Translate

25/08/25

Chiharu Shiota al MAO di Torino

Uncertain Journey, 2016/2019, Metal frame, red wool, dimensions variable. Installation view: Shiota Chiharu: The Soul Trembles, Mori Art Museum, Tokyo, 2019. Photo: Sunhi Mang. Photo courtesy: Mori Art Museum, Tokyo

 Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta la mostra Chiharu Shiota: The Soul Trembles, a cura di Mami Kataoka, direttrice del Mori Art Museum, che ne ha concepito il progetto originale, e Davide Quadrio, direttore del MAO, con l’assistenza curatoriale di Anna Musini e Francesca Filisetti.

La grande mostra monografica dedicata all’artista giapponese arriva al MAO in anteprima nazionale - e per la prima volta in assoluto in un museo di arte asiatica - dopo essere stata ospitata in prestigiose istituzioni internazionali, tra cui il Grand Palais di Parigi, il Busan Museum of Art, il Long Museum West Bund di Shanghai, la Queensland Art Gallery di Brisbane e lo Shenzhen Art Museum.

Si tratta di un progetto ampio e articolato, di grande potenza espressiva, che ripercorre l’intera produzione di Shiota attraverso disegni, fotografie, sculture, e alcune delle sue più celebri installazioni ambientali e monumentali.
  
Spesso ispirate da esperienze personali, le opere di Chiharu Shiota esplorano l’intangibile - ricordi, emozioni, immagini e visioni oniriche, offrendo spazi di silenzio e contemplazione – e pongono interrogativi su concetti universali ed esistenziali quali l’identità, la relazione con l’altro, la vita e la morte; valicando i confini temporali e spaziali, i suoi lavori coinvolgono la parte più intima e vulnerabile dell’essere umano.

Le sue installazioni più celebri, composte da fili rossi o neri intrecciati a creare strutture imponenti, avvolgono gli spazi in cui sono collocate, trasformandone i volumi e guidando lo spettatore in un’esperienza immersiva in cui la fascinazione si alterna all’inquietudine, il movimento alla stasi.
 
Il progetto espositivo è concepito come un’unica grande installazione che si espande negli spazi del MAO, dall’area delle mostre temporanee fino alle gallerie delle collezioni permanenti, ponendosi in un dialogo diretto con le opere del Museo. Oltre a una serie di disegni, sculture, fotografie e installazioni, l’esposizione prevede interventi site-specific e nuove opere realizzate appositamente dall’artista per l’occasione.
  
Tra le opere in mostra alcune delle più iconiche installazioni di Shiota: Where Are We Going? (2017-2019), in cui il motivo della barca, ricorrente in diverse opere, evoca visioni di vite e futuri incerti; Uncertain Journey (2016), costituita da scheletri di imbarcazioni disposti in uno spazio avvolto da fili rosso vivo, a suggerire i molti incontri che potrebbero manifestarsi alla fine di ogni viaggio; In Silence (2008), in cui un pianoforte bruciato e diverse sedute per un fantomatico pubblico, immerse in un reticolo di fili neri, raccontano il silenzio che segue alla distruzione; Reflection of Space and Time (2018), che utilizza un abito e la sua immagine specchiata per riflettere sulla presenza nell’assenza; o ancora Inside – Outside (2009), opera incentrata sul concetto di separazione fra interno ed esterno, privato e pubblico, Est e Ovest;  infine la monumentale Accumulation - Searching for the Destination (2021), composta da centinaia di valigie oscillanti, simbolo di ricordo, spostamenti, migrazioni e archetipo del viaggio compiuto da ciascuno di noi.
 
Come sempre accade nei progetti espositivi del MAO, anche la mostra Chiharu Shiota: The Soul Trembles è concepita come un organismo vivo e, per tutta la sua durata, presenta al pubblico un ricco public programme musicale e performativo, che include anche proiezioni, incontri e conferenze.

Lungo il corso della mostra sarà inoltre attivato un programma di attività educative e laboratori per le scuole, le famiglie e per i visitatori di tutte le età, dai più piccoli fino al pubblico adulto.
 
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue in italiano e inglese edito da Silvana Editoriale con testi a cura di Kataoka Mami e Davide Quadrio che include contributi di esperti internazionali di approfondimenti sul lavoro dell’artista e un ricco apparato iconografico.
  
EARLY BOOKING – Da luglio a settembre sono disponibili a questo sito i biglietti in prevendita a tariffa ridotta. I visitatori possono approfittare dell’offerta per assicurarsi la partecipazione a questa esperienza speciale.
  
Biografie
Chiharu Shiota - Nata a Osaka nel 1972. Residente a Berlino.
Nel 2008 è stata insignita del premio “Art Encouragement Prize for New Artists” del Ministero dell'Istruzione, della Cultura, dello Sport, della Scienza e della Tecnologia del Giappone. Le sue opere sono state esposte in istituzioni internazionali in tutto il mondo, tra cui il Nakanoshima Museum of Art di Osaka (2024), l'Hammer Museum di Los Angeles (2023), la Queensland Art Gallery of Modern Art (QAGoMA) di Brisbane (2022) e lo ZKM | Zentrum für Kunst und Medien di Karlsruhe (2021); Museum of New Zealand Te Papa Tongarewa, Wellington (2020); Mori Art Museum, Tokyo (2019); Gropius Bau, Berlino (2019); Art Gallery of South Australia (2018); Yorkshire Sculpture Park, Regno Unito (2018); Power Station of Art, Shanghai (2017); K21 Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf (2015); Smithsonian Institution Arthur M.Sackler Gallery, Washington DC (2014); Museum of Art, Kochi (2013); National Museum of Art, Osaka (2008). Ha inoltre partecipato a numerose mostre internazionali come la Triennale di Aichi (2022); il Festival Internazionale d'Arte di Oku-Noto (2017); la Biennale di Sydney (2016); la Triennale d'Arte di Echigo-Tsumari (2009) e la Triennale di Yokohama (2001). Nel 2015, Shiota è stato selezionato per rappresentare il Giappone alla 56ª Biennale di Venezia.

 
Mami Kataoka - Direttrice del Mori Art Museum.
Mami Kataoka è entrata a far parte del Mori Art Museum nel 2003, assumendo il ruolo di direttore nel 2020. Ha inoltre assunto la carica di direttore del National Center for Art Research dall'aprile 2023 e di direttore dell'ICA Kyoto dall'aprile 2025.

Oltre a Tokyo, Kataoka ha ricoperto incarichi presso la Hayward Gallery di Londra dal 2007 al 2009 come curatore internazionale; è stata inoltre co-direttrice artistica della IX Biennale di Gwangju (2012), direttrice artistica della XXI Biennale di Sydney (2018) e direttrice artistica della Triennale di Aichi 2022.

Kataoka è stata membro del Consiglio di amministrazione (2014-2022) e presidente (2020-2022) del CIMAM [Comitato internazionale per i musei e le collezioni d'arte moderna].