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24/08/25

Pensare come una montagna - Il Biennale delle Orobie




 L'autunno alla GAMeC -Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo porta il quinto ciclo del programma "Pensare come una montagna - Il Biennale delle Orobie" che vedrà la partecipazione degli artisti Atelier dell’Errore, Bianca Bondi, Abraham Cruzvillegas, Gaia Fugazza, Agnese Galiotto, Asunción Molinos Gordo, Pedro Vaze le comunità di Bergamo, Almenno San Bartolomeo, Dalmine, Gerosa (Brembilla) e Sottochiesa (Val Taleggio).

Aprirà il 4 ottobre 2025 sotto la direzione artistica di Lorenzo Giusti, coinvolgendo le comunità del territorio grazie alla partecipazione di artiste e artisti internazionali. Negli spazi della GAMeC sarà presentata una mostra antologica del collettivo Atelier dell’Errore, che raccoglierà alcuni tra inuclei più significativi della loroproduzione artisticaa partire dal 2015, anno in cui il laboratorio di arti visive dedicato ai bambini neuro-divergenti fondatodall’artista bergamascoLuca Santiago Mora nel 2002 si è costituito come collettivo professionalmente dedito alla pratica artistica e performativa. L’artista sudafricana Bianca Bondirealizzeràun’installazione site-specificper la chiesa sconsacrata di Santa Maria di Gerosa (Brembilla): un progetto che coinvolge la comunità della Val Brembillae combina metodi alchemici e sperimentazione sui materiali che favoriscono potenziali mutazioni tra gli elementi, portando al centro della scena sia un livello macroscopico sia microscopico di interazione tra ecosistemi.

A Dalmine l’artista messicano Abraham Cruzvillegas realizzerà un’installazione site-specific negli spazi esterni della Fondazione Dalmine, coinvolgendo alcune associazioni locali in un’esperienza partecipata. L’opera, composta da oggetti di uso quotidiano e materiali di scarto provenienti dal territorio, esplorerà con ironia le idee di progresso legate all’immaginario industriale

.Il progetto sviluppato da Gaia Fugazzain collaborazione con NAHR –Nature, Art &Habitat Residency in seguito a un periodo di residenza in Val Taleggio, è una scultura di grandi dimensioni che rappresenta una figura femminilee che s’ispira a una pianta la cui peculiare caratteristica di far germogliare nuovi getti dalle sue foglie haaffascinato l’artista. L’opera, che intende tessere una stretta relazione fra il mondo vegetale e quello umano, sarà installata in una stalla tipica della Val Taleggio, per poi essere esposta nelle sale del museo. 

Dopo aver presentato il film Migratori in occasione del terzo ciclo di Pensare come una montagna, Agnese Galiotto, in collaborazione con il comune di Almenno San Bartolomeo, realizzerà un affresco dipinto sul muro di un’abitazione che si affaccia sull’area pubblica antistante gli spazi della biblioteca comunale e della Villa dell’Amicizia, che riprende il tema dellarelazione fra esseri umani e uccelli, caro all’artista, creando una relazione visiva tra il volo e il monte Albenza che si innalza alle spalle dell’edificio.

Nella Valle della Biodiversità di Astino, in collaborazione con l’Orto Botanico “Lorenzo Rota” di Bergamo, l’artista spagnola Asunción Molinos Gordosvilupperà un workshop artistico-partecipativoche, a partire dall’archivio dei semi custodito dall’Orto, raccoglierà e condividerà le storie ad essi legate, proponendo una riflessione collettiva sul concetto di Seeds Kinship, la capacità dei semi di generare legami affettivi e alimentare un senso di appartenenza.Il ciclo autunnale includerà inoltre un intervento pittorico di Pedro Vaz, ispirato al paesaggio montano dell’Alta Via delle Orobie Bergamaschee sviluppato dopo un periodo di studio sul campo: un approccio che riflette pienamente la pratica dell’artista portoghese, basata sul contatto diretto con luoghi remoti, esplorati nell’ambito di spedizioni che stimolano un’esperienza corporea immersiva, da cui prende forma il processo creativo di Vaz, tra figurazione e astrazione.