Le Galleria Alberta Pane e Prometeo Gallery Ida Pisani propongo nei rispettivi spazi il progetto "Mujer, mujer, mujer" delle artiste Regina José Galindo e Iva Lulashi.
Regina José Galindo è un'artista visiva e performer guatemalteca. Il suo lavoro denuncia le ingiustizie sociali legate alle questioni razziali e di genere e si concentra anche sull'abuso di potere da parte delle istituzioni nella nostra società. Attraverso un'arte deliberatamente disturbante e scioccante, cerca di scuotere il pubblico guatemalteco, intorpidito dagli anni di oppressione e violenza. Nello spazio parigino, Galindo presenta un panorama delle sue performance storiche dal 1999 al 2021, tra cui "Piel" (2001) e "Punto Ciego" (2010), attraverso fotografie, video e un'installazione. Nel giorno dell'apertura, l'artista eseguirà anche la lettura di una delle sue poesie.
Iva Lulashi è una pittrice il cui lavoro è ispirato alla cultura visiva dell'era comunista nella sua nativa Albania. Nel suo lavoro, utilizza fotografie d'epoca e dipinti che raffigurano scene all'aperto banali, oltre a immagini di propaganda, che mescola con film erotici, sfumando i confini tra generi. Le opere esposte nello spazio secondario sono molto evocative, ponendo lo spettatore nella posizione di un voyeur, spiando corpi femminili durante momenti intimi in mezzo alla natura. Lulashi dipinge storie personali e individuali, spesso segnate dai ricordi dell'erotismo post-adolescenziale. Per l'artista, la nudità dei personaggi è un modo per dimostrare che si può raggiungere la libertà attraverso il proprio corpo, ma anche per criticare la forte censura imposta agli albanesi.
Come suggerisce il titolo, l'esposizione "Mujer, mujer, mujer" si concentra sulla donna, interrogando il suo ruolo nella società di oggi, mentre denuncia l'oggettificazione e la violenza a cui è ancora oggi soggetta.