Hong Kong può mantenere un sistema differente? In che modo questo prefigura il coinvolgimento dei suoi cittadini nel delineare il proprio futuro? Le proposte di The Oval Partnership si focalizzeranno su Kowloon East. Come curatore, The Oval Partnership agirà come un ghostwriter e inviterà i partecipanti a riflettere sull’abitare passato, presente e futuro come modo per reinquadrare le attività pre-esistenti e quelle nuove. Organizzazione: The Hong Kong Institute of Architects e Hong Kong Arts Development Council www.hkia.net www.hkadc.org.hk www.venicebiennale.hk/vb2012 

Life Between Buildings Fondazione Giorgio Cini, isola di San Giorgio Maggiore dal 27 agosto al 25 novembre 
Il Louisiana Museum of Modern Art presenta una installazione in cui piccole narrazioni illustrano le visioni di Jan Gehl. Un grande schermo circolare permette ai visitatori di entrare nell’universo dell'architetto. L’obbiettivo è creare luoghi in cui la gente possa incontrarsi, portare la vita nella città ed evidenziare come noi concepiamo la qualità di questa vita. Organizzazione: Louisiana Museum of Modern Artwww.louisiana.dk 

Novecento – Architetture e città nella Regione del Veneto Archivio Progetti, Università IUAV di Venezia, Cotonificio Veneziano, Dorsoduro, 2196 dal 25 ottobre al 23 novembre 
Il censimento delle architetture del Novecento nel Veneto è stato un grande lavoro corale di indagine promosso dalla Regione del Veneto per la realizzazione del nuovo PTRC. Sono stati censiti oltre 2000 edifici e sistemi urbani. 
Organizzazione: Vicepresidenza della Regione del Veneto e Assessorato al Territorio, Cultura e Affari Generali, Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica, Direzione Attività Culturali e Spettacolo www.ptrc.it 

Programmare l’arte. Olivetti e le Neoavanguardie cinetiche Negozio Olivetti, Piazza San Marco, 101 dal 30 agosto al 14 ottobre 
La mostra intende riprendere l’esposizione che ebbe luogo nel 1962 e gli artisti coinvolti saranno quelli del Gruppo T (Anceschi, Boriani, Colombo, De Vecchi, Varisco), del Gruppo Enne (Biasi, Chiggio, Costa, Landi, Massironi), oltre a Munari, Mari e Alviani. Verranno esposti il materiale pubblicitario prodotto da Olivetti, le fotografie di Dondero, il film prodotto per l’occasione e interviste a esponenti artistici e intellettuali. 
Organizzazione: FAI Fondo Ambiente Italiano www.fondoambiente.it www.negoziolivetti.it 

Salon Suisse Palazzo Trevisan degli Ulivi, Dorsoduro, 810 (Campo Sant' Agnese) dal 28 agosto al 1 settembre; dal 16 al 20 ottobre; dal 20 al 24 novembre 
Salon Suisse metterà in scena una serie di discussioni ed eventi aperti a tutti, in cui professionisti e cronisti esamineranno le questioni che definiscono teoria e pratica nell’architettura di oggi. 
Questo forum aperto di discussione esaminerà problemi sollevati dalla cultura architettonica svizzera per aprirsi alla prospettiva sul “Common Ground” condiviso dell’architettura. Questi appuntamenti serali offriranno riflessioni stimolanti condite con arguzia e divertimento. 
Organizzazione: Pro Helvetia Swiss Arts Council www.prohelvetia.ch www.biennials.ch 

The Way of Enthusiasts Casa dei Tre Oci, Giudecca 43 dal 26 agosto al 25 novembre 
La mostra documenta gli interventi sullo spazio realizzati da alcuni artisti russi degli ultimi decenni utilizzando elementi urbani e architettonici come una sorta di narrazione parallela per contestualizzare e rappresentare i modelli originatisi con il passaggio dalla società sovietica a quella capitalista e post-ideologica. Organizzazione: V-A-C Foundation www.v-a-c.ru 

Traces of Centuries & Future Steps Palazzo Bembo, San Marco, 4793 (Riva del Carbon) dal 29 agosto al 25 novembre 
Questa mostra presenta 60 architetti provenienti da 6 continenti, in rappresentanza di 26 paesi, riuniti in una straordinaria combinazione. Essa evidenzia gli sviluppi e le riflessioni che attraversano l'architettura internazionale contemporanea. 
Organizzazione: GlobalArtAffairs Foundation www.globalartaffairs.org www.palazzobembo.org 

Viagem sem programa Fondazione Querini Stampalia, Castello, 5252 (Campo Santa Maria Formosa) dal 29 agosto al 10 novembre 
Il percorso espositivo mette in luce la straordinaria memoria eidetica dell’architetto portoghese Álvaro Siza e prende le mosse dai disegni (in prevalenza ritratti), selezionati dall'architetto stesso e realizzati durante gli anni della giovinezza, i numerosi viaggi di lavoro compiuti all’estero, le più recenti cene con gli amici e i momenti liberi “dal peso del lavoro”, popolandosi via via di ricordi, sensazioni, note ironiche e visioni, tutte valide, in quanto tutte inerenti alla vita. Organizzazione: Medicina Mentis - Associazione Culturale www.medicinamentis.itwww.viagemsemprograma.com 

Vogadors/Architectural Rowers. Catalan & Balearic Threads Hard Materiality for a Permeable Architecture Castello, 40 (San Pietro di Castello)
dal 29 agosto al 25 novembre 
Vogare: in un contesto difficile per l’architettura, in Catalogna e nelle isole Baleari è nata una nuova generazione di architetti che cercano di navigare nelle acque turbolente del presente per trovare la propria strada, in direzione del futuro ma al contempo con uno sguardo complice verso il passato. Organizzazione: Institut Ramon Llull www.llull.cat www.vogadors.cat 

YAA -Young Arab Architects Ca'ASI, Cannaregio, 6024 (Campiello Santa Maria Nova) dal 28 agosto al 4 ottobre 
Il concorso YAA - Young Arab Architects è riservato a giovani architetti provenienti dai 21 paesi membri della Lega araba. La mostra a Ca’ ASI presenta le visioni per il futuro sviluppate dalle generazioni cui spetta il compito di ridefinire lo spazio di domani e di indicare come le diverse culture potranno progettare un “Common Ground”. Organizzazione: Associazione Ca’ ASI www.ca-asi.com 

La 13. Mostra Internazionale di Architettura è realizzata anche con il sostegno di Foscarini, Vela-Hello Venezia, Golden Goose Deluxe Brand, EGI - Gruppo Poste Italiane, Moroso, Volume, Ferrovie dello Stato Italiane, Charta e Best Union Company. 

Ringraziamenti a Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP. 

Si ringrazia il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che in un momento non facile per la finanza pubblica mantiene il suo decisivo supporto, le Istituzioni del territorio che in vario modo sostengono la Biennale, la Città di Venezia, la Regione del Veneto. Si estende il ringraziamento alle Autorità a vario titolo coinvolte e interessate alle strutture nelle quali operiamo nella nostra manifestazione, dal Ministero della Difesa alle Soprintendenze veneziane.