Nella Ville Lumiere arrivano le Olimpiadi e si inizia ovviamente con l'arte, infatti il Museo del Louvre ha ideato una grande mostra per questa terza edizione dei Giochi Olimpici e Paralimpici a Parigi.
Il Museo del Louvre, nella Galleria Richelieu, offre al pubblico l'opportunità di scoprire la creazione dei primi Giochi Olimpici e le sue fonti iconografiche alla fine del XIX secolo, di coglierne il contesto politico e per capire come i suoi organizzatori volessero reinventare le competizioni dell'antica Grecia.
Le origini di questo evento mondiale vengono svelate grazie alla mostra: oltre a Pierre de Coubertin, diverse personalità francesi e greche sono all'iniziativa del più grande e seguito di tutti gli eventi sportivi. A loro si unì Émile Gilliéron (1850-1924), designer di origine svizzera, che si formò alle Belle Arti di Parigi e frequentò il Louvre dove copiò alcuni capolavori. Installato in Grecia e nominato artista ufficiale dei Giochi Olimpici di Atene nel 1896 e della Mesolimpiade nel 1906, si ispirò alle scoperte fatte durante gli scavi dei principali siti archeologici contemporanei per inventare i trofei dei vincitori. Utilizzando le più moderne tecniche di riproduzione, illustra le immagini utilizzate per la comunicazione del giovanissimo Stato greco, in particolare francobolli e manifesti.
Grazie a un prestito eccezionale della Fondazione Stavros Niarchos (SNF), il Louvre espone la prima coppa olimpica, conosciuta come Coppa Bréal: disegnata dall'accademico Michel Bréal, fu creata da un orafo francese per il vincitore della prima maratona , inventato durante i giochi olimpici moderni.
Nell’ambito della programmazione culturale dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024, la mostra si propone di mostrare come, in nome dello sport, l’alleanza di discipline scientifiche come filologia, storia, storia dell’arte e archeologia sia riuscita a creare questo evento globale.