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08/10/10

Ottobre torinese




La nuova programmazione delle gallerie torinesi, che intelligentemente è stata avviata sotto la serie di eventi di Ouverture svoltasi a fine Settembre, offre un panorama particolarmente vario e ricco di stimoli sia culturali che visivi.

Nei giorni scorsi ne ho visitate qualcuna, eccovi alcune brevi impressioni.

La Galleria Franco Soffiantino propone l’artista Petra Lindholm che ha realizzato un particolare percorso di memoria legato alle sue relazioni personali che hanno trovato forma visiva in una serie di diafane foto e un breve romantico filmato.

La Galleria Martano offre anche attimi di memoria con una collettiva che raccoglie alcune delle opere più interessanti tratte dall’archivio storico, tra cui un bel Asger Jorn del 1957 e un lavoro del 1969 di Marco Gastini.

Una collettiva, ma contemporanea da Novalis, tra i tanti lavori mi hanno colpito le opere cristalline di Antje Rieck.

Particolarmente interessante l’idea di Leonardo Pivi che riusa la classica tradizione del mosaico in una nuova chiave impaginatrice. Le opere presentate presso la Galleria Marena sono introdotte da una serie di sculture antropomorfe tra l’inquietante e l’ironico, realizzate con particolari assemblaggi di materiali recuperati durante lunghe passeggiate nei boschi.

Riuso ma di materiale quotidiani come riviste, giornali e pubblicazioni varie per Raphael Danke da Norma Mangione.
In un allestimento molto curato le fragili opere di carta, presentano ripensamenti fotografici che trasformano l’immagine originale in nuovi stimoli alla nostra memoria. Composizioni giocate in un sapiente equilibrio fra astrazione e fisicità aprono complessi strade alla fantasia e all’idea dell’osservare.

La Galleria Peola offre un elegante cooperazione fotografica con Sergio Gioberto e Marilena Noro che seguono una visione in equilibrio fra spazi architettonici e naturalistici.

Presso Photo & Co. La natura è presente con le raffinate figure animalesche ambientate in stupendi interni indiani da Karen Knorr, curata da Valerio Tazzetti.

Concludo la passeggiata da Guido Costa dove l’artista Tom Johnson ha proposto dei grandi disegni metafisici. Elaborati con una complessa ricerca di elementi, raggruppati su stati emotivi ed estetici, molti ricercati e studiati nel suo soggiornare nelle capitale sabauda.