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17/07/13

Musei cinesi, vero o falso nel dubbio meglio chiudere.


In questi ultimi anni in Cina si sono aperti centinaia di musei, peccato che ora si scopre che per riempirli non tutto è così autentico, va beh non è forse il paese del rinnovamento...

E poi anche nei nostri musei certe opere non sono poi così certe, vedi il Leonardo dell'Ermitage, che ha sempre sollevato molti dubbi. 

Ma in Cina in certi casi si è esagerato, come ad Hebei dove quasi 40.000 pezzi sono completamente falsi, e ci sono nomi di un certo rilievo come Van Gogh o  Rembrandt, ora le autorità lo hanno chiuso, anche perché sotto pare che ci siano anche problemi fiscali...

19/10/12

Tutti a oriente ...



Anche il mondo virtuale volge lo sguardo sempre più all'orizzonte orientale, perfettamente naturale quindi che la fiera più multimediale e tecnologica come VIP Art dedichi una serie di eventi agli artistici asiatici. 

Fra i diversi uno particolarmente ricercato come Tour curatore de O Zhang che dichiara una selezione fluttuante fra l'energia e la realtà delle espressività artistiche. 

Ma poi si stanno svolgendo eventi che analizzano le diverse aree del vasto panorama espressivo che va dall'India al Giappone, coinvolgendo artisti di fama e rilievo internazionale.

Nella foto : He Yunchang Eyesight Test 2003

29/04/11

Semi di libertà




La libertà al tempo del capitalismo comunista …

Da Domenica 3 Aprile l’artista Ai Weiwei rientrando all’aeroporto di Pechino è stato arrestato dalla polizia di stato cinese, il suo studio perquisito e di lui fino a pochi giorni fa non si sapeva più nulla. Ora pare, dopo diverse manifestazioni di informazioni da paesi europei e di importanti personaggi della cultura internazionale, che l’artista sia sotto arresto per una supposta evasione economica ai danni dello stato cinese, ma a molti sembra che sia più per le sue sollecitazioni alla libertà di espressione.

Infatti Ai Weiwei è noto per il suo impegno artistico e per il suo operato creativo che spesso ha trattato temi politici sempre con un impegno diretto in eventi del suo paese.

Questo avvenimento dovrebbe far riflettere tutti sulla strana situazione del maggior paese produttore di beni di largo consumo al mondo. Paese che è sotto una oligarchia politica ristretta e che sempre più coopera in modo poco civile con grandi gruppi industriali globalizzati, distruggendo in tal modo sistemi sociali che lentamente scivolano nel sottosviluppo.

Consapevole che i grandi temi economici non sono di mia competenze, penso però che sia possibile dare un piccolo segnale per cui propongo, se la situazione non si risolvesse al meglio per Ai Weiwei di invitare tutti i visitatori della prossima Biennale di Arti Visive di Venezia nel portare un seme di girasole, rimando all’opera realizzata dall’artista alla Tate Modern quest’anno, da lasciare davanti o vicino al Padiglione Cinese, un piccolo gesto per ricordare un grande artista e il valore della libertà.

13/01/11

Biennale di Venezia, nuovi spazi



La Biennale di Venezia prossima alla cinquantaquattresima edizione accresce il suo fascino e sempre di più sono le tante richieste di spazi per le diverse nazioni che desiderano parteciparvi.

Recentemente il direttore Paolo Baratta ha dichiarato sull’edizione inglese del Giornale dell’Arte che si adopererà per ampliare gli spazi usando la storica Sala delle Armi per alcune delle nazioni che ne hanno fatto richiesta per avere un proprio padiglione nazionale, fra esse ci sono : Argentina, Cile, Messico, Portogallo, UAE, Cina, India.