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19/10/10

Giornate londinese - Frieze Art Fair 2010



E’ il terzo anno che vengo a Londra per Frieze Art Fair, che sicuramente si può considerare come la più frizzante fiera d’arte contemporanea.

Prima di entrare passeggio tra nella sezione Sculpture Park, posta accanto alla tensostruttura, fra le opere più interessanti selezionate dal curatore David Thorp, c’è quella di Jeppe Hein anche se nel complesso non hanno la forza degli anni passati, forse per le dimensioni e i materiali, spesso troppo fragili.

Entrando alla fiera si attraversa il corridoio d’ingresso e ci si immerge in questo universo parallelo, questo mondo, che nonostante il mondo pare sull’orlo di una crisi socio/econimica, è rarefatto ed elegante, curioso e affascinante.

Come sempre l’organizzazione è realizzata in modo impeccabile e di ampio respiro qualitativo e storico.

Il pubblico è variegato e tranquillo, l’atmosfera piacevole e rilassante.

I vari stand delle gallerie propongono un panorama molto articolato di espressioni artistiche, ci sono i nomi più noti ma anche tante opere ricercate. Le opere proposte, diverse per tematiche e forme estetiche, paiono tutte di ottima fattura e di valida qualità tecnica.

All’interno della fiera ogni anno è organizzata una serie di interventi realizzati da un gruppo di artisti, quest’anno sono stati invitati: Ei Arakawa and Karl Holmqvist con un progetto intitolato “pOEtry pArk”, un artistico rifugio poetico; Spartacus Chetwynd con una doppia performance giocosa, ‘The Oppressed Purée’ e ‘Women Who Refuse To Grow Old Gracefully’; Matthew Darbyshire che ridisegna il box office; Shannon Ebner & Dexter Sinister che agiscono su una sala di lettura; Gabriel Kuri che realizza una serie di oggetti metallici estetici/multifunzionali; Shahryar Nashat con un nuovo video; Nick Relph che ha invitato un gruppo di artisti a creare contenitori per donazioni; Annika Ström con una performativa mappa; Jeffrey Vallance che propone un discussione fra lo storico e il critico; concludono gli interventi EU Partner: Vector Association con un libro sperimentale.

Grandissimo successo ha riscontrato il progetto vincitore del Premio Cartier 2009 Simon Fujiwara, che ha allestito diversi scavi “archeologici” fra gli stand della fiera.

E’ stata doppia la sezione Frieze Music che si sono svolti la prima il 15 Ottobre con Hercules and Love Affair al Debut e la seconda il 16 Ottobre nella Shoreditch Church con Baby Dee.

Tante le occasioni di confronto all’interno della serie delle conferenze raccolte sotto il titolo Frieze Talks, molte della quali si sono subito esauriti i posti, che hanno visto la partecipazione di Julie Ault, Wolfgang Tillmans, Susan Hiller, Thomas Demand e tanti altri protagonisti dell’arte contemporanea ma non solo.

Particolarmente interessante la sezione Frieze Film curata da Sarah McCrory che ha commissionato a Jess Flood-Paddock, Linder, Elizabeth Prince e Stephen Sutcliffe dei film che sono stati trasmessi anche su Channel 4.