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31/05/24

Exposed Ogr

 


Con un corale lavoro di gruppo delle tante realtà territoriali prende avvio Exposed diffondendosi per i tanti spazi cultuali e non della città, dai manifesti stradali alle Ogr, e proprio dalle Officine Grandi Riparazioni inizia il mio percorso con ben due complessi progetti espositivi, uno presso il Binario 2, curata da Domenico Quaranta, Salvatore Vitale e Samuele Piazza, e l'altra al Binario 1 dal titolo Expanded Without, mentre il  primo si muove più prossima al territorio della ricerca fotografica l'altro si focalizza su opere che rielaborano il senso dell'immagine oltre lo scatto.



Il tema della visione aerea del primo progetto si sviluppa in diverse forme dalle riflessioni di una possibile tridimensionalità di Evan Roth all'opera installativa di Tabita Rezaire, ci sono poi alcuni scatti di Mario Giacomelli che dialogano con la ricerca territoriale di Mishka Henner, o il grande intervento narrativo di Hiwa K. seguito dai video di Susan Schuppli e Laura Cinti, Tomas Van Houtryve porta una serie di immagini dal forte valore sociale mentre sempre sul tema dei droni abbiamo la visione ironica di James Bridle.



Il secondo progetto presenta opere di grandi dimensioni di artisti affermati come  Nanda Vigola con l'opera "Frammenti di riflessione (Exoteric gate)" che apre il percorso, dalla luminosa espressione che si sviluppa poi con l'imponente Waterfall (Cascata) di Teresita Fernández. Fa da perno centrale " L’osservatore non l’oggetto osservato" di Remo Salvadori che ci porta all'installazione multimediale "Liquid Crystal Environment" di Gustav Metzger.



Si esce da questi percorso un poco rattristati, consapevoli che la bellezza dell'arte è finita per darci forme non più estetiche ma tante forti riflessioni sul vivere quotidiano, forse più socio-antropologia che arte