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19/10/10

Giornate londinese - spazi privati.




Fra le tante gallerie viste mi sono rimasti in mente i lavori intensamente colorati di Ludovica Gioscia alla The Agency, la confusione assemblativa di Jason Rhoades da Hauser & Wirth, mentre la medesima galleria presentava una oramai classica Louise Bourgeois, nella nuova sede di Saville Row.

Piacevoli i pannelli resinosi di Helene Appel alla The Approach, le sculture fisiche di Marilène Oliver da Beauxarts e l’installazioni di Kit Craig da Arcade.

Un poco perplesso sul lavoro di Paola Pivi che da Carlson prova con le pruderie gay a richiamare un poco di attenzione, mentre un naturalistico Stefano Arienti è proposto da Greengrassi.

Molto interessanti gli assemblaggi di Fernanda Fragateiro da Eastcentral.

Rigorosissima Marina Abramovic da Lisson, oltre ad un presenzialismo continuo fra la tate, la marathon etc..

Da Haunch of Venison un ovvio Tom Wesselmann e una collettiva composta da Adam Dix, Alex Hoda and Katie Paterson un poco noiosetta.

Più piacevole Hew Locke che propone un assemblaggio di fili perlinati da Hales Gallery, divertente anche se già un poco vista l’immensa scultura rosa di Michael Shaw da Schwartz Gallery.

Stupende le sculture floreali di Yayoi Kusama Da Victoria Miro mentre Gagosian propone un fantastico James Turrel in Brittan street, forse la cosa più interessante vista a Londra e un ovvio Damien Hirst in Davies Street.