Castello di Rivoli
La
situazione dei musei contemporanei pubblici italiani è alquanto stabile, da
diversi decenni esistono alcune strutture che con molte difficoltà propongono
eventi contemporanei di arte anche se spesso fanno più da diffusione che da
attivatori.
Facendo
una rapida panoramica possiamo elencare:
A
Torino il Castello di Rivoli, il più storico di tutti, con una programmazione
fra moderno e contemporaneo, da poco è stato attivato un Centro Ricerche per la raccolta del materiale artistico contemporaneo.
A
Milano c’è il Pac, rinnovato da poco, e il Museo del Novecento, aperto nel 2010
in una posizione molto favorevole nel cuore della città, ma con una programmazione debole.
La
capitale ha il promettente MAXXI, con una programmazione fra arte e
architettura, e il Macro in una fase claudicante.
Fuori
dai grandi flussi c’è il MART di Rovereto una bella situazione che guarda più
al moderno che al contemporaneo.
A
Napoli nel rinnovato Palazzo Donnaregina c’è il Madre forse una delle realtà che in questi ultimi
tempi si sta dimostrando più interessante.
Festeggia
i trent’anni il Centro Luigi Pecci per l’arte contemporanea di Prato che ha alterna
fasi di diverso tipo, in ripresa ultimamente con una programmazione
contemporanea.
Segnalo
anche le presenza del GAMeC di Bergamo, Mambo di Bologna e
il MAN di Nuoro per un positivo brio
espositivo contemporaneo.