Dai primi di Febbraio è stato ideato un intervento site-specific negli spazi ottocenteschi della dimora del mecenate milanese. Con Vita d’Artista, Flavio Favelli (Firenze, 1967) è protagonista di un progetto espositivo site-specific che coinvolge tutti gli spazi della Fondazione Adolfo Pini.
Partendo dalla suggestione del libro di Carlo Cassola che, con lo stesso titolo, affronta la questione dell’arte rispetto a certi ideali, alla politica, all’impegno sociale, Favelli interviene nella casa che fu di Adolfo Pini (1920-1986) e prima di lui del pittore Renzo Bongiovanni Radice (1899-1970), alla ricerca di un confronto tra il passato, la sua eredità e l’opera dell’artista.
Flavio Favelli utilizza oggetti d’arredamento o di uso comune che rimandano sia all’estetica borghese degli ambienti familiari in cui è cresciuto, sia a quella del consumo prodotto dall’industria e dalla pubblicità. Nelle sue opere – collage, sculture, ambienti – i materiali vengono assemblati dando vita a sovrapposizioni di senso che non snaturano gli oggetti ma ne amplificano il valore simbolico. Sono oggetti di una quotidianità passata ma inconsciamente presente ancora oggi.
Flavio Favelli - Vita D’Artista
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