Arienti attraversa molte tematiche ma soprattutto si focalizza su quella della percezione visiva, lasciando e coinvolgendo lo spettatore in un processo mentale indipendente. Il lavoro interpretativo di Arienti si potrebbe definire un vortice di ludicità infantile, misteriosi giocattoli resi sempre più affascinati dalla sedimentazione del tempo. Le opere scelte per l’esposizione offrono un quadro organico dell’attività di Arienti, dai primi esempi fino ad opere pensate appositamente per l’esposizione.
Ne risulta uno spaccato della complessa personalità di un artista versatile che ha saputo reinventare in modo efficace il proprio linguaggio diventando uno dei punti di riferimento dell’arte italiana degli ultimi vent’anni.