Per
festeggiare i suoi dieci anni di attività la
Fondazione Emilio e Annabianca Vedova ha realizzato un evento espositivo dedicato
all’architetto Renzo Piano, ideatore dello spazio che ospita la fondazione.
Un
“Progetti d’acqua” a cura di Fabrizio Gazzarri, che si svolgerà fino al 25 Novembre al Magazzino del Sale
(Zattere, 266 – Venezia).
Sedici progetti,
selezionati dallo stesso
Renzo Piano, sono
una scelta di
altrettante architetture realizzate
da Renzo Piano
Building Workshop e
collegate tra loro dalla
relazione molto forte con l’elemento acqua. Queste opere, costruite in varie
parti del mondo dal 1960 al 2017 in contesti e situazioni molto diverse tra
loro, manifestano la singolarità di ogni progetto che sa adeguarsi al contesto
e rispettarne le differenze storiche, culturali e ambientali.
Studio Azzurro
ha interpretato e
realizzato una messa
in scena attraverso
proiezioni su 8
grandi schermi trasparenti
disposti lungo il
Magazzino del Sale
e sorretti dalle navette
robotizzate ideate da Piano per movimentare le grandi tele di Emilio Vedova.
Il
pubblico attraversa un ambiente visivo in continuo movimento nel quale disegni,
progetti, immagini e
filmati appaiono, si
alternano e si
muovono in una
luminosa immaterialità
accompagnati dal “paesaggio sonoro” realizzato da Tommaso Leddi.
Il percorso
inizia con il
progetto per Prometeo.
Tragedia dell’ascolto di
Luigi Nono del
1984. Piano, in
questa occasione, realizzò
l’arca di legno
all’interno della chiesa sconsacrata di San Lorenzo a Venezia
ed Emilio Vedova collaborò per i rapporti spazio/luce.
Da
Venezia inizia dunque il viaggio che continua, in una sorta di
circumnavigazione del mondo, con
Atene, Amsterdam, Oslo,
Londra, Genova, Parigi,
New York, Osaka, Amakusa,
Numea, Santander per
concludersi, di nuovo
sull’acqua, a Venezia,
alla Fondazione Emilio e
Annabianca Vedova sulle Zattere.
La
Fondazione Emilio e Annabianca Vedova propone Renzo
Piano. Progetti d’acqua nell’occasione
del decennale di
inizio lavori al
Magazzino del Sale,
realizzati col prezioso
progetto donato da Renzo Piano nel 2008, poco tempo dopo la scomparsa
dell’amico Emilio.