Il tema proposto in questa collettiva è molto complesso e inizia subito con una grande proposta che poi si affievolisce con gli interventi degli altri artisti che propongono lavori più contenuti.
Le visioni sono tutte diverse anche se nascono dalla raccolte di poesie di Franco Arminio, “Sacro Minore”, dato dalla curatrice Giulia Turconi come viatico ai giovani artisti invitati.
Si entra attraversando una tenda rossa con su scritto "Tutto", opera di Matilde Cassani, che ci introduce nel grande ambiente sonoro di Gilberto Di Liberto, allestito con leggiadre pareti impalpabili, superato questa nuvola, si incontrano le terrose riflessioni di Quyh Lam che dialogano matericamente con lo spazio di quiete di Tiphaine Calmettes e la fonte relazionale di GianMarco Porru.
Chiude il percorso un video realizzato con elaborazioni digitali di Lena Kuzmich che miscela natura e trasformazione, identità ed emozioni.
Il percorso è poi costellato da alcuni lavori di Marisa e Mario Merz poste in dialogo con queste nuove generazioni di artisti.