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31/05/23

Carpaccio a Palazzo Ducale




 Le storiche sale di Palazzo Ducale a Venezia ospitano una magnifica mostra sulla pittura di Vittore Carpaccio (1460/66 ca – 1525/26 ca),  celebre artista di una Venezia al volgere del XV secolo, quando la Serenissima dominava un vasto impero marittimo-commerciale e fioriva come grande centro di cultura. 

Carpaccio, è stato un regista-scenografo, con la sua particolare propensione per il poetico e il fantastico, che trasporta le storie sacre dei cicli narrativi realizzati per varie confraternite nella vita vera, all’interno di fantastici scenari arricchiti di infiniti dettagli e riferimenti contemporanei all’ambiente e alla società della sua straordinaria città. 

Così le sue opere, forse più di quelle di altri artisti veneziani del Rinascimento, ci restituiscono l’essenza stessa della “venezianità”, ossia lo spettacolo sfarzoso e la mitologia della Repubblica Serenissima, al suo apogeo economico e culturale. 

Carpaccio fu un inventivo pittore per soggetti religiosi di destinazione pubblica e privata (dipinti d’altare, portelle d’organo, Madonne col Bambino, profonde meditazioni sulla Passione di Cristo ecc.); ma anche di opere per l’ambito civile, sia istituzionale che domestico (ritratti, mobili dipinti nonché singolari arredi, come la porta a soffietto di cui era parte la famosa tavola con le Due dame del Museo Correr, in mostra ricongiunta eccezionalmente alla Caccia in valle che la completava superiormente). 

Pur con tutto ciò, riscoperta e valorizzata l’opera di Carpaccio dagli storici dell’arte tra fine Ottocento e prima metà del Novecento, nell’ultimo mezzo secolo essa è stata piuttosto trascurata dalla storiografia, specie nella ricostruzione critica degli sviluppi stilistici che procedono da Giovanni Bellini fino a Giorgione e a Tiziano; ciò è confermato dal fatto che a Carpaccio non sia stata più dedicata un’esposizione monografica dal 1963, anno della storica mostra a Palazzo Ducale. 

Oggi, finalmente – specie in seguito a recenti scoperte e nuove attribuzioni, nonché a restauri straordinariamente rivelatori proprio dei maggiori cicli narrativi tuttora conservati a Venezia – si sente necessaria un’aggiornata rilettura storico-critica della pittura di Carpaccio e della sua evoluzione. 



Con tali essenziali obiettivi, dalla collaudata collaborazione di Fondazione Musei Civici di Venezia e National Gallery of Art di Washington, con la cura scientifica di Peter Humfrey – riconosciuto studioso specialista del pittore e del suo contesto – è nato il progetto della mostra nelle due sedi di Washington e Venezia, fondata su una selezione mirata delle migliori opere dell’artista. 

L’intento è tracciare, in termini sia tematici che cronologici, il rigoroso sviluppo della pittura carpaccesca da una prospettiva aggiornata. In questo la mostra si avvantaggia anche di un consistente nucleo di disegni autografi del pittore, autore del più ampio corpus sopravvissuto di disegni “di studio” del primo Rinascimento. 



Essi rivelano la singolare immaginazione di Carpaccio, il rigore della sua tecnica nonché i suoi interessi per la prospettiva, la natura, la luce. Dipinti e disegni prestati da importanti collezioni museali e private d’Europa e degli Stati Uniti nonché da chiese di Venezia e degli antichi territori della Serenissima che li custodiscono fin dall’origine, formano in ciascuna delle due sedi selezioni leggermente differenziate e ordinate in percorsi tematici particolari. 

Diversamente dall’esposizione a Washington – la prima dedicata a Carpaccio in America – quella di Venezia potrà rimandare a itinerari cittadini l’essenziale capitolo dei grandi cicli narrativi (di Sant’Orsola presso le Gallerie dell’Accademia, della Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone) e tentare la temporanea ricomposizione di quelli dispersi (le Storie della Vergine della Scuola degli Albanesi). L’edizione veneziana si concentra sulla ricostruzione del percorso artistico e creativo del pittore dalle prime opere della giovinezza, giungendo a quelle altissime della maturità. Infine, tenta di meglio valutare anche l’ultimo capitolo della sua attività, finora severamente giudicato, contemporaneo all’affermarsi dell’innovativa pittura tonale di Giorgione e Tiziano e della loro nuova poetica.

30/05/23

La terapia del segno

 


Negli spazi della Norma Mangione Gallery una serie di rotoli di carta accolgono figure poliedriche, tracce del percorso immaginifico di Guo Fengyi realizzate come azione curatrice.










29/05/23

Artmonte-carlo '23

 


Anche quest'anno, dal 7 al 9 Luglio, arriva l'iniziativa nata da artgenève  sotto la direzione di Thomas Hug, di Artmonte-carlo che si terrà per la settima volta  al Grimaldi Forum del Principato di Monaco.

Artmonte-carlo , è una piattaforma unica in Costa Azzurra, che riunisce una selezione speciale di gallerie d'arte contemporanea internazionali tra cui Hauser & Wirth, White Cube, Perrotin, Air de Paris, Almine Rech, Mennour, Franco Noero ed Esther Schipper oltre a mercanti d'arte moderna e antica come Vedovi, Robilant + Voena, Van de Weghe e Moretti Fine Art.

Gli eventi partner concomitanti dell'edizione di quest'anno della fiera includono una grande retrospettiva dedicata a Claude Monet al Grimaldi Forum e una rara mostra personale di George Condo al Nuovo Museo Nazionale di Monaco. Inoltre, l' annuale F(ê)aites de la Danse, organizzato dai Ballets de Monte-Carlo, si svolgerà in Place du Casino.



Nella regione, il MAMAC e la Villa Arson a Nizza, la Fondazione Venet a Le Muy, la Fondazione Luma ad Arles, la Fondazione Maeght e la Fondazione CAB a Saint Paul de Vence, lo Château La Coste ad Aix-en-Provence, la Collection Lambert di Avignone e la Fondazione Carmignac sull'isola di Porquerolles presenteranno le loro mostre estive. Anche i Rencontres de la Photographie d'Arles apriranno all'inizio di luglio.

 Questo ricco programma di eventi organizzati parallelamente ad artmonte-carlo offrirà una serie di visite e serate, in collaborazione con istituzioni e collezioni radicate nei dintorni del Principato.

 gallerie partecipanti :  193 Galleria | Aria di Parigi | Almine Rech | Babi | Bastiano | Bienvenu Steinberg & J | Christine König | Cortesi | Ester Schipper | Eva Mayer | Franco Noero | Hauser & Wirth | HDM | Hoffmann Maler Wallenberg | Laurent Godin | LGDR | Lito Edizioni | Magnin-A | Marlborough | Mennour | Nathalie Obadia | Opera | Perrotino | Pietro Spartà | Poggiali | Retelet | Richard Salton | Robilant+Voena | Sébastien Bertrand | Van de Weghe | Vedovi | Reparto Moretti | Cubo bianco | Mago | Xippas 






28/05/23

Whitney Pride

 


Quest'anno il noto museo newyorchese del Whitney dedica una ricca programmazione al tema del Pride per tutto il mese di Giugno. 

Un progetto che indaga la storia queer del Meatpacking District, con eventi serali e feste ispirate all'iconica cultura della sala da ballo di New York, diventa una dei punti creativi della città. Sarà un ricco programma targato LGBTQ+ con proiezioni di film, laboratori creativi, spettacoli e altro ancora. 

Il Whitney Pride fa parte dell'impegno costante del Museo per sostenere gli artisti e le comunità LGBTQ+ e offrire uno spazio inclusivo in cui tutti possano riunirsi e godersi l'arte americana. 

27/05/23

Fear and Fauna

 


La mostra Fear and Fauna si concentra sull'intersezione tra la violenza basata sulla razza e sul genere e la violenza contro ciò che è più che umano, portando contemporaneamente nuove prospettive sulla liberazione e la mobilitazione a livello individuale e collettivo.

Come indica il titolo, la mostra cerca una giustapposizione cruciale tra la "paura" - vista come un indicatore decisivo della disuguaglianza intersezionale - e una critica dell'uso storico e della concettualizzazione della "fauna", originariamente formulata dallo scienziato svedese Carl von Linné,il fondatore della moderna tassonomia ed ecologia, che, nella categorizzazione del regno animale del mondo, era anche dietro la divisione dell'umanità in tipi razziali.

Attraverso una lente femminista tecno-ecologica critica, Fear and Fauna presenta opere di nove artisti danesi e internazionali: Gina Arizpe, Hanni Kamaly, Sidsel Meineche Hansen, Karim Boumjimar, Sall Lam Toro, Marina Dubia, Ida Lissner, Gro Sarauw e Anni Garza Lau con l'Agenzia Fantasma.



La mostra ruota attorno a pratiche di resistenza che affrontano l'uccisione, la violenza e la disuguaglianza come fenomeno globale, che si verifica in realtà sia virtuali che fisiche attraverso differenze di classe, culture e geografia. La mostra mostra che la violenza di genere e minoritaria ha luogo in tutti gli spazi; i forum intimi, pubblici, fisici e digitali.

In sei stanze comunicanti, il pubblico incontra le complesse questioni a portata di mano attraverso informazioni poetiche e sensuali. Assemblando opere che evocano esperienze di corpi soggiogati nelle società contemporanee, la mostra mette in discussione questioni riguardanti la classe, il potere, l'autonomia corporea, il ruolo della scienza sotto il dominio coloniale concorrente e storico, il patriarcato tecnologico, l'hardware e molto altro.




In una varietà di mezzi come la scultura, l'animazione 3D, la performance, la pittura, la realtà virtuale, il video e l'installazione, la mostra persegue l'immaginario con l'agenzia, l'amore, la bellezza e il potere che comporta. Con feroci immagini di resistenza, la mostra solleva nozioni sovversive e riesaminazioni storiche che posizionano la vita digitale come catalizzatore di una rivolta più ampia, e come questa insieme ad altre comunità possa portare alla mobilitazione, alla speranza e alla liberazione.

La mostra Fear and Fauna è iniziata e realizzata in collaborazione con la nuova piattaforma espositiva senza scopo di lucro, Dag Hammarskjölds Allé 42D, 4° piano.


26/05/23

Eva Frapiccini da Peola/Simondi


 Sta per concludersi la mostra di Eva Frapiccini alla galleria PeolaSimondi di Torino. 

In questa serie di opere l'artista si interroga sulla condizione dell’immagine in questo mondo saturato dal flusso mediatico giornaliero.





25/05/23

Oggetti Specifici si trasforma!


Dopo diversi anni di pregiate proposte, nella sedi di Via Santa Giulia, "Oggetti Specifici " si trasforma in una dinamica versione randomantica e nomade, libera negli spazi e nelle proposte, denominata "Progetti Specifici". 

L'Associazione Progetti Specifici, costituite da Caterina Filippini, Anita Donna Bianco e Silvia Margaria, guarderà ai nuovi linguaggi e alle ricerca contemporanei, proseguendo la sua attenzione alla qualità e alla professionalità.

La nuova iniziativa denominata " Live Archive"  ha preso avvio con una proposta di Irene Dorigotti (Rovereto,1988), seguita poi dal  "LIVE ARCHIVE_Daydreaming" performance live di musica e suoni originali di Paolo Dellapiana e Alessandro Sciaraffa su una selezione di filmati d’archivio della Cineteca del Museo Nazionale del Cinema di Torino.








24/05/23

Jenny Holzer al K21

 


Fino al 6 Agosto, la Collezione d'arte della Renania Settentrionale-Vestfalia ospita la più grande mostra antologica sull'artista americana di fama internazionale Jenny Holzer (*1950) in Germania. Dagli anni '70 è nota per il suo uso rivoluzionario delle nuove tecnologie e per i suoi testi socialmente critici su vari media. La mostra di Jenny Holzer a Düsseldorf nel K21 si estende sul Bel Floor e sulle gallerie delle mostre temporanee.



Sono presentati, tra gli altri, i manifesti, i dipinti e le sue opere in pietra di Jenny Holzer, con cui affronta temi come la guerra, la futilità e il populismo. Seguendo le aspirazioni profondamente democratiche e la pratica artistica di Jenny Holzer, le sue opere ci sfidano a confrontarci con punti di vista opposti ea sviluppare il nostro punto di vista in discussioni complesse con empatia e apertura mentale. Ciò rende la mostra un forum pubblico per gli attuali discorsi socio-critici sulle sfide del presente.







23/05/23

Ruth Orkin alle Sale Chiablese


 Ruth Orkin (Boston 1921 – New York 1985) è stata una importante fotoreporter statunitense, che oltre la fotografa ha poi saputo muoversi anche nell'ambito della regia,  diventando una delle figure più interessanti del XX secolo.

Le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino ospitano fino al 16 luglio 2023, una bella antologica su questa importante fotografa, molto ben allestita e con un piacevole supporto didattico. 



Il percorso riunisce 156 fotografie, tra cui molti rari originali, che raccontano del cambiamento culturale ed estetico che avviene fra  il 1939 e la fine degli anni Sessanta. Un viaggio che in diverse sezioni ci racconta di queste trasformazioni, narrate attraverso scatti di vita quotidiana o di celebri ritratti di personalità quali Robert Capa, Albert Einstein, Marlon Brando, Orson Welles, Lauren Bacall, Vittorio De Sica, Woody Allen e tanti altri.



Molto interessante il focus sul lavoro di regista che Ruth Orkin svolse nel film "Little fugitive" del 1953, che le valse un Leone d'argento alla Mostra del Cinema di Venezia.

Il progetto espositivo è stato curato da Anne Morin, organizzato da diChroma, e prodotta dalla Società Ares srl con i Musei Reali e il patrocinio del Comune di Torino





22/05/23

Istanbul Modern Museum

 



Da pochi giorni è nato un nuovo museo, si tratta dell’Istanbul Modern Museum, ri-progettato da Renzo Piano, che per la prima volta realizza un suo lavoro in Turchia. 



Spazi razionali, luminosità, ampi saloni caratterizzano l'opera che si trova nell'area del porto, presso il lungomare Karakoy. 



La collezione guarda molto all'estetica occidentale, con opere dei più noti artisti, come Adrian Villar Rojas, Olafur Eliasson, ma si vuole anche caratterizzare come luogo di attenzione alle forme culturali orientali.  

21/05/23

San Francesco a Londra

La National Gallery di Londra spesso organizza progetti innovativi e speciali, come la recente mostra intitolata 'Saint Francis of Assisi'.

In terra anglicana si tratta del primo grande progetto espositivo dedicato a questa figura della storia cattolica. 




Il progetto espositivo, sostenuto dall'imprenditore-filantropo  Brunello Cucinelli, propone una articolata esposizione di note opere dei più famosi artisti dal XIII secolo a oggi, curatori sono Joost Joustra e Gabriele Finaldi,  direttore della National Gallery.

Le opere, oltre 40 lavori provenienti da collezioni pubbliche e private da tutto il mondo, trattano della figura del santo ma anche delle sue vicissitudini, del suo percorso mistico. Si parte da alcuni antichi pannelli medievali fino a opere di importanti artisti contemporanei come Giuseppe Penone e  Antony Gormley, passando per Caravaggio, Botticelli. 



20/05/23

Piemonte Royal Pass

 


Finalmente le meravigliose Residenze Reali Sabaude sono unite da un «Royal Pass» che consentirà una fruizione e promozione collettiva. 


E' stato anche realizzato un pratico portale internet che promuoverà il ricco patrimonio delle residenze reali del territorio piemontese.

La tessera varrà quattro giorni e offrirà ospitalità ed eventi per le seguenti strutture: i Musei Reali, i Palazzi Madama, Chiablese e Carignano, Villa della Regina, Castello del Valentino, Reggia di Venaria, Castello della Mandria, Castello di Rivoli, Palazzina di Caccia di Stupinigi, e i Castelli di Moncalieri, di Agliè (To), Racconigi (Cn), Govone (Cn), Pollenzo (Cn) e Valcasotto (Cn).

19/05/23

Triennale - Casa Lana

 

Le articolate proposte della Triennale sono uno stimolante flusso di riflessioni e ricerca sul modo e le forme dell'abitare, fra le tante proposte una sicuramente è imperdibile, tanto più ora che sarà fruibile in modo permanete. Si tratta della ricostruzione della "Casa Lana" che si potrebbe percepire quasi come una grande e sperimentale scultura. 

Ideata dal geniale Ettore Sottsass, questa piccola unità abitative, era stata realizzata per la famiglia dello stampatore Giovanni Lana nel 1963 e ora è stata installata al primo piano del Palazzo dell’Arte. In questo periodo viene circondata da una mostra sulle ricerche calligrafiche, parte di un progetti espositivi, che in diversi anni, svilupperà un percorso di attenzione sulle diverse sperimentazione del noto designer. 




La struttura è un piccolo e funzionale spazio dell'incontro, una "piazza" delle relazioni che nei suoi 62 metri quadrati accoglie tutte le necessità del vivere umano. 

Realizzata in legno e dai caldi tessuti è armoniosa e bella, semplice e raffinata. Uno spazio che trasmette serenità e quiete. 







18/05/23

Edo Torino Giappone

 


E' arrivato il magico oriente negli spazi della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino che ospita una stupenda mostra con le opere Utamaro, Hokusai, Hiroshige, narrando di un continente così lontano ed affascinante. 

Fino al 25 giugno 2023 possiamo scoprire la “civiltà del piacere”, come viene definita quell'epoca raffinata del periodo Edo (1603-1868), in cui il Giappone espresse, grazi al periodo di pace, una ricercatezza e attenzione culturale unica e irripetibile. 



La rassegna indaga e propone come la ricca classe dei mercanti (chōnin), impossibilitati a comprare beni fondiari, si dedicò ai piaceri dell’esistenza, come gli spettacoli del kabuki, la frequentazione delle geishe nelle case da tè e l’acquisto di straordinarie opere d’arte.

Il progetto espositivo analizza l’universo giapponese attraverso un percorso tematico, suddiviso in nove sezioni, con oltre 300 capolavori, alcuni dei quali mai presentati in Italia, come le magnifiche stampe erotiche e alcuni pregiati Manga.



Nel ricercato percorso si incontrano le  stampe dei maggiori maestri dell’ukiyo-e, quali Hokusai, Hiroshige, Utamaro, Kunisada, Yoshitoshi, Sharaku. Stupende armature di samurai, eleganti kimono,  misteriorse maschere teatrali, antiche matrici di stampa, preziosi ornamenti femminili, sculture in pietra, stendardi, provenienti dalle collezioni di alcuni dei più imporatanti musei, col il MUSEC di Lugano, il Museo di Arte Orientale di Venezia, il Museo di Arte Orientale di Torino, la Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste, la Fondation Baur Musée des Arts d’Extrême-Orient di Ginevra e da ricercate collezioni private europee.

L’esposizione è curata da Francesco Paolo Campione, direttore del MUSEC  – Museo delle Culture di Lugano, prodotta da Skira in collaborazione con il MUSEC e con la Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, e il patrocinio del Comune di Torino.