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23/03/24

L'arte sempre più in crisi.


 Il mercato dell'arte risente, come tanti altri sistemi, di una strana trasformazione, un azzeramento di un ampio mercato a prezzi normali a favore di una particolare valorizzazione per le fasce più elevate, che sempre più sono pilotate da pochi attori del sistema. 

L'arte non è per tutti, ma pare un giardino per pochi eletti che la usano più come un bel vestito da far vedere che come un prodotto culturale che agisce sui percorsi sociali e di trasformazione della collettività .

Tutto ciò svuota sempre di più il prodotto che privato dei suoi valori, sbadierati quasi sempre più per richiamare l'attenzione mediatica, diventa un inutile giocattolo da accumulare. 

Per cui risulta molto interessante la lettura che viene fatta per giustificare il continuo chiudere delle gallerie, penso ad esempio a Torino dove oramai si contano sulle dita di una mano quelle gallerie ancora attive, e il valore apparente dei movimenti di denaro e prodotti artistici.

Eccovi allora  "The Art Market 2022" proposto dal gruppo fieristico Art Basel che riferisce una analisi del mercato.