La rassegna Desert X AlUla 2024,mi lascia sempre un poco perplesso, per il suo aspetto invasimo dell'ambito naturale, che fruisce dalla sua bellezza, raramente apportando qualcosa, comunque ve la segnalo, resterà aperta al pubblico fino al 23 marzo.
La mostra di quest'anno, sotto la visione curatoriale di Maya El Khalil e Marcello Dantas, con la direzione artistica di Raneem Farsi e Neville Wakefield, presenta quindici opere appena commissionate.
Sotto il tema In the Presence of Absence, Desert X AlUla 2024 si chiede “cosa non può essere visto?”
Spesso liquidati come spazi di vuoto, i deserti sono resi muti, statici, ma c’è molto di più di quanto sembri.
Gli artisti che prendono parte a Desert X AlUla 2024 sono invitati a esplorare le idee dell'invisibile e dell'inesprimibile.
Immagini:
1. Rana Haddad + Pascal Hachem, “Reveries”
2. Faisal Samra, “Il punto”
3. Ayman Yossri Daydban, “Un giardino roccioso a forma di campo da calcio a grandezza naturale”
4. Monira Al Qadiri, “W.A.B.A.R”
5. Sara Alissa e Nojoud, “Possibilità invisibili: quando la Terra cominciò a guardare a se stessa”
6. Kader Attia, “Informatore”
7. Kimsooja, “Respirare - AlUla”
8. Filwa Nazer, “Preservare le ombre”
9. Ibrahim Mahama, “Dung Bara – Il cavaliere non sa che il terreno è caldo”
10. Karola Braga, “Sfumato”
tutte le foto sono di @lance.gerber